La notte arrivò presto, così ci preparammo e andammo nel cimitero, aspettando la nostra preda.
Dopo qualche ora di assoluta tensione, il ragazzo finalmente arrivò, avvicinandosi spedito ad una cripta funeraria con un'enorme porta in metallo.
<Come va Jake?> esclamò dietro di lui Sam, puntandogli la pistola contro.
Noi uscimmo dai nostri nascondigli, accerchiando il ragazzo.
<Tu eri morto. Io ti ho ucciso!> esclamò confuso Jake guardando il minore.
<Davvero?! La prossima volta finisci il lavoro->.
<L'ho fatto. Ti ho tagliato la spina dorsale con un coltello. Non puoi essere vivo...Non puoi> lo interruppe quello, teso come una corda di violino.
Sam guardò confuso il fratello, che evitò il suo sguardo.
<Ok, ma ora ti consiglio di stare calmo, ragazzo> disse pacatamente Bobby.
<E se non volessi farlo?>.
<Non ci provare!> lo minacciò Sam.
<Che cos'è, sei diventato un duro? Che vuoi fare, uccidermi?> chiese Jake spavaldo.
<Ci sto riflettendo>.
<Hai già avuto la tua occasione>.
<Non farò due volte lo stesso errore>.
Il ragazzo si mise a ridere.
<Che cosa hai da ridere, figlio di puttana?!> esclamò Dean, facendo girare il ragazzo verso di me.
<Senti bellezza, fammi un favore, puntati l'arma alla testa> mi chiese.
La mia mano si mosse da sola, puntando la canna della pistola verso la mia testa.
Cercai di ribellarmi, ma era troppo forte.
<Claire> mi richiamò Dean con le sopracciglia aggrottate.
<Dean, non riesco a muovermi> dissi terrorizzata tremando, facendo ridere Jake.
<Aveva ragione Ava, se ti affidi al male, scopri che la tua mente può fare un sacco di bei giochetti> disse quello a Sam.
<Lasciala andare!> esclamò.
<Sparategli-> dissi con difficoltà.
<Prima che lo facciate, le si spappolerà il cervello> mi interruppe il ragazzo, facendo girare verso di me Dean con uno sguardo preoccupato.
<Ora, abbassate tutte le pistole> ordinò ancora Jake, <Eccetto te, tesoro> disse poi riferendosi a me.
Tutti si guardarono, ponendosi a vicenda una muta domanda sul da farsi.
Scossi leggermente la testa, cercando di far ragionare almeno Dean che, però, abbassò l'arma.
Jake corse verso la porta.
Uscì una pistola che supposi essere la Colt.
Infilò la canna in un buco della porta in metallo e la girò, facendo partire uno strano meccanismo.
Sentii il mio indice andare sul grilletto.
Spalancai gli occhi.
<Dean!>.
Il colpo partì.
Il maggiore dei Winchester e Bobby mi bloccarono le braccia, facendo finire il proiettile a vuoto.
Tirai un sospiro di sollievo.
Sam raccolse fulmineo la pistola da terra e sparò uno.
Due.
Tre.
Quattro colpi sulla schiena di Jake.
Il ragazzo cadde a terra, iniziando a sputare sangue.
Sam gli si piazzò davanti.
Il ragazzo lo pregò di fermarsi.
Uno.
Due.
Tre colpi partirono, finendo dritti alla testa del ragazzo.
La faccia era ormai irriconoscibile e il cervello completamente spappolato.
Il meccanismo della porta smise di girare.
<Oh no> commentò il vecchio.
<Bobby, che cos'è?> gli chiese Ellen.
<L'inferno> risposi preoccupata.
Dean recuperò la Colt.
<Al riparo! Svelti!> urlò il vecchio, facendoci correre dietro delle tombe di pietra, nella speranza che sarebbero servite.
Le porte si spalancò all'improvviso.
Centinaia di demoni e di anime si riversarono fuori da esse.
<Ma che diavolo sta succedendo?!> esclamò confuso Dean.
<Quella è un'entrata. Una porta per l'inferno!> risposi cercando di sovrastare il caos.
<Coraggio! Chiudiamo quella porta!> intimò Ellen.
Tutti corsero a chiudere le porte, tranne uno.
<Dean! Che fai?> gli chiesi richiamandolo.
Lui osservò la Colt.
<Se il demone ha dato questa a Jake, allora forse...> rispose, fermandosi di colpo.
Ci girammo.
Di fronte a noi c'era...
<Will? Ma che diavolo ci fai qui?!> esclamai confusa.
<Mi dispiace tesoro, ma non sono Will> rispose lui mostrandomi gli occhi neri.
<Non lo sei mai stato, vero?> chiesi sapendo già la risposta.
<Perspicace la mia ragazza!> esclamò lui.
<Lei non è tua> commentò sprezzante Dean.
<Si beh, Will lo avrebbe desiderato così tanto che lo fosse. Ma poi sei arrivato tu. Così arrogante e stronzo, e lei è caduta ai tuoi piedi> ribatté il demone.
<Che diavolo stai dicendo?> chiesi spazientita.
<Che, mi dispiace ammetterlo ma, il Winchester aveva ragione. Non ti dovevi fidare> rispose lui.
Da dietro apparve un uomo, con dei distintivi occhi gialli.
Dean gli puntò fulmineo la Colt contro, ma il demone gliela prese.
<I bambini non giocano con le armi> esclamò con una voce gelida e graffiante.
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-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...