-24 ore...
Passarono un paio d'ore e ancora eravamo seduti a leggere dei vecchi tomi per cercare una soluzione alternativa.
Sbuffai, chiudendo il grosso libro, per poi passarmi una mano sul viso.
<Trovato niente?> chiesi a Dean, ancora seduto davanti la scrivania.
Lui scosse la testa abbandonando anche lui il volume.
Mi alzai, allungandogli una birra.
Ricevetti un cenno del capo come risposta e sospirai.
<Mi terrai il muso ancora a lungo?> gli chiesi abbandonando le braccia lungo i fianchi.
<Solo fino a quando non me ne sarò ufficialmente andato> rispose lui con un sorriso falso.
<Possibile che non riesci a capire il perché della mia decisione?!> esclamai.
Lui alzò lo sguardo torvo su di me.
<No, in effetti non lo capisco>.
<Te l'ho detto molto chiaramente, Dean->.
<Oh si, aspetta, com'era? "Questa cosa che c'è tra di noi, non può funzionare, perché ci distruggeremmo a vicenda"?> mi interruppe lui con tono infastidito alzandosi dalla sedia.
<Si e perché non lo riesci a capire?> chiesi ancora <Volevi una spiegazione? Bene, io te l'ho data>.
<Forse non lo riesco a concepire. Insomma, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme!> esclamò lui con la fronte aggrottata.
<È proprio per tutto quello che abbiamo passato insieme che mi sono allontanata!>.
<Si, ma non ha senso!> ribatté lui.
<Certo che ha senso!> esclamai.
<Beh allora spiegami come ce l'avrebbe!> controbatté Dean allargando le braccia per dare enfasi.
<Te l'ho detto, mi sono affezionata a te. Ed è proprio per questo che ti devo lasciare> risposi nuovamente.
<Vedi! Non ha senso! Ti stai letteralmente contraddicendo da sola!> esclamò lui con tono ovvio.
Lo liquidai con un gesto della mano, dandogli le spalle.
Lui si avvicinò.
Mi prese il braccio, girandomi.
<Non abbiamo finito!> esclamò.
Con uno strattone mi liberai della sua presa.
<Sono stanca di litigare!> esclamai <Non spenderò le ultime ventiquattr'ore a discutere con te>.
Lui lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, abbassando lo sguardo.
<Non avrei mai pensato che proprio tu mi avresti abbandonato nel momento del bisogno> disse lui con un tono di rammarico.
Non farlo.
<Mi dispiace, ma devo anche preservare me stessa. E continuare con questa farsa mi porterebbe solo ad un'enorme sofferenza> dissi.
Lui alzò lo sguardo, guardandomi profondamente ferito.
<Farsa?> ripetè quasi lo avessi insultato pesantemente <È questo ciò che pensi del nostro rapporto? Davvero?>.
Certo che no! Non lo penso minimamente e mai lo penserò.
<Quale rapporto?> chiesi di rimando <Abbiamo cacciato insieme e ci siamo divertiti, lo ammetto. Ma se hai creduto che ci fosse qualcosa più dell'amicizia, hai preso un abbaglio>.
Lui indietreggiò, come se fosse stato colpito da uno schiaffo.
Abbassai lo sguardo.
<Tu non le pensi davvero queste cose> esclamò lui, per poi avvicinarsi di più <Guardami negli occhi e dimmi che tutto quello che abbiamo passato era solo amicizia e niente più> ordinò duramente.
Rimasi a guardare il pavimento, sentendo gli occhi farsi lucidi.
<Guardami negli occhi e dimmi che mi consideri solo un amico!> ordinò ancora alzando leggermente la voce.
Alzai il capo, ingoiando il groppo che si era formato in gola.
No, non farlo.
<È così...> dissi.
No! Non è così!
Lui si allontanò con lo sguardo duro.
<Adesso capisco perché tutti alla fine ti lasciano sola> dissi sprezzante <Appena finirà tutto questo, voglio che tu te ne vada e stia alla larga da mio fratello. Questo me lo devi, almeno>.
Il ragazzo si allontanò, probabilmente per andare alla ricerca del fratello, uscito qualche ora prima e mai ritornato.
Una lacrima riuscì a sfuggire al mio controllo e anche altre lo avrebbero fatto, se solo non le avessi stroncate sul nascere.
Un singhiozzo mi scosse violentemente, tanto da dovermi appoggiare alla parete.
Cosa avevo fatto...
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-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...