Il telefono squillò e, leggendo il nome, mi precipitai a rispondere ansiosa.
-Claire, trovato qualcosa?-.
-No. Ho fatto un giro di telefonate, ma nessuno l'ha visto. Mi dispiace Dean, ma sembra sparito nel nulla-.
-Dannazione-.
-Forse è tornato sulle tracce di vostro padre-.
-Non lo so. Sto diventando pazzo-.
-Hai provato di nuovo a chiamarlo?-.
-Si, ma c'è la segreteria! Non so che fine abbia fatto-.
-E il GPS?-.
-Niente. Deve averlo disattivato per qualche motivo-.
-Ma da quanto è sparito?-.
-Da giorni! Sono preoccupato e non è da lui sparire in questo modo-.
-Non è che avete litigato oppure è successo qualcosa?-.
-No! Niente di niente! Mi sono svegliato e il suo letto era vuoto. Ho pensato che fosse uscito, ma quando non l'ho più visto rientrare ho chiesto un po' in giro e niente!-.
-Hai chiesto ad Ellen? O Bobby?-.
-Certo e non l'hanno visto nemmeno loro. Sam è completamente sparito. Aspetta, resta in linea- disse alla fine.
Dove diavolo si era cacciato Sam?
E che sta facendo?
Se continua così farà morire d'infarto suo fratello.
Continuai a camminare avanti e dietro per la stanza, con Chris addormentato sul letto.
-Claire!- esclamò di nuovo la sua voce dall'altro capo del telefono.
-Dean, allora?-.
-È ad un motel a Twin Lakes, nel Wisconsin. Stanza 109-.
-Arrivo-.
Io e il ragazzo arrivammo più o meno insieme al motel, correndoci letteralmente dentro.
Dean continuava a girarsi in ansia.
Trovammo la stanza e il Winchester bussò con foga alla porta.
<Sam, sono io! E c'è anche Claire> esclamò, senza ricevere risposta.
<Sam!> urlò di nuovo.
Mi lanciò uno sguardo terrorizzato.
E se fosse ferito?
E se fosse una trappola?
E se l'avessero rapito? E se si, chi?
La porta si aprì e noi entrammo dentro.
Sam era seduto sul letto col capo chino.
<Ehi> lo chiamai dolcemente.
<Ciao> rispose lui abbattuto.
Il fratello gli si inginocchiò davanti.
Le sue nocche erano rosse di sangue.
<Stai sanguinando> constatò il maggiore, guardando minuziosamente il fratellino in cerca della ferita.
<Ho provato a lavarlo via> sussurrò Sam non alzando la testa.
Un enorme macchia di sangue sull'addome fece sgranare gli occhi a Dean, che subito fece per aprirgli la camicia.
<Non credo che sia sangue mio->.
<Di chi è?> chiesi subito.
<Non lo so> rispose lui in un sussurro.
<Sam, che hai combinato?> chiese timoroso il fratello.
<Dean...io non ricordo niente>.
Il maggiore dei Winchester rientrò in camera, facendoci alzare.
<Che hai scoperto?> chiese subito il minore.
<Ti sei registrato due giorni fa sotto il nome di Richard Sambora. La cosa più agghiacciante di tutta questa storia è che sei un fan dei Bon Jovi->.
<Dean> lo richiamai riportandolo alla serietà.
<La tua stanza era tranquilla. Nessuno ha notato niente> concluse il fratello.
<Nessuno mi ha visto andare in giro sporco di sangue?!>.
<Già, così sembra>.
<Allora come sono finito qui? Che mi è successo?> chiese ancora Sam.
<Non lo so> rispose sospirando il fratello.
<L'importante è che stai bene> esclamai mettendogli una mano sulla spalla, facendolo girare di scatto.
<E se ho fatto del male a qualcuno? O peggio?->.
<Sam!> lo richiamò il fratello.
<Forse è quello che ti ha detto papà->.
<Un momento, non saltiamo alle conclusioni. Non sappiamo come andata. Dobbiamo trattarla come qualsiasi altro caso> lo interruppe di nuovo Dean.
<Cos'è l'ultima cosa che ricordi?> gli chiesi.
<Eravamo nella stanza di quel motel in Texas, la sera dopo che ci eravamo divisi. Ero uscito per prendere degli hamburger> rispose sedendosi sul letto.
Noi ci guardammo preoccupati.
<Texas? È stato più di una settimana fa!> esclamò Dean.
<Esatto. E l'altro ricordo che ho sono io seduto qui...sporco di sangue. Mi sento come se avessi dormito per un mese> continuò il ragazzo sospirando.
<Ricostruiremo i tuoi spostamenti. L'albergatore ti ha visto uscire ieri pomeriggio, ma non rientrare> disse Dean andando verso la finestra.
<Ehi!> ci richiamò, mostrandoci delle macchie di sangue sulla maniglia.
Uscimmo, andando sulla strada che dava la finestra.
<Riconosci niente?> gli chiesi, ma lui scosse la testa.
<Un momento. Credo che fosse qui> esclamò Sam fermandosi davanti a dei garage.
<Ti ricordi qualcosa?>.
<Non proprio, è solo che mi sembra di esserci già stato>.
Sam si tastò la tasca, uscendo una chiave, che andò a inserire nella serratura del secondo garage, aprendolo.
All'interno c'era una macchina davvero tanto vecchia.
<Ti prego, dimmi che non l'hai rubata>.
Cercammo dentro l'auto e, a parte altro sangue sul volante, trovammo un pugnale insanguinato.
<Pensate che l'abbia usato su qualcuno?> ci chiese spaventato.
<Io non penso niente> rispose il fratello.
<Beh, questo è inquietante> esclamai alzando un pacchetto di sigarette.
<Non puoi essere stato tu. Deve essere stato qualcun altro. Qualcuno che fuma sigarette al mentolo> disse Dean odorandole.
<Ehi! Una ricevuta di un benzinaio qui vicino> esclamò Sam mostrandoci lo scontrino.
Andammo alla benzina.
Arrivammo davanti la cassa, dove il cassiere guardò spaventato il minore dei Winchester.
<Tu?! Vattene via subito o chiamo la polizia!> esclamò.
<Ce l'hai con lui?> chiese confuso Dean indicando il fratello.
<Certo! Ieri questo stronzo è venuto qui ubriaco fradicio, ha preso una bottiglia di whiskey e ha iniziato a scolarsela!> spiegò arrabbiato.
<Questo qui?> chiesi ancora indicando sempre Sam.
<Ora bevi whiskey?> chiese sconvolto il fratello.
<E quando se n'è andato, mi ha pure spaccato la bottiglia in testa!> aggiunse il ragazzo.
<Questo qui?!> esclamò scioccato Dean.
<Ma che parlo arabo?!> esclamò confuso il ragazzo.
<Senti, mi dispiace se ho fatto->.
<Non mi interessa la tua storia. Chiamo la polizia se non te ne vai-> minacciò il ragazzo alzando la cornetta.
<Va bene va bene, se ne va. Metti giù il telefono. Sam, vai in macchina> ordinò Dean.
<Ma Dean io->.
<Vai in macchina!> esclamò ancora quello e Sam se ne andò.
<Ascoltami, vogliamo soltanto parlarti> inziò il maggiore, facendo mettere a posto il telefono al ragazzo.
<Quando ieri è uscito, dov'è andato?> chiese Dean.
<Perché non lo chiedi a lui?> chiese spazientito il commesso.
<Lo sto chiedendo a te. Ti prego, mi faresti un grosso favore->.
<Oh, dovrei farti un favore? Si, io vivo per questo. Senti, il tuo amico non ha pagato né il whiskey né le sigarette che ha fumato qui dentro illegalmente> rispose il ragazzo.
<Tu l'hai visto fumare?!> chiesi.
<Si. È una ciminiera>.
<Va bene, noi paghiamo tutto quello che ha comprato ieri e tu ci dici dov'è andato dopo> esclamai uscendo il portafogli e lasciare dei bigliettoni sul banco.
<È andato a nord. Statale 71> rispose il ragazzo e finalmente uscimmo.
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-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...