40

118 4 0
                                    


Il demone, con un solo gesto, scaraventò Dean dall'altra parte del cimitero, facendogli sbattere la fronte contro una tomba.
Il ragazzo si portò le mani sulla testa, che prese a sanguinare.
Gli corsi subito incontro, facendolo appoggiare ad una tomba. 
<Che carini. Siete proprio una bella coppia. Mi dispiacerà dovervi uccidere> commentò il demone avvicinandosi. 
Mi misi istintivamente davanti al ragazzo stordito.
<Sta lontano da lui> lo minacciai a denti stretti.
<Oppure cosa?> chiese strafottente. 
Mi alzai, ponendomi davanti a lui.
<Oppure te la vedrai con me>.
Lui scoppiò a ridere.
Sfilai dalla giacca un coltello in ferro e caricai verso di lui.
Feci per colpirlo, ma due mani mi fermarono.

<Dove vai così di fretta, Claire?> chiese con un sorriso beffardo Will.
Feci forza sulle braccia, spingendo la lama, ma lui non mollava.
Mi spinse di lato ed io con uno strattone mi liberai della sua presa.
Lanciai uno sguardo dietro di lui e vidi Dean a terra con il demone davanti.
Feci per raggiungerlo, ma Will mi prese una caviglia, facendomi cadere a terra.
<Dove scappi?!>.
Mi tirò a sé, mettendosi sopra, per poi bloccarmi le braccia sopra la testa.
<Sai, Will sognava da sempre di finire in questa posizione con te. Eri il suo pensiero sempre fisso in mente. Peccato che tu non l'abbia capito prima->. Una ginocchiata alle parti basse lo fece stramazzare a terra, permettendomi di ribaltare la situazione.
Gli puntai il coltello alla gola.
<Lo farai davvero, Claire?> mi chiese lui.
<Ucciderai davvero il tuo migliore amico? Colui che è sempre stato dalla tua parte? Hai abbastanza coraggio da mettere fine alla vita di Will?> chiese ancora, facendomi destare.
La presa sul coltello perse la sua saldezza, diventando incerta.
Lui ne approfittò per tirarmi un pugno, che mi fece volare.

Mi rialzai, sputando un fiotto di sangue.
Il coltello, nella caduta, mi era scappato ed era finito in mezzo a noi.
Corremmo per recuperarlo e, quando lo raggiunsi, riuscii a graffiare il demone dietro al ginocchio, facendolo inginocchiare.
<Brutta puttana! Ci ero andato leggero con me, ma, a quanto pare, ti piacciono le manieri forti> commentò alzandosi di nuovo in piedi.
Partì con un destro, che bloccai abilmente.
Avendo la guardia bassa, riuscii a mettere a segno un po' di colpi.
Lui, evidentemente spazientito, tirò un calcio frontale fortissimo, facendomi sbattere la schiena ad un tronco, togliendomi il respiro.
Si lanciò verso di me e allora tenni pronto il coltello.
Feci per infilzarlo, ma lui riuscì a bloccarmi il polso, facendomelo ritorcere contro.
La lama si avvicinava pericolosamente.
Le braccia mi tremavano.
Divenni rossa dallo sforzo.
Lui continuava a spingere con tutta la sua forza, mentre io cercavo di resistere il più a lungo possibile.
Will digrignò i denti e mostrò i suoi occhi neri.
<Dean!> sentii urlare disperatamente Sam.
Mi distrassi un secondo, voltando la testa verso i ragazzi.
Il demone stava per sparare a Dean e aveva bloccato Sam.

Will prese la palla al balzo.
La lama si andò ad infilzare nella mia spalla.
Il demone sorrise vittorioso.
Si chinò, avvicinando la sua bocca al mio orecchio.
<Non puoi immaginare quanto il tuo amico si stia sgolando mentre ti vede morire sotto le sue mani. Proprio lui che ti amava> sussurrò.
Il sangue mi ribollì nelle vene.
Con un moto di forza e adrenalina, gli diedi un destro sulla mascella e, nel frattempo che era stordito, presi fulminea la mia pistola.
Uno sparo risuonò nella notte.
Il proiettile andò dritto al petto del ragazzo.
Una nube di fumo nero gli uscì dalla bocca.
Will era finalmente libero.
Il suo corpo cadde con un tonfo sul terreno.
Mi inginocchiai al suo fianco, iniziando a fare pressione sulla ferita per bloccare il sangue.
<Claire...> sussurrò lui con i suoi occhi normali.
<Will andrà tutto bene, ok?> dissi per cercare di calmarlo.
Lui mi prese le mani, con un debole sorriso sul volto.
<Lascia stare>.
<Cosa? No che non lascio stare! Non ti lascerò morire> protestai, ma lui non mi liberò le mani.
<Va bene così> disse pacatamente.
<No invece! Non puoi dirmi, adesso che sei libero, di lasciarti!> ribattei.
<Claire, sono tra le braccia del mio primo e unico amore. Mi va bene...> sussurrò, tossendo leggermente.
Il naso mi pizzicò e gli occhi si inumidirono.
<No no. A me non va bene! Non va bene!>.
Lui mi mise una mano sul volto.
<Ricordi ogni volta che cacciavamo insieme? Non ti toglievo gli occhi di dosso. Temevo più per la tua vita che per la mia> disse ridacchiando, fermandosi per dei grandi colpi di tosse.
<E, e ricordi quante volte tuo fratello ci ha trovati addormentati per terra circondati da cibo spazzatura?> disse ancora, facendomi sorridere tra le lacrime che avevano iniziato a bagnarmi il volto.
Dei fiotti di sangue uscirono dalla sua bocca.
<Sono felice, Claire. Ma ci sarebbe una cosa che mi farebbe morire veramente in pace> disse lui.
<Che cosa?>.
<Un bacio dalla ragazza più cazzuta che io conosca> rispose lui. 
Mi chinai e poggiai le mie labbra sulle sue, fregandomene del sangue e delle lacrime.
<Grazie> lo sentii sussurrare prima che chiudesse definitivamente gli occhi.
Dei singhiozzi mi scossero violentemente.

Uno sparo squarciò il silenzio della notte.
Alzai di scatto la testa, solo per vedere il demone dagli occhi gialli cadere morto a terra. 
In piedi, davanti al suo ormai cadavere, c'erano Sam, Dean, che impugnava la Colt e un altro uomo, che riconobbi essere lo spirito di John Winchester.
I figli lo guardarono increduli e con gli occhi lucidi, mentre lui gli lanciava occhiate orgogliose e commosse, per poi dissolversi in un'intensa luce.

Dean si girò verso di me, per pi venirmi subito in contro.
<Dov'è Will?> mi chiese.
Abbassai lo sguardo e lui notò il cadavere steso a terra.
<Claire, mi dispiace>.
<Mi dovete aiutare a bruciare il corpo. E poi ho un coltello di quattordici centimetri nella spalla e tra poco sverrò> dissi schietta e Dean mi fece subito appoggiare a lui.
Ritornammo alla macchina, dove il ragazzo iniziò a disinfettarmi la ferita.
<Ho un dejavu di questa scena> commentò il ragazzo. 
<Si, abbastanza>.
Lui mi lanciò uno sguardo.
<Stai bene?> mi chiese, ma io non risposi.
<Va bene. Lo sai che ci sono se vuoi parlare, vero?> mi chiese sospirando, iniziando a mettermi i punti.
<Si, ma non adesso>.
<Come vuoi tu>.
Ci si avvicinò Sam.
<Quando Jake mi ha visto, sembrava avesse incontrato un fantasma. Ha detto di avermi ucciso> disse pensieroso.
<Per fortuna si sbagliava->.
<No, non credo. Cosa è successo dopo che mi ha pugnalato?>.
<Te l'ho già detto> rispose Dean.
<Non tutto però. Sono morto, vero?> chiese Sam, facendo distogliere lo sguardo al fratello.
<Hai venduto la tua anima come papà fece per te?> chiese ancora.
<Certo che no!> mentì Dean.
<Dimmi la verità. Quanto tempo ti ha dato?> gli chiese non credendoci.
<Un anno> sussurrò il fratello sospirando sconfitto.
<Non avresti dovuto farlo. Come hai potuto?!> esclamò adirato il minore.
<Non arrabbiarti con me. Ti scongiuro. Dovevo farlo. Dovevo occuparmi di te. È il mio compito!->.
<E quale credi che sia il mio?!> esclamò Sam.
<Cosa?>.
<Tu mi hai salvato la vita un mucchio di volte. Hai sacrificato tutto per me, non credi che farei lo stesso?!...Tu sei mio fratello e non c'è niente che non farei per te. Non mi importa quanto ci vorrà, ma stavolta voglio essere io a salvarti la vita> rispose Sam, facendo sorridere fiero il fratello.
<Beh, il demone dagli occhi gialli è morto, ma ne ha liberati almeno qualche centinaio> esclamò Ellen avvicinandosi.
<Ha liberato un esercito di demoni> concordò Sam.
<Spero che voi ragazzi siate pronti. La guerra è appena iniziata> disse Bobby. Noi ci guardammo.
<Siamo pronti> esclamò Dean.
<Andiamo a fare fuori un po' di demoni!> esclamai entusiasta.
<Ben detto>.

-Heroes don't wear capes-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora