Dopo che ci riprendemmo, decidemmo di andare alla metropolitana abbandonata, che ebbe gli stessi resoconti del forte.
Perciò, ci dirigemmo all'ultima tappa. La nostra ultima speranza per trovare gli scomparsi.
La notte era ancora lunga e l'atmosfera nell'aria era tutto fuorché rincuorante.
Il cielo era scuro, illuminato soltanto dalla Luna e dalle stelle.
Il posto era circondato da alberi, ma neanche una foglia si muoveva.
Tutto era fermo.
Non c'era neanche un filo di vento, ma una leggera nebbiolina era calata su di noi.
<Adesso si che è davvero inquietante> commentai.
<Beh, è di sicuro questo il posto> aggiunse il maggiore dei Winchester.
<Mai dire mai. Eravamo sicuri anche degli altri> lo contraddissi abbassando gli occhi.
<Ehi, vedrai che lo troveremo> mi confortò Sam, mettendomi una mano sulla spalla. Mi girai verso di lui, abbracciandolo sotto lo sguardo attento del fratello, che assottigliò gli occhi, incrociando le braccia al petto.
<Va bene, possiamo andare adesso?> chiese poi spazientito, facendoci ridacchiare sommessamente.
L'ospedale era stato demolito, ma era rimasto un capannone affianco alle macerie. Ci avvicinammo, caricammo le pistole ed entrammo.
Subito ci appiattimmo al muro, nascondendoci dietro delle colonne.
Mi sporsi e mi si formò un groppo alla gola.
<Sono qui> sussurrai ai ragazzi e loro annuirono.
Ci muovemmo silenziosamente tra colonne e macerie per arrivare ai prigionieri.
Erano due.
Soltanto due.
La paura cresceva immensamente mentre ci avvicinavamo a loro.
E se non ci fosse Chris?
Se fosse troppo tardi?
Se fosse già...morto?
<Sono i Turner> esclamò Dean, lanciandomi uno sguardo.
Avevano i polsi e le caviglie legati da delle corde. Accanto a loro c'erano delle flebo, che lentamente li prosciugava del sangue.
Mi guardai intorno.
<Non è che l'ha nascosto da qualche altra parte? Forse qui vicino c'è un altro posto abbandonato e lui sta lì> ipotizzai ispezionando ogni angolo del capannone vuoto, senza risultati.
Sam mi prese per le spalle.
<Te l'ho detto, lo troveremo, Claire> disse con occhi insicuri.
<Adesso però dobbiamo liberare questi due e portarli al sicuro> mi fece rinsavire il maggiore.
Andai ad aiutarlo a slegarli.
<Io non lo farei se fossi in voi!> esclamò una voce sconosciuta alle nostre spalle.
Ci girammo, con le pistole pronte a colpire.
Un uomo abbastanza robusto ci stava davanti.
Aveva delle venature blu elettrico sulla faccia, come gli stessi occhi.
Le braccia erano piene di tatuaggi del medesimo colore.
Le mie mani tremarono e la presa sulla pistola non fu più tanto salda.
Deglutii il groppo alla gola che mi impediva di parlare.
Al fianco dell'uomo c'era mio fratello che faceva fatica a reggersi in piedi, con una flebo attaccata al braccio.
Era pallido, quasi cadaverico.
Gli occhi semichiusi che non riuscivano a rimanere aperti.
Le labbra erano screpolate. Non beveva da molto.
I vestiti erano sgualciti e sporchi di sangue ormai seccato.
I capelli, spenti e sporchi, erano leggermente più lunghi rispetto a quando lo vidi qualche mese prima.
Gli era anche cresciuta una leggera barbetta.
Il viso era leggermente tumefatto, segno che aveva lottato.
<Lascialo andare!> esclamai riprendendo la presa salda.
<Non posso. Si è intromesso. Ormai sa troppo. E, se mi avete scoperto, sapete troppo anche voi> rispose lui, mantenendo Chris.
<Cos'è, Ryan Scott e Calvin Turner hanno ucciso tua moglie e quindi vuoi vendetta?> chiese Dean con la fronte aggrottata.
<No. Non è andata così> rispose lui.
<E allora come? Cosa hanno fatto per meritarsi di essere prosciugati fino alla morte?> chiese di rimando Sam.
<Non si sono limitati ad ucciderla. No...Ryan l'ha prima violentata. E poi l'ha lasciata lì sul pavimento a morire> rispose lui con un sorriso amaro e furioso.
<E che c'entra Turner?>.
<Lui era lì...Era lì e non ha fatto niente. È rimasto a guardare mentre mia moglie moriva> rispose ancora stringendo le mani in un pugno.
Alzai le mani.
<Senti Ralph, hai completamente ragione ad essere arrabbiato. Lo sarei anch'io e vorrei sicuramente vendicarmi, ma facendo questo non sei meglio di loro> dissi calma iniziando a muovermi verso di lui.
<Ti posso assicurare che la vendetta non ti porterà pace. A me non l'ha fatto>.
Mossi ancora qualche passo.
<Ti sentirai meglio per i primi cinque secondi, ma, quando ti renderai conto di quello che hai fatto, tutta la rabbia che hai nutrito per loro per tutto questo tempo, sparirà e si riverserà su di te, facendoti sentire una merda>.
Altri passi.
<Possiamo fare una soffiata alla polizia e, almeno Calvin, verrà processato>.
Gli fui davanti.
<Altrimenti cosa mi succederà?> chiese lui.
<Dovremmo combattere e tu, inevitabilmente, moriresti> risposi.
<Ah si? E chi lo dice?>.
<Ralph, siamo tre contro uno. E, non vorrei vantarmi, ma siamo piuttosto bravi come cacciatori. Quindi, lascia perdere e diamo a Turner quello che si merita> risposi.
Lui rimase per un po' in silenzio.
Poi, all'improvviso, fece cadere Chris sul pavimento e mi diede una testata, facendomi indietreggiare.
<No. Merita solo la morte e nient'altro>.
Mi tastai dolorante il naso, che aveva iniziato a perdere sangue.
<Ci ho provato> commentai.
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-Heroes don't wear capes-
FanficPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...