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Sam guardò il fratello con le lacrime agli occhi, ma quello gli sorrise.
<Mi dispiace, Dean. Non augurerei questo nemmeno al mio peggior nemico> disse sincera Ruby.
Dei cani ulularono in distanza.
Dean si girò verso la sala affianco.
<Eccolo> disse.
<Dove?> chiesi subito e lui indicò un punto vicino al tavolo.
Ci lanciammo in un'altra stanza, richiudendoci la porta alle spalle e mantenendola nel frattempo che mettevamo della polvere rituale davanti la porta.
Il cerbero smise di abbaiare e ringhiare.
Mettemmo la polvere anche davanti le finestre.
<Dammi il coltello. Forse riesco a ucciderlo> ordinò Ruby al minore.
<Cosa?> chiese lui confuso.
<Avanti! Quella polvere non durerà per sempre!> esclamò ancora lei.
Il ragazzo fece per darglielo, ma il fratello lo bloccò con gli occhi sbarrati.
<Non vuoi che lo uccida?> chiese confusa il demone.
<Sam, quella non è Ruby> disse Dean.
Il ragazzo fece per colpirla con la lama, ma lei lo scaraventò su una parete.
Il coltello cadde a terra.
Mi lanciai a terra per prendere la lama.
"Ruby" mi prese una caviglia, bloccandomi al muro come Sam.
Dean fece per attaccarla, ma lei lo gettò sul tavolo, tenendolo fermo.
<Da quanto sei dentro di lei?> le chiese lui e lei sorrise maligna.
<Non molto, ma mi piace. Non è niente male come corpo> rispose mostrando i suoi spettrali occhi bianchi.
<E dov'è finita Ruby?> chiese il minore.
<Era una ragazza molto cattiva. Così l'ho mandata lontano, molto lontano> rispose quella.
<Dovevo accorgermene prima, ma ai miei occhi siete tutti uguali> disse il maggiore.

Lilith si girò verso Sam.
<Ciao Sam. È tanto che desideravo incontrarti. Da molto tempo> disse con un tono languido, per poi prendergli il viso e posare un bacio sulle sue labbra.
<Le tue labbra sono così carnose> commentò lei.
<Scusatemi tanto, non vorrei interrompere questo momento, ma non vorrei starvi così attaccati> esclamai.
Lei non mi prestò minimamente attenzione, limitandosi a scaraventarmi sull'altra parete.
<Ora che mi hai incontrato, lascia andare mio fratello> disse Sam sottraendosi al suo tocco.
<Che sciocco. Se vuoi fare un baratto devi offrirmi qualcosa che mi interessi> disse lei <E tu non ce l'hai>.
<Si può sapere qual è il tuo piano?!> esclamò Dean <Trascinarmi all'inferno, uccidere Sam e poi cosa? Diventare la regina delle puttane?!->.
<Non vale la pena rispondere a un cibo per cani> lo interruppe lei.
<Sta parlando la cagna per eccellenza!> commentai a denti stretti e lei si girò verso di me.
Mi sorrise compiaciuta, avvicinandosi.
Mi prese il viso ed io la guardai dall'alto.
<Sei innamorata, non è così?> chiese <Oh, allora sarà molto più divertente di quando immaginassi>.
Andò verso la porta.
Lilith mise la mano sulla maniglia.
<No! Ferma!> urlai e lei mi guardò <Vuoi fare uno scambio? Bene. Prendi la mia anima->.
<No, Claire! Non farlo!> mi interruppe Dean con uno sguardo di terrore negli occhi.
<Te l'ho detto, non ti lascerò morire> gli ripetei, per poi rigirarmi verso la stronza <Prendi la mia anima in cambio di quella di Dean>.
Lei ci pensò su per qualche secondo, per poi sorridere.
<No>.
Aprì le porte.

Il cerbero riprese ad abbaiare.
Corse verso il ragazzo sul tavolo, azzannandogli una gamba.
Dean urlò, cadendo a terra.
<No! No!> continuammo ad urlare io e Sam.
Un grosso taglio si aprì sulla gamba del ragazzo a terra, che provò a trascinarsi via.
Provai con tutta la forza che avevo in corpo a liberarmi, senza riuscirci.
Del sangue prese a colare dalla spalla del ragazzo sofferente.
<Basta! Basta fermalo!>.
Dean urlò ancora.
Il cerbero lo girò sulla schiena.
Il bastardo gli azzannò le interiora, aprendogli l'addome.
Il sangue schizzò dappertutto.
Il ragazzo continuava ad urlare.
Le urlai di fermasi fino a sgolarmi, ma Lilith godeva alla vista di quella scena.
Degli squarci si aprirono sul petto di Dean.
Le sue urla cessarono all'improvviso.
La sua testa ricadde sul pavimento.
Lilith alzò una mano in direzione di Sam e un fascio di luce si sprigionò da essa.
Quando quello finì, il ragazzo era ancora lì, incolume, sotto lo sguardo terrorizzato del demone.
Sam si alzò.
<Stai indietro> disse lei con la voce tremante.
Lui le si avvicinò ancora.
<Ho detto stai indietro!> esclamò ancora lei.
Sam si abbassò prendendo la lama demoniaca.
Prima che potesse colpirla, Lilith uscì dal suo corpo, sparendo nel condotto dell'aria.
Finalmente fui libera dalla sua morsa.
Deglutii guardando quello spettacolo orribile davanti a me.
Mi inginocchiai davanti al corpo di Dean.
Era fermo.
Immobile.
Sam mi si avvicinò con le lacrime che gli solcavano il viso.
Con le mani tremanti sollevai la testa all'ormai cadavere di Dean.
Aveva ancora gli occhi spalancati, ma erano vuoti e vitrei.
Mi chinai sul suo volto, lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.
<Ti amo...> sussurrai.
Sam mi prese per le spalle ed io lo abbracciai.
<Non gli ho potuto dire nemmeno "mi dispiace"> aggiunsi stringendolo a me.

Adesso non mi sarei mai più potuta scusare.

Lui non avrebbe mai più saputo che lo amavo.

Non avrei mai più risentito la sua voce. O le sue battute stupide.

Non avrei mai più litigato con lui.

Non avrei mai più sentito il suo dolce tocco sulla mia pelle.

Non avrei mai più sentito le sue dolce labbra.

Non avrei mai più rivisto i suoi occhi verdi.

Dean Winchester era morto e lo avrei avuto per sempre sulla coscienza.

-Heroes don't wear capes-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora