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<Sammy! Dai dimmi che riesci a sentirmi! C'è qualcosa qui! Fammi guarire, dobbiamo eliminare questa entità!> Dean provò nuovamente a chiamare suo fratello.
<Cos'hai?> gli chiese il padre steso sul letto. Sam si girò furioso.
<Credevi che non lo scoprissi?!>.
<Di cosa stai parlando?>.
<Della roba che hai chiesto! Non ti serve per protezione, ma per evocare un demone. Tu vuoi far venire un demone per poterlo sfidare?! Cosa speri di ottenere!> gli urlò in faccia il figlio.
<Io ho un piano. Sta calmo>.
<È proprio questo il problema! Dean sta morendo e tu hai un piano!> urlò ancora Sam. Mi avvicinai a Dean mettendogli una mano sulla spalla.
<Sicuro di voler stare qui?> gli chiesi, ma lui non rispose.
<Sai che cosa credo? Che tu pensi ad eliminare il demone, non a salvare tuo figlio!>.
<Non venirmi a dire quello provo! Lo sto facendo per Dean!> urlò in risposta il padre puntandogli il dito contro.
<Come? Vuoi farlo con la vendetta, papà? Tu pensi solo a te stesso, è sempre la stessa egoistica ossessione!> ribatté Sam.
<Non fate così!> provò a sovrastarli Dean, senza successo.
<Ma bravo! Credevo che questa fosse anche una tua ossessione! Questo demone ha ucciso tua madre. Ha ucciso la tua ragazza! Tu mi hai implorato di far parte di questa caccia! Se l'avessi ucciso quando ne hai avuto l'occasione, non saremmo qui a parlare!>.
Sam gli si avvicinò colpito nel profondo.
<Si era impossessato di te, ti avrei ucciso!>.
<Si e tuo fratello sarebbe vivo adesso!>.
<State zitti tutti e due!> esclamò Dean non riuscendo a sopportare la situazione.
<Va all'inferno> sussurrò Sam al padre.
<Che sbaglio, non avrei mai dovuto portarti con me. Sapevo che era un errore! E avevo ragione!> urlò di rimando il padre.
<Vi ho detto di stare zitti!> urlò a sua volta Dean colpendo un bicchiere che si andò a rompere a terra.

Nella stanza calò il silenzio, mentre io e Dean ci guardammo sbalorditi.
<Come diavolo hai fatto?!> esclamai sconvolta.
<Ho fatto come Swayze in Ghost!> esclamò lui contento, poi la sua espressione si fece di nuovo seria.
<Che c'è?> gli chiesi stranita.
Lui cadde sulle ginocchia con una mano sul petto, mentre io mi fiondai al suo fianco.
<Dean!> lo richiamai quando la sua immagine sfarfallò.
Vidi degli infermieri correre nel corridoio.
<Tranquillo Dean, non lascerò che anche tu muoia. Non adesso>.

Corsi nella stanza del ragazzo, dove suo fratello lo stava guardando con le lacrime agli occhi.
Il cuore aveva ceduto e i medici stavano cercando di rianimarlo con il defibrillatore.
Il petto del ragazzo si sollevava alle scariche elettriche, ma il battito non voleva riapparire.
Uno spirito orribile gli volteggiava sopra, prendendo la sua vita.
Guardai il viso del povero Sam in lacrime.
<Un giorno mi ringrazierai Sam>.
Mi lanciai sullo spirito con un grido di guerra e quello, distolto dal suo lavoro, girò i tacchi e se ne andò.
Il cuore di Dean ricominciò a battere.
Menomale.
Guardai sorridendo il volto sollevato di Sam.

Ritornai nella stanza.
<Va tutto bene adesso?> gli chiesi e lui annuì.
<Ma che cos'era?>.
<Uno spirito che compare spesso qui. Lo stavo cercando da parecchio. Penso che prenda le anime dei vivi> spiegai.
<Beh, suppongo che adesso ti debba un favore>.
<Ti direi volentieri una bella bistecca e una bottiglia di birra, ma è alquanto impossibile> risposi alzando un angolo della bocca.
<Come darti torto. Ucciderei per una torta e una birra in questo momento> concordò lui.
<Tuo fratello, invece, non mi sembra tanto il tipo da birra> dissi guardando meglio Sam.
<La birra la beve, almeno. Per il resto lui è più tipo da insalata> rispose Dean facendomi girare di scatto.
<Insalata?!> esclamai indignata.
<Si si lo so> concordò Dean abbassando lo sguardo.
<Almeno dimmi che non è tipo da Britney Spears> chiesi spaventata.
<No no, per fortuna sono riuscito a inculcargli un po' di musica buona> rispose il fratello facendomi tirare un sospiro di sollievo.
<Che musica ti piace?> gli chiesi assottigliando gli occhi.
<Rock. Puro e semplice rock>.
<Gruppo preferito?>.
<Black Sabbath, Aerosmith->.
<Fammi indovinare, ti piacciono anche gli AC/DC e Bon Jovi?> chiesi ancora, mentre il suo volto si illuminava.
<Certamente! Vogliamo parlare anche dei Led Zeppelin?!>.
<Perché, gli ZZ Top?>.
<Bob Seger!>.
<I Survivor>.
<Oh si! Anche gli Styx!> esclamò contento.
<Oppure gli Oasis>.
<I Kansas sono anche molto fighi> allargai le braccia al cielo.
<Finalmente qualcuno che lo ammette! Mio fratello e Will, ogni volta che metto questo genere di musica alla radio a tutto volume, abbassano. Non capiscono che il rock si ascolta al massimo!> esclamai enfatizzando il discorso con le braccia.
<Ti capisco pienamente. Anche mio fratello abbassa ogni volta il volume>.
Gli puntai un dito contro.
<Quando ci risveglieremo, se ci ricorderemo l'uno dell'altro, andiamo in un pub, tu ti prenderai la tua torta e io la bistecca, una bella birra in mano e corriamo con la macchina con rock a tutto volume. Ci stai?> gli chiesi allungando la mano.
<Ovvio che ci sto! Non aspetterò altro> esclamò stringendo la mia mano sorridendo.
<Riesce a vedermi? Perché non mi guarda?!> sentimmo urlare dalle scale.
Alzai gli occhi al cielo sospirando.
<E adesso che c'è?!>.

-Heroes don't wear capes-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora