23

113 5 0
                                    


<E poi, dopo essersi vestito da Batman, si è lanciato dal tetto credendo di poter volare, rompendosi un braccio!> esclamò ridendo Dean raccontando le disavventure di Sam con una birra in mano.
Scoppiammo a ridere mentre il minore dei Winchester alzava gli occhi al cielo.
<Ero un bambino!> si giustificò lui.
<Si, ma tutti sanno che Batman non sa volare!> esclamò di rimando il fratello.
<Fidatevi, non è niente in confronto ad una Claire di dieci anni vestita completamente da panda, con tanto di pancia finta!> esclamò Chris facendomi girare di scatto verso di lui.
<Da panda?> chiese divertito Dean, beccandosi un'occhiataccia da parte mia.
<Uno, ero piccola. Due, il signorino qui presente ha omesso il fatto che il vestito da panda lo ha indossato anche lui> risposi chiarendo la questione.
I due fratelli risero a crepapelle immaginandoci travestiti da panda e noi seppellimmo la nostra vergogna con la birra.
<E ti ricordi cosa abbiamo fatto dopo?> mi chiese ridacchiando mio fratello.
<Ovviamente! Chi se la dimentica quella panciata!>.
<Perché, la lotta di cuscini panda contro panda?>.
<Oddio me l'ero dimenticata! Quanto si arrabbiò la mamma quando vide il caos che avevano creato!> ricordai mettendomi le mani nei capelli.

<Beh ragazzi, è stato un piacere, ma la birra mi ha completamente steso> disse mio fratello alzandosi dal tavolo.
<Claire, tu che fai?> chiese poi.
<Vengo più tardi. Il tempo di un altro paio di giri di birre>.
<Va bene, ma non esagerare> rispose Chris facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Va bene mammina>.
<Si si, poi quando domani avrai un mal di testa infernale non ti venire a lamentare!> esclamò infine andandosene.

<Si vede che vi volete tanto bene> osservò Sam sorridendo dolcemente.
<Beh, anche voi se per questo. Siamo più o meno quello che rimane della famiglia> commentai.
<Più o meno?> chiese confuso il minore.
<Lunga storia. Ho bevuto fin troppo poco per iniziare a parlare della mia vita> risposi sorridendo in modo beffardo.
<Voi invece? Che avete fatto nel frattempo?> chiesi dopo poco.
<Beh, ho incontrato una ragazza->.
<Ohh e bravo Sam!> esclamai interrompendolo.
<Non in quel senso>.
<Tranquillo, c'è tempo per conquistarla per bene. Ma, mi raccomando, non prendere spunto da tuo fratello>. Il maggiore dei Winchester aprì la bocca offeso.
<Non ne sarei così sicura se fossi in te. I miei metodi di corteggiamento funzionano alla grande!> mi contraddisse lui.
<Ah si? E chi me lo dice? Le battutine che hai usato con me erano a dir poco scontate>.
<Forse sei tu che non mi hai ispirato al massimo> ribatté lui.
<Non si direbbe dalla scena che hai fatto prima al motel> risposi sorridendo beffarda, facendolo spazientire sotto lo sguardo confuso di Sam.
<Oh Sam, avresti dovuto vedere la figuraccia che ha fatto tuo fratello. È stato esilarante->.
<Va bene, ho capito! Vado a prendere il rifornimento!> esclamò innervosito il maggiore, facendoci ridacchiare.
<Sai, era da un po' che non lo vedevo così felice. La questione di papà lo ha scosso parecchio> disse Sam dopo un po'.
<Immagino>.

Dean ritornò con birre e anche degli shottini.
<Mhh, barista posso avere il suo numero?> gli chiesi ammiccando.
<Non lo so, se te lo do cosa ottengo in cambio?> chiese di rimando.
<Beh, alcool, cibo e una nottata indimenticabile> risposi facendogli l'occhiolino, che ricambiò volentieri.
<Va bene, io mi dileguo prima che vi saltiate addosso> esclamò Sam alzandosi, per poi andarsene.
<Beh, siamo soli adesso> esclamò Dean con sguardo languido.
<Tieni a bada i tuoi bollori, cowboy>.
<Allora, vogliamo rimanere qui o andare a fare un giro?> chiese il ragazzo.
<Mi farai guidare?>.
<Assolutamente...no. Mai e poi mai. Te lo puoi scordare> rispose scuotendo più volte la testa, facendomi alzare gli occhi al cielo.
<E dove mi porteresti?>.
<Ha importanza?> chiese lui di rimando.
Ci pensai.
<No. In effetti no> risposi alzandomi, per poi lasciare dei dollari sul tavolo.

Salimmo a bordo dell'Impala partendo per non si sa dove.
<Apri il cassetto> disse il ragazzo dopo un po'. Feci come mi disse e presi una scatola con varie cassette.
<Prego, scegli>.
C'erano i Black Sabbath, Metallica, Motörhead, AC/DC.
Inserii la cassetta scelta e le prime note della canzone risuonarono nella macchina.
<Ottima scelta!> esclamò il ragazzo muovendo la testa a tempo.
<Rising up, back on the street!
Did my time, took my chances.
Went the distance, now I'm back on my feet.
Just a man and his will to survive> iniziai a cantare.
<So many times it happens too fast.
You change your passion for glory.
Don't lose your grip on the dreams of the past.
You must fight just to keep them alive> continuò Dean.
<It's the eye of the tiger!
It's the thrill of the fight.
Rising up to the challenge of our rival.
And the last known survivor.
Stalks his prey in the night.
And he's watching us all with the eye of the tiger!> intonammo insieme a squarcia gola.
Continuammo a cantare fino a quando le corde vocali non iniziarono a bruciare.

Accostammo sul lato della strada, per poi uscire fuori.
La strada era buia, lasciando spazio alla luce della luna e delle stelle.
<Secondo te le anime dei morti ci guardano da lassù?> chiesi ad un certo punto osservando quei puntini luminosi nel cielo scuro.
<Spero di no> rispose il ragazzo ridacchiando amaramente.
<Perché?>.
<Perché sarebbero solamente furiosi>.
<Secondo me no. Sarebbero fieri dell'uomo giusto che sei diventato. Dean, tu proteggi gli innocenti e li salvi dal male. Tu sei un eroe->.
<No. Non lo sono> mi interruppe contraddendomi.
Gli alzai il volto.
<Smettila di tormentarti. Non è colpa tua. Oppure continua a torturarti, ma da me non riceverai altro che sberle>. Lui sorrise abbassando lo sguardo.
<Devo dire che, nonostante il tuo pessimo carattere e la tua incredibile voglia di scherzare, non sei per niente male> disse.
<Anche tu non sei male, cowboy>.

-Heroes don't wear capes-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora