<Che ci fai qui? E che vuoi da noi, demone?> chiesi sprezzante a Will.
<Non sono più un demone. Cioè, si lo sono ma sono riuscito a prendere il controllo su di lui> rispose il ragazzo.
<E come?> chiesi scettica.
<Lui è dentro di me, ma non ha contato che anch'io sono dentro di lui. Ho scavato a fondo e ho trovato le sue paure. Perciò ho iniziato a minacciarlo in cambio del controllo> rispose.
<Come faccio a fidarmi?>.
<Claire, sono io. Sono Will, il tuo migliore amico> rispose lui avvicinandosi.
<Ma perché adesso?> gli chiesi confusa.
<Perché i demoni hanno parlato tanto dei fratelli Winchester aiutati da altri due. E, dal nostro ultimo incontro, ho capito che eravate tu e Chris. E quindi sono venuto per darvi una mano>.
<Grazie per il pensiero, ma non ci serve il tuo aiuto> disse leggermente acido Dean.
<Dean> lo richiamai minacciandolo con lo sguardo.
<Che c'è?! È un demone! Ci potrebbe tradire in qualsiasi momento. In più noi non lo conosciamo> esclamò il maggiore dei Winchester.
<Ma Claire mi conosce. E anche bene> ribatté Will.
<Ha ragione. Will è una delle persone più importanti della mia vita> concordai facendo sorridere il diretto interessato, <Ma ha ragione anche Dean. Sei pur sempre un demone. Quindi, per essere sicuri, ti controlleremo e sarai sotto esame. Se vediamo o sentiamo qualcosa di strano, sei fuori> continuai, facendo sorridere Dean stavolta.
<Va bene, tanto non ho niente da nascondere>.
<Lo vedremo> esclamò il maggiore dei Winchester.
<È davvero necessario?> chiese la donna prendendo il bicchiere di acqua santa.
<È solo un po' d'acqua benedetta. Male non ti fa> rispose il vecchio e la donna lo mandò giù tutto d'un fiato, non avendo reazioni.
<E ora un whiskey, se non ti dispiace> chiese lei e subito glielo procurammo.
<Ellen come hai fatto a salvarti?> le chiese Dean.
<È merito di Will. Era nel bar e si era accorto che avevamo finito le ciambelle. Quindi siamo usciti per prenderle> rispose lei, facendo ricadere l'attenzione sul ragazzo.
<Mentre ero fuori, Ash mi ha telefonata. Era terrorizzato. Mi ha detto di guardare in cassaforte e poi è caduta la linea. Quando sono tornata era tutto finito. Erano tutti morti> continuò la donna con un groppo alla gola.
<Mi dispiace Ellen> la rincuorò Sam.
<Sono morte tante brave persone e io sono viva invece. Sono fortunata> disse di nuovo la donna, senza traccia di ottimismo nella voce.
<Ti ha parlato di una cassaforte?>.
<Si, la tenevo in cantina>.
<L'hanno presa i demoni?>.
<No> rispose lei, uscendo dalla tasca una mappa con delle X segnate.
<Wyoming? Che significa?> chiese Dean, lanciando uno sguardo al vecchio, che si alzò per prendere un libro.
<Ognuna di queste X è una chiesa abbandonata della metà del secolo XIX. E sono tutte edificate da Samuel Colt> ci illustrò Bobby.
<Samuel Colt? Il killer dei demoni? Quello della pistola?> chiese scioccato Dean.
<Si. E c'è di più, costruì una linea ferroviaria privata, che collegava tutte le chiese. E unendo i vari punti, guardate che cosa viene fuori> rispose il vecchio, facendo comparire una stella a cinque punte sulla cartina.
<Quindi questo Colt ha costruito una trappola per demoni di oltre cento chilometri quadrati> sintetizzai impressionata.
<Non sapevo di questa ferrovia> disse Ellen.
<Nessuno la conosce>.
<E dopo tanti anni pensi che queste linee li blocchino ancora?> chiese Dean.
<Si, certo. Queste orde di homen demoniaci, di cui parlava Bobby, ci girano intorno, ma non riescono ad entrare> rispose intuitivamente Sam.
<Beh, ma ci stanno provando> commentai.
<Che c'è all'interno?> chiese Ellen.
<Apparentemente non c'è nulla, eccetto un vecchio cimitero proprio al centro> rispose Dean.
<Che c'è di così importante in quel cimitero che Colt voleva proteggere?> chiesi confusa.
<Forse...non gli interessava allontanare i demoni, ma trattenere qualcosa all'interno> ipotizzò Dean.
<Secondo te i demoni ce la faranno?> chiese Sam al vecchio.
<Quella barriera è così potente che ci vorrebbe una bomba per distruggerla. Non c'è modo per un demone di attraversarla> rispose Bobby.
<No, ma so chi può riuscirci> disse pensieroso Sam.
<Chi hai in mente?> gli chiesi.
<Non vi piacerà>.
STAI LEGGENDO
-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...