Dean gettò un secchio di acqua santa sul demone legato ad una sedia, che prese ad urlare, pregandolo di fermarsi.
<Adesso parli?> chiese urlando il ragazzo.
<Non lo so! Io non so niente!> rispose ancora quello.
Il maggiore si girò verso di noi.
<Oh, avete sentito? Lui non sa niente> chiese prendendosi beffe dell'uomo.
<Si si, abbiamo sentito> rispose il minore ridacchiando.
<Sto dicendo la verità!>.
<Davvero? Mio Dio, allora scusami, mi sono sbagliato. Cercherò di farmi perdonare> esclamò Dean, versandogli dell'acqua santa in gola, facendo dimenare il demone.
<Ti avverto, te lo chiedo per l'ultima volta. Chi detiene il mio contratto?> chiese il maggiore urlandogli contro.
Il demone alzò il capo ridacchiando maligno, con gli occhi neri in bella vista.
<Tua madre> rispose quello.
Lanciai un'occhiata al ragazzo, vedendolo con il fuoco negli occhi e i pugni serrati lungo i fianchi.
<Si, me l'ha fatto vedere prima che la mettessi a novanta gradi> continuò quello con un sorriso beffardo.
Oh no.
Dean si chinò sul demone.
<Voglio un nome. O giuro-> sussurrò a denti stretti, venendo interrotto.
<Che cosa, mh?! Che mi immergerai nella tua preziosa acqua santa? Ma per favore! È come il morso di una pulce in confronto a quello che mi accadrebbe se ti dicessi qualcosa>.
Il maggiore si allontanò dall'uomo.
<Fa quello che vuoi. L'unica cosa di cui ho paura, è il demone che detiene il tuo contratto!> esclamò ancora quello.
Dean annuì in direzione del fratello, che iniziò a recitare l'esorcismo.
Il maggiore prese a girare intorno al demone, che iniziò a urlare peggio di prima.
<E questo com'è? Ti piace?> chiese acidamente.
L'uomo smise di urlare, si scrocchiò il collo e ci guardò sorridendo leggermente, per poi concentrarsi su Dean.
<Va avanti, rimandami all'inferno. Così quando arriverai, sarò lì ad aspettarti con alcuni amici che muoiono dalla voglia di incontrarsi con Dean Winchester> esclamò, ridendo di gusto.
<Continuo?> chiese Sam guardando il fratello.
<Aspetta> lo fermai, per poi piazzarmi davanti al demone.
Gli tirai un pugno in faccia talmente forte da fargli girare la testa e gli sorrisi.
<Salutami quella gran puttana di tua madre quando ritorni all'inferno> raccomandai, per poi ritornare dai ragazzi, dove il minore rispedì il bastardo da dove era venuto.
Rientrammo nella casa abbandonata dove ci eravamo stabiliti, vedendo Sam al telefono.
<L'avete sepolto?> ci chiese appena ci vide.
<No, ci siamo rotolati nella terra> risposi sarcasticamente, facendogli alzare gli occhi al cielo.
<Povero bastardo. Sembra che questi demoni posseggano le persone soltanto per divertirsi un po'> commentò Dean, bevendosi una birra.
<Di che stavi parlando al telefono?> chiesi al minore.
<Ricordate quella notizia di ieri?> ci chiese.
<"Spogliarellista soffoca uomo con le cosce"?> chiesi di rimando.
<No, intendevo l'altra>.
<Ah, il tipo con lo stomaco strappato via che arriva al pronto soccorso e muore> esclamò il maggiore.
<Fegato, non stomaco> lo corressi e lui alzò gli occhi al cielo esasperato.
<Comunque, ho appena scoperto una cosa molto interessante> iniziò Sam.
<Cioè?>.
<Il corpo era pieno di impronte digitali insanguinate, ma non erano della vittima> rispose lui.
<Bene. Il mio amico Dave Caruso sarebbe entusiasta!> esclamò il maggiore.
<Le impronte corrispondono ad un uomo morto nel 1981> continuò il minore.
<Quindi di cosa stiamo parlando? Zombie?> chiesi e lui alzò le spalle.
<Gli zombie amano la carne umana fresca> commentò Dean, per poi girarsi verso il fratello <Come mai tanto interesse per l'argomento?>.
<Non capisco> rispose quello aggrottando la fronte.
<Sono mesi che pensi solo a salvare la mia anima, e ora che mancano tre settimane, ti preoccupi delle imprese di uno zombie?> spiegò l'altro.
<Sei tu che hai sempre detto di continuare a cacciare. Pensavo di farti un favore!> esclamò il minore in risposta.
<No no no, non ho detto che non voglia farlo. Mi sembra ovvio, che voglia cacciare degli zombie> disse di rimando Dean, con uno sguardo che mi sembrò strano.
<Il resto del corpo era intatto. Il fegato era l'unico organo mancante> disse il medico legale.
<Dove il fegato è stato strappato, ha notato segni di denti, per caso?> chiese Dean.
Lui aggrottò la fronte.
<I vostri distintivi prego> chiese e noi glieli mostrammo.
<Beh, dei poliziotti piuttosto stupidi> commentò.
<No no, noi siamo intelligenti> lo contraddisse il maggiore.
Il medico uscì il cadavere dalla cella mortuaria, con un lenzuolo sopra a coprirlo.
<Il fegato non è stato strappato> disse, per poi levare il lenzuolo, scoprendo la pelle pallida della vittima squarciata con un taglio netto all'altezza del fegato <È stato rimosso chirurgicamente da qualcuno che sapeva come usare un bisturi>.
<Non avete letto il mio rapporto?> ci chiese vedendoci sorpresi.
<Ovviamente si! Era molto interessante e anche piacevole. Una lettura avvincente-> interruppi Dean con una gomitata.
<Ha finito?> gli chiese scocciato il signore.
<Credo di si>.
<Per favore, andate via>.
Uscimmo dalla stanza.
<Beh, la storia del bisturi demolisce la teoria dello zombie> riflettei.
<Magari è uno zombie chirurgo. Il Dottor Quinn medico zombie!> esclamò Dean.
<Forse non dovremmo cercare dei cadaveri mutilati, ma dei sopravvissuti. Questo non è un banchetto di zombie, ma un furto d'organi> ipotizzò il minore.
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-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...