Dopo pochi minuti arrivammo vicino al nostro obiettivo.
<Pronti?> chiesi sussurrando ai ragazzi dietro di me.
<Quanti hai detto che sono?> mi chiese Sam.
<Circa una decina> risposi.
<Beh, allora ci sarà da divertirci!> esclamò il maggiore dei Winchester.
<Esattamente>.
Ci avvicinammo silenziosi tra gli alberi, appostandoci dietro la casa con coltelli e fucili carichi.
Due uomini uscirono dall'abitacolo, così feci segno a mio fratello di ucciderli.
I due andarono verso il fianco della casa a prendere dell'altra legna. Essendo troppo occupati a parlare tra di loro, non si accorsero della nostra presenza, così gli sbucammo da dietro e gli conficcammo una bella lama di trenta centimetri nel cervelletto.
<Bel colpo>. Mi girai di scatto puntando la lama contro il collo dell'uomo, che si rivelò essere Dean.
<Claire! Sono io!> urlò il maggiore, facendomi abbassare la daga d'argento.
<Mi avresti potuto decapitare!> esclamò ancora lui.
<Nota per te, mai starmi dietro>.
<Ma da dietro posso godere di un bellissimo panorama> rispose lui ammiccando, facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Dean, non vorrei interromperti, ma questa è mia sorella. Quindi qualsiasi battutina evitala di fronte a me> lo avvertì Chris facendo alzare le mani al ragazzo.
<Se volete un bel panorama, potrei mangiarvi i cuori. Sarebbe un'ottima visione> esclamò una voce dietro di noi.
Tutti i lupi mannari nella casa uscirono per accerchiarci.
<Siamo circondati!> esclamò allarmato Chris.
Io sorrisi.
<Bene. Significa che possiamo attaccare in ogni direzione> risposi mettendomi in posizione d'attacco.
Il branco ci corse in contro e l'uomo di prima caricò verso di me, mostrando i suoi occhi gialli e i suoi artigli.
Schivai il suo attacco con una giravolta, per poi colpirlo con l'argento sul braccio.
<Avanti Martyn! Fatti avanti> esclamai facendolo attaccare di nuovo.
Feci una finta aggirandolo, per poi dargli una spinta da dietro, facendolo sbattere contro il muro.
Gli conficcai la lama nel cuore e lui, con un ultimo grido, morì.
Diedi un'occhiata ai ragazzi e vidi Dean alle prese con tre lupi mannari.
Gli andai in contro, colpendo uno alle spalle.
<Serve una mano?>.
<Non mi dispiacerebbe, raggio di sole>.
<Se non la smetti di chiamarmi così, giuro che ti lascio in pasto a questi lupi mannari> lo minacciai schivando un attacco di una donna.
<Va bene va bene...raggio di sole>.
Mentre un omone cercava di non essere colpito dalla daga di Dean, la donna si accanì su di me, facendomi indietreggiare.
Mi mise alle strette, non dandomi tempo di contrattaccare o di prendere fiato.
Finì per bloccarmi al muro.
Provai a colpirla, ma lei bloccò il mio braccio facendomi perdere la presa sulla daga.
Mi circondò il collo con le sue mani.
Diedi dei colpi ripetuti nell'incavo del suo gomito, ma lei non mollava la presa.
<Dean!> cercai di chiamare il ragazzo che mi dava le spalle, ma la voce mi uscì strozzata.
L'aria non arrivava più ai polmoni, facendoli bruciare.
Dei pallini neri e bianchi iniziarono a danzarmi davanti.
La testa della donna cadde a terra, facendole perdere la presa sul mio collo.
Cominciai a prendere tutto l'ossigeno possibile, aggrappandomi alla giacca di pelle del ragazzo, che mi sorreggeva per la vita.
<Claire, stai bene?> mi chiese questo con un tono di preoccupazione.
<Una meraviglia> risposi ansimando.
<Sicura?> chiese ancora facendomi alzare lo sguardo su di lui.
<Si, sto bene. Tranquillo> risposi, ma lui non accennò a spostare le mani dalla mia vita e io non gliele mossi.
Gli tolsi del sangue dal viso.
Lui, al contatto della mano con il suo volto, chiuse gli occhi per qualche secondo di troppo.
Per la prima volta non ci prendemmo la scossa.
Per un attimo tutto sparì.
Niente mostri.
Niente fratelli.
Niente paura.
Niente morte.
Dei colpi di tosse ci fecero girare.
Chris era in piedi di fianco a noi con le braccia conserte e gli occhi assottigliati.
<Avete finito?>.
<Si, direi di si> rispose il ragazzo.
Chris abbassò lo sguardo sulle sue mani.
<Potresti...> chiese indicandole.
<Certamente> rispose tranquillo Dean togliendole dalla mia vita.
<Grazie> disse ironicamente mio fratello.
<Non c'è di che> rispose il maggiore dei Winchester facendo ridacchiare sia me che Sam.
Chris ci lanciò un'occhiataccia, fermando le nostre risate sommesse.
<Avanti, ritorniamo al motel e poi andiamo a mangiare> esclamò dopo poco mio fratello.
Ritornammo nelle nostre camere per farci una doccia.
Uscii dal bagno infilandomi un accappatoio.
<Allora?> chiese ad un certo punto Chris.
<Allora cosa?> gli chiesi di rimando confusa.
<Tu e Dean>.
<Non abbiamo fatto niente->.
<Non ancora> mi corresse mio fratello facendomi assumere uno sguardo spazientito.
<Cosa c'è?! Non è forse il tuo tipo?>.
<Certo che è il mio tipo, ma non sono un tipo da relazioni>.
<Ma perché?!> chiese non capendo.
<Perché sono complicate. Poi c'è tutta la questione della gelosia e della dolcezza> risposi fingendo dei brividi di orrore.
Qualcuno bussò alla porta ed andai ad aprire, rivelando il maggiore dei Winchester.
<Dimmi> dissi, ma lui rimase in silenzio con le mani in tasca.
Gli schioccai le dita davanti gli occhi e lui si svegliò.
<Ma che ti prende?> gli chiesi stranita e lui mi squadrò per un istante.
<Ciao raggio di sole> disse sorridendo in modo beffardo, appoggiandosi allo stipite della porta con sguardo languido.
<Dean, che c'è>.
<Io e Sam siamo pronti. A voi quanto ci vuole?>.
<Cinque minuti e arriviamo>.
Lui rimase sulla porta come se aspettasse qualcosa.
<Se non ti dispiace, vorrei andarmi a vestire> esclamai incrociando le braccia al petto.
<È davvero necessario?> chiese mordendosi leggermente il labbro inferiore.
Gli sorrisi leggermente, avvicinandomi a lui.
Dean, a quella mia azione, sorrise di più.
Gli poggiai una mano sul petto.
<Sai, non penso che lo sia> risposi sussurrando, per poi fissargli le labbra e mordermi le mie.
I suoi occhi brillarono di lussuria.
Così, gli sbattei la porta in faccia, rientrando in camera.
<Stronza!> lo sentii esclamare ironicamente.
<Felice di esserlo!> esclamai di rimando, vestendomi.
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-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...