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Nonostante tutto riuscimmo ad arrivare davanti il pub. Sentendo l'aumentare del peso di Dean, mi girai verso di lui, vedendolo faticare a tenere gli occhi aperti.
<Dean, resta sveglio. Non chiudere gli occhi. So bene che sei stanco, ma occhi su di me> lo spronai, iniziando a bussare con insistenza.
<È chiuso!> esclamò una voce femminile dall'interno.
<Per favore, ci serve aiuto! Il mio amico è ferito!> esclamai in risposta e la porta si aprì, rivelando la figura esile di una ragazza che, appena vide il ragazzo affianco a me, sgranò gli occhi.
<Dean! O mio Dio, ma che gli è successo?> chiesi dandomi una mano a farlo sedere.
<È stato sparato alla spalla. Il proiettile è ancora dentro. Ho bisogno di->.
<Alcool, garze e pinze> mi interruppe lei facendomi annuire.
<E anche del whiskey> aggiunsi. 
Il ragazzo si stava addormentando, quindi gli tirai un leggero schiaffo.
<Non ho fatto tutta questa strada per vederti morire adesso> gli dissi continuando a tenerlo sveglio.
<Mi dispiace> sussurrò ad un certo punto ed io lo guardai confusa.
<E di cosa?>.
<Di essere uno stronzo. E anche che tu mi riesca a capire> rispose facendomi aggrottare la fronte.
<Dean, stai delirando->.
<No no. Tu mi riesci a capire e mi dispiace, perché so quanto faccia schifo stare così. Mi dispiace che lo senta anche tu> mi interruppe.
<Non ti devi scusare. Non è colpa tua. Niente di tutto questo è colpa tua. Sarai anche uno stronzo Dean Winchester, ma sei un brav'uomo> gli dissi sorridendo, contagiandolo.

La ragazza tornò, uscendo il necessario.
Aiutammo il ragazzo a togliersi la giacca e gli scoprii la spalla ferita.
<Dean, ti avverto, farà un male cane> lo avvisai e lui annuì. 
Gli passai un panno con sopra l'alcool per pulire la ferita, facendogli stringere i denti.
La ragazza gli passò la bottiglia di whiskey. 
Presi le pinze e, dopo tempo e lamenti, riuscii ad estrarre il proiettile.
<Giuro che ho quasi finito>.
Presi una garza e gliela strinsi intorno la spalla.
<Finito?> chiese lui appena tirai un sospiro di sollievo. Annuii in risposta.
<Grazie al cielo!> esclamò lui. 
<Altro che cielo, grazie a me> esclamai di rimando.
<Hai ragione. E mi dispiace di averti trascinata in tutto questo> rispose serio.
<Dean, fammi un favore>.
<Cosa>.
<Smettila di darti la colpa per tutto. Te lo dice una tua simile> risposi e lui annuì ridacchiando.

<Dean, mi puoi spiegare che cosa ti è successo?> gli chiese la ragazza.
<Poi te lo spiegherò> rispose evasivo lui.
<Comunque non ci siamo ancora presentate. Io sono Claire> dissi allungando la mano, che lei strinse.
<Jo>.
<Grazie per avermi aiutata a salvare il delizioso culo di Dean> la ringraziai e lei sorrise in risposta.
<Ho una domanda> disse ad un certo punto il ragazzo.
<Ho degli strani ricordi> continuò facendomi aggrottare la fronte.
<Ovvero?>.
<Ovvero tu che mi baci> rispose sorridendo beffardo.
<Ti stavo facendo la respirazione bocca a bocca, perché, sai com'è, stavi morendo> esclamai assottigliando gli occhi.
Lui mi osservò attentamente, smettendo di sorridere.
<Perché hai gli occhi arrossati?> mi chiese improvvisamente serio, ma scacciai la sua domanda con la mano.
<Non ha importanza>.
Il ragazzo si alzò, venendomi vicino.
<Si invece. Hai pianto? Per me?> chiese confuso.
<Che vuoi?! Credevo fossi morto! E poi pensavo a Sam, a quando si sarebbe reso conto di ciò che aveva fatto> risposi dandogli le spalle.
Lui mi prese il polso, facendomi girare.
Poi mi strinse forte a sé.
Sul momento rimasi spiazzata, ma dopo ricambiai.
<Scusa per averti fatta preoccupare>.
<Solo, non farlo più. Mi hai fatto prendere un colpo> sussurrai. 
<Te lo prometto>.

<Allora, qualche idea su dove possa esser finito Sam?> chiesi ad un certo punto.
<Credo che andrà in cerca del prossimo cacciatore. Il più vicino è in South Dakota> rispose il ragazzo.
<E chi è?>.
<Bobby>.
<Se è il Bobby di cui mi avete parlato tu e Sam, il demone sarà parecchio in difficoltà> commentai ridacchiando, facendolo annuire concorde.

-Heroes don't wear capes-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora