-Heat of the moment! Telling me what my heart meant!- mi svegliò di colpo la radio, facendomi sobbalzare.
Mi passai una mano sul viso, guardandomi intorno.
Dean si stava preparando. Di nuovo.
<Su su! Alzatevi che è tardi!> esclamò ad alta voce il maggiore.
Mi girai verso il minore che, abbattuto, ricadde all'indietro sul letto e non potei fare altro se non capirlo.
La mattina proseguì ugualmente come negli ultimi quattro giorni ed entrammo nel bar vicino al motel.
<Guidi con prudenza signor Pickett->.
<Si si> rispose sgarbato il vecchio alle raccomandazioni del cassiere.
Ci sedemmo ad un tavolo.
Raccontammo nuovamente la nostra teoria a quella testa dura di Dean.
<Penso ancora che sia pazzesco. Ma vedrete che troveremo una soluzione> concluse alla fine.
<Grazie>.
<Allora, siamo incastrati in questo Ricomincio da capo. Ma perché? Che c'è dietro?> ci chiese il maggiore.
<Prima pensavamo centrasse questo posto, ma non ne siamo più tanto sicuri> rispose il fratello.
<Che facciamo?>.
<Cerchiamo di farti arrivare vivo fino a domattina. È l'unica cosa che possiamo fare> risposi sospirando.
<Non mi sembra difficile> commentò Dean.
<Si? E allora come mai sei già morto tante volte e non siamo mai riusciti ad evitarlo?> chiese ironicamente Sam.
<Oggi cercheremo di evitarlo. Avete detto che ordino sempre la stessa cosa, giusto?>.
Annuimmo in risposta.
Dean si girò verso la cucina, richiamando la signora.
<Posso avere salsicce al posto del bacon?> chiese e la donna assentì.
<Visto? Ecco una prima cosa diversa. Se abbiamo deciso che non devo morire, vedrete che non morirò> disse sicuro il maggiore.
La signora portò la colazione al tavolo.
Dean infilzò la salsiccia con la forchetta, portandola alla bocca.
Sorridemmo a vederlo così tanto sicuro.
Alzai lo sguardo dal tavolo, dando un'occhiata al maggiore, che continuava a fare rumori con la bocca.
Il suo viso era diventato rosso.
La vena sulla fronte risaltava particolarmente.
<Dean?> lo richiamai, facendo girare Sam, che subito si irrigiì.
Il fratello si prese la gola con le mani, non riuscendo a respirare.
<Dean!> lo richiamammo di nuovo.
La sua testa cadde di peso morto nel piatto.
___________-Heat of the moment! Telling me what my heart meant!- mi svegliò di colpo la radio, facendomi sobbalzare.
Mi passai una mano sul viso, guardandomi intorno.
Dean si stava preparando. Ancora una volta.
<Su su! Alzatevi che è tardi!> esclamò ad alta voce il maggiore.
Spiegammo tutto da capo la situazione a Dean e, stavolta, decidemmo di non uscire dalla stanza, per evitare qualsiasi inconveniente.
<Va bene, visto che non mi volete far uscire, mi vado a fare una doccia> annunciò il maggiore.
Mi girai verso di lui, fermandolo per un braccio.
<Che c'è? Vuoi unirti a me?> chiese con un sorrisetto beffardo.
<Stai attento. Capito?> gli intimai.
<Claire, sto andando a farmi una doccia. Non sto andando in guerra> esclamò lui.
<Tu sta attento lo stesso>.
<Quindi non possiamo neanche andare a fare colazione?> sentimmo chiedere dal bagno.
<No! Ci ringrazierai quando sarà mercoledì!> rispose il fratello.
<Se lo dici tu!>.
<Pensi che ci riusciremo stavolta?> chiesi al minore, che iniziò a guardare fuori dalla finestra.
<Lo spero>.
Dean urlò nella doccia.
Ci fu un tonfo e poi l'assoluto silenzio.
<Dio santo!> esclamai.___________
-Heat of the moment! Telling me what my heart meant!- mi svegliò di colpo la radio, facendomi sobbalzare.
Mi passai una mano sul viso, guardandomi intorno.
Dean si stava preparando. Ancora una volta.
<Su su! Alzatevi che è tardi!> esclamò ad alta voce il maggiore.
Decidemmo anche stavolta di non uscire di casa e impedimmo al ragazzo di fare qualsiasi cosa.
Sopravvisse fino al pranzo, quando iniziò a lamentarsi di avere fame.
Ordinammo dei tacos per soddisfarlo e, appena arrivarono, si buttò su di essi, iniziando a mangiare.
<Questo taco ha un sapore strano> commentò, per poi lanciarci uno sguardo.___________
Continuò a succedere.
Dean continuava a morire. Ogni. Santo. Martedì.
Elettrificato.
Strozzato dalla sua stessa saliva.
Andammo addirittura di nuovo al Mystery Spot, legando prontamente il proprietario e incominciando a smantellare ogni singolo centimetro di quel dannato locale.
Dean iniziò a pensare che fossimo pazzi esauriti e per questo venne ucciso dall'ascia che teneva in mano Sam.
Morì altre volte.
In tanti altri modi che mi sorpresi persino dell'inventiva di alcuni.
Ormai conoscevamo a memoria tutte le varie opzioni della giornata.
Tutte.
Di nuovo ci svegliammo.
Di nuovo andammo al bar.
E di nuovo spiegammo la situazione a Dean.
<Ehi, martedì c'è il menù a sorpresa! esclamò quello per l'ennesima volta.
Sam mise sul tavolo delle chiavi.
<Cosa sono?> chiese Dean.
<Le chiavi del vecchio. Credimi, non ti piacerebbe vederlo alla guida> rispose Sam.
La signora arrivò al nostro tavolo.
<Volete ordinare?>.
<Certo. Un menù a sorpresa con bacon e un caffè> rispose Dean.
<Ehi Doris! Perché non cerchi di allenarti un po' di più nel tiro con l'arco? Sei peggiorata ultimamente> esclamò Sam riferendosi a una delle tante morti del fratello
<Come fai a saperlo?> chiese quella.
<Ho provato a indovinare> rispose il minore.
<Tu non gli dici niente?> mi chiese Dean indicando il fratello.
<Ho sfilato la pistola dai pantaloni di Cal> risposi tirandola fuori sotto il suo sguardo sorpreso.
<Quindi secondo voi ci troviamo in una specie di->.
<Anello temporale> confermai annoiata.
<Come in Ricomincio da capo>.
<E non riusciamo a venirne fuori> disse Sam.
<Mai> aggiunsi.
<Accidenti come siete pessimisti> commentò Dean.
<Si certo, e vuoi sapere perché?>.
<Perché?>.
<Perché questo è il centesimo martedì di fila che stiamo vivendo e si ripeterà di nuovo. Per l'ennesima volta. Quindi si, siamo un po' pessimisti> risposi spazientita.
<Salsa piccante> disse atono Sam ed ecco che la salsa cadde di nuovo e il ragazzo la prese al volo.
<Bei riflessi->.
<Sapevo che sarebbe successo> lo interruppe il minore.
<Sappiamo tutto quello che succederà> aggiunsi.
<Non sapete tutto->.
<Si invece> lo interruppi.
<Ma certo> esclamarono all'unisono Sam e Dean, <È solo intuito> stavolta il maggiore e io.
<Non è solo intuito> lo contraddisse il minore.
<Ora leggete anche la mente?!> esclamammo ancora insieme.
<Smettetela>.
<Sam!>.
<Claire!>.
<Credete di essere divertenti, ma siete solo infantili>. Ancora.
<Sam Winchester si trucca!> esclamarono i due fratelli.
<Claire Anderson ha degli slip di Hello Kitty!> esclamammo stavolta Dean e io.
<Sam Winchester tiene un righello vicino al letto e tutte le mattine- Adesso basta!> esclamarono ancora insieme e il maggiore alzò le braccia di scatto innervosito.
<E questo è niente> aggiunse Sam.
<Randy, il cameriere, ruba i soldi dalla cassa> dissi puntando verso il cassiere.
<Il giudice Meyers tutte le sere indossa un buffo costume da coniglio> continuò il ragazzo indicando verso un vecchio.
<E quello laggiù, è Cal. Tornando a casa deruberà il meccanico minacciandolo con la pistola che gli sfilato> conclusi.
<E con ciò? Che volete dimostrare?> chiese il maggiore.
<Che abbiamo già vissuto questo maledetto martedì un'infinità di volte. Ti abbiamo visto morire ogni giorno. Abbiamo raso al suolo il Mystery Spot e abbiamo tentato con ogni mezzo di salvarti la vita, senza riuscirci> rispose Sam.
<Qualunque cosa noi facciamo, tu muori. E poi si svegliamo di nuovo. Ed è ancora martedì> conclusi.
Uscimmo dal bar.
<Il cane> esclamò Sam e quello iniziò ad abbaiare.
<Ci sarà un modo per uscirne> disse Dean.
<"Dove sono le mie chiavi?"> esclamai anticipando il vecchio della macchina.
<"Scusami"> Sam anticipò la bionda che si scontrò con Dean.
<Però è carina> commentò lui, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Il maggiore ci fermò.
<Aspettate. Tutte le volte che l'abbiamo incontrata, l'ho mai fermata?> chiese e noi scuotemmo la testa.
Dean le corse dietro, per poi ritornare dopo poco da noi.
<Non vi siete mai chiesti in tutti questi martedì che cosa avesse?> ci chiese e noi scrollammo le spalle.
Ci fece vedere un volantino.
<Questo è il tizio scomparso, Dexter Hasselback e quella lì è sua figlia> disse il maggiore.
Una lampadina ci si accese in mente e le corremmo in contro.
Dopo poco sentimmo delle urla e ci girammo.
<Maledetto di un cane!>.
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-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...