"So numberless were those bad angels hovering on wing under the cope of hell."
J. Milton - Paradise Lost
MICAH
Da New York a Woodland Hills. Cos'avevo fatto di male in vita mia per meritare di finire in questo schifosissimo buco di città dimenticato da Dio?
A dire il vero sapevo la risposta. La causa di ogni mio male si fermò a qualche metro da me, sollevò gli occhiali da sole e mi fissò con espressione di profondo disappunto dall'altra parte della strada.
Tirai una boccata di fumo con spavalderia e continuai a guardarlo avvicinarsi alla mia auto con quel suo solito fare borioso, come se l'intero universo stesse ad osservare ogni suo minimo passo, anche la più piccola delle sue azioni.
Sei il buco del culo di questa società, piccolo bastardo, avrei voluto fargli presente, ma mi limitai a finire la mia sigaretta per poi gettarla ai suoi piedi.
Jack si rimise gli occhiali e potevo giurare che di lì a qualche minuto avrebbe iniziato a riempirmi con le sue cazzate da moralista di merda qual era. E infatti, prevedibilmente, iniziò la sua fottuta predica.
- Micah, ne abbiamo chiaramente discusso di questo. - mi disse, facendo un cenno col capo verso il mozzicone di sigaretta a terra. - Vuoi rovinarti la salute? -
- Si deve pur morire di qualcosa, Jack. - gli dissi seccamente. - Che sei venuto a fare qui comunque? Temi che me la dia a gambe il primo giorno di lezioni ? - Quello sospirò e scosse la testa. Bastava così poco per esasperarlo.
- Tua madre sta organizzando un barbecue in giardino per questa sera. E' una sorta di festa di benvenuto che ci darà la possibilità di conoscere i nostri nuovi vicini. E' così che fanno qui, quindi non prendere impegni per stasera. -
Impegni per stasera? L'aveva detto sul serio? Con chi cazzo avrei mai potuto prendere impegni se non conoscevo praticamente nessuno in quella cittadina di merda? - Oh, cercherò di trovare il tempo per il barbecue, nonostante la mia lista sia stracolma di appuntamenti. Ho una rete di amici piuttosto fitta qui, sai? -
Jack sbuffò esasperatamente, per fortuna il secondo predicozzo della giornata, e il secondo di una lunghissima serie tra l'altro, non ebbe mai inizio perché il suo cerca-persone prese a suonare con insistenza. - Smettila con quella roba o ... -
Non seppi mai come avrebbe concluso quella frase, anche se non ci voleva poi molto per capire come sarebbe andata a finire. Jack era la banalità e lo squallore personificati, ma sfortunatamente quell'uomo era anche il mio patrigno. Gran bella roba.
Scossi la testa e chiusi l'auto, era arrivato il momento di iniziare la mia nuova, quanto triste, vita scolastica al Woodland Hills High School, una struttura imponente la metà della mia vecchia scuola. Non contando il fatto che soltanto nel mio quartiere erano stati edificati ben cinque licei, mentre questo buco di posto era l'unica opzione della città. Città? Beh, a volerle fare un complimento anche abbastanza ardito Woodland era una città.
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THOSE BAD ANGELS
General FictionLontano dalle luci e dal chiasso della città più bella e trasgressiva della California, Los Angeles, sorge Woodland Hills. In questa cittadina, tra la monotonia della routine quotidiana e qualche avvenimento non degno di nota, quattro ragazzi sono i...