Capitolo 28

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"Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perché il loro desiderio è abbastanza debole da poter essere represso." William Blake




ZIEG

- Quindi non ti dispiace se trascorro l'ultimo dell'anno fuori casa? - chiesi ancora una volta allo zio. Poi finii di riempire il mio zaino e lo posai a terra. Non facevo altro che andarmene in giro con quel borsone di recente, pensavo, con gli occhi fissi sul cellulare. Feci uno squillo a Dimitrij per fargli capire che avevo finito.
- Certo che no! Divertiti, mi fa piacere che ci siano questi nuovi amici con te. - ci abbracciammo un attimo e in quel momento mi sentii un po' dispiaciuto per lo zio. - Sai, con il fatto che Meg è dal suo ragazzo, non voglio lasciarti qui da solo ... -
- Sono stato invitato da Amelia e Rudolf Fins, starò con loro. Non preoccuparti per me, davvero. - quello sorrise e mi spinse piano verso la porta. - Però fate i bravi e rispondi al telefono. -
Con le ultime rassicurazioni uscimmo in giardino, Dimitrij era già lì con un semplice zaino e uno sguardo sereno che non vedevo sul suo viso da un sacco di tempo.
- Dimitrij, mi raccomando anche a te! -
- Certo, signor Deveroe, stia tranquillo! - il mio amico salì al posto del passeggero ed insieme partimmo verso la casa al lago dello zio.
Beh, a dire il vero non era proprio una casa, somigliava più ad uno sgabuzzino parecchio grosso, però era l'ideale se si cercava un posto tranquillo per festeggiare l'inizio dell'anno nuovo.
- Syd? Non viene con noi? - chiese Dimitrij mentre trafficava con la radio, fu soddisfatto quando trovò un vecchio successo di Chris Isaak. Cominciò a canticchiare a bassa voce.
- Lui e la sua famiglia andranno a trovare i nonni a Denver, non tornerà prima della prossima settimana. - risposi, non riuscendo a nascondere la velata malinconia nella mia voce.
- Beh, dai sembrerebbe che le cose stiano andando bene tra di voi adesso. E'già qualcosa, no? -
- Sì, hai ragione. Anche se ... - ero tentennante, non sapevo se volevo davvero parlarne con Dimitrij, ma a giudicare dalla sua espressione interessata era già troppo tardi per tirarmi indietro.
- Anche se cosa? - iniziò un attimo dopo.
- C'è un tipo, un certo David Birnoff che potrebbe darmi dei problemi, lui è chiaramente preso da Syd e la nostra storia non sembra andargli giù. - spiegai brevemente.
- Dovresti dirlo a Syd, sai? Chi è questo tipo? -
- Non ne ho idea. E' russo ... Credo siano amici, qualcosa del genere. -
Vidi un lampo passare nello sguardo del mio amico. - Sì, ho capito chi è. Effettivamente li vedevo spesso insieme tempo fa, però non ci ho mai fatto caso più di tanto, quindi non ti saprei dire. -
- Li ho beccati mentre pomiciavano in un vicolo mesi fa. Beh, chiaramente c'era più di un'amicizia tra quei due. - il dolore era ancora lì, bastava soltanto ricordare quella scena per farmi provare un senso di rabbia mista ad impotenza senza precedenti. - Comunque credo che Syd abbia preso le distanze adesso e visto che sta andando tutto bene tra di noi preferisco non dirgli nulla. -
- Già, forse hai ragione, amico. Avete bisogno di un po' di serenità. -
E come potevo dargli torto?
- Ehi, eccoli lì! Sono già in macchina. -
Dimitrij si riferiva al resto della compagnia che si sarebbe unita a noi due quella mattina. L'honda grigia di Micah era parcheggiata accanto alla strada, ci stavano aspettando, così mi accostai all'auto e abbassai il finestrino.
- Ehi, sapete la strada? -
Il biondo scosse la testa. - Ezra dice di sì, ma forse è meglio se vi veniamo dietro. -
Il moro biascicò qualcosa che non riuscii a sentire e Micah rise forte di rimando.
- Ok, saranno circa venti minuti di strada, niente di che. Avete preso tutto? -
Dimitrij aprì il suo borsone. Cazzo se aveva portato da bere!
- Può bastare? - lo mostrò a Micah sollevando il contenuto in un gesto glorioso.
- Cazzo sì! Avremo più vodka che sangue in vena entro stasera. - rispose di rimando. - Beh, io ho portato anche la console comunque. Sfide all'ultimo sangue! -
- Ed io da mangiare, visto che le vostre priorità sono alquanto diverse da quelle mie e di Zieg. - si intromise Ezra.
- Bene, ci vediamo lì. - dissi, sentendomi ogni metro più leggero.

THOSE BAD ANGELSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora