Capitolo 2

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" I was angry with my friend:

I told my wrath, my wrath did end.

I was angry with my foe:

I told it not, my wrath did grow.


And I watered it in fears,

Night and morning with my tears;

And I sunned it with smiles,

And with soft deceitful wiles.   "                       WILLIAM BLAKE - THE POISON TREE 




MICAH


- Vado a scuola. - annunciai, mentre mi trascinavo svogliatamente verso l'ingresso. Soltanto un attimo dopo mi ritrovai Jack sull'uscio della porta, quel dannato sorriso artificiale sul volto e l'aria di uno che stava per pronunciare la puttanata più grossa della sua vita.

- Ti ci porto io. La tua scuola mi viene di strada, perché non risparmiare tempo, allora? -

No, non potevo crederci. No. Mia madre sbucò dalla cucina tutta allegra con un sacchetto tra le mani e la sua tipica espressione da casalinga felice e lievemente indaffarata. - Ecco a voi il pranzo, cari. Buona giornata! -  

Sarei voluto morire lì. In quell'istante. - Ho la mia auto. - dissi a denti stretti.

Jack sorrise candidamente. - Potrai usarla quando avrò il mio giorno libero. -

- Buon Dio, Micah, smettila di essere così scostante. Ringrazia Jack per la sua gentilezza. - mi rimproverò mia madre quando mi diede la busta col cibo. Poi Carl, il mocciosetto fastidioso con cui ero costretto a vivere, scese dalle scale con un completino alla marinara che preannunciava la sua frequentazione ad una di quelle scuole private, supersnob che l'avrebbe fatto diventare un adulto di gran lunga peggiore del padre.

- Mamma, non riesco a fare il nodo al cravattino ... -

- Andiamo. - dissi quando mi resi conto che le cose, lì in quella casa, potevano soltanto peggiorare. Mi costrinsi a seguire quel bastardo di Jack lungo il giardinetto della villa, stava fischiettando, allegro. Per quel giorno sembrava l'avesse avuta vinta lui.

Mi sedetti svogliatamente sul sedile del suo mastodontico suv.

- E' risaputo che gli uomini che acquistano auto di una certa portata come questa cercano disperatamente di compensare qualcos'altro ... - lasciai cadere lì, quasi per caso.

Jack non sorrideva più adesso, anzi mi lanciò una lunga occhiata glaciale, ma non aggiunse nulla, continuava a guidare con la sua solita prudenza che mi faceva venire il voltastomaco.

- Non mi riferivo al tuo pene. Almeno non soltanto a quello...insomma: deve essere parecchio snervante per te non poter coronare questo tuo sogno della famiglia perfetta. Ti ritrovi con una bella moglie, giovane e squisitamente sottomessa, un figlioletto prodigio che sicuramente diventerà una promessa della musica o dello sport, o magari di entrambe le cose insieme, e poi ... e poi ci sono io. -  Jack sospirò profondamente. Potevo quasi percepire l'ira che si faceva strada nel suo petto mentre provava a procedere con calma per le strade poco trafficate della città. - Stai rimpiangendo di non avermi lasciato a casa, eh? Eppure ogni vittoria comporta dei sacrifici. Credi di aver vinto e invece ti ritrovi in un incubo, bloccato con me su quest'auto, costretto ad essere carino con il figlio della donna che hai sposato soltanto perché è quello che la società si aspetta che tu faccia. Perché non ti liberi di questa maschera, Jack? -

THOSE BAD ANGELSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora