" L'amore è come l'alcol, più si è impotenti e sbronzi e più ci si crede forti e scaltri, e sicuri dei propri diritti."
Louis-Ferdinand Céline
MICAH
- Hai detto che verrà una tua amica? - mia madre sgranò gli occhi, mi fissava come inebedita.
- E' così difficile credere che qualcuno voglia trascorrere un pomeriggio con me? - le risposi, acido. Che palle, era già abbastanza schifoso dover dividere la compagnia di Liv con mia madre e Jack, figurarsi il terzo grado poi.
- No! Ma certo che no, caro. Dio, devo subito preparare qualcosa da offrirle per merenda! Avresti dovuto dirmelo stamani! -
- Mamma, stai calma. Dobbiamo solo studiare. - mi portai le mani ai capelli e tornai al mio discorso di gruppo nella chat scolastica. Avevo trovato due tipi simpatici, così avevo creato una chat per noi tre, ultimamente parlavamo parecchio, ma nessuno di noi sembrava pronto a svelare la propria identità, non ancora almeno. Lasciai scorrere lo sguardo lungo i nickname dei nuovi arrivati, gente idiota con nomi stupidi e avatar indecenti, la maggior parte di questi.
Eccetto uno. Un certo Mr.Nobody. Lessi il suo primo e unico stato.
"Non si ama sé stessi. Si difende la propria identità. E talvolta contro sé stessi."
Un tipo con una qualche crisi di identità! Interessante, sembrava proprio fare a caso nostro. La nostra compagnia era composta da un morto che camminava, poi c'era quello con due volti diversi, lo psicopatico pronto a mietere vittime, vale a dire il sottoscritto, e infine il tipo dalle crisi di personalità. Andava benissimo. Decisi di aggiungerlo al nostro gruppetto.
Poi misi le cuffie e la voce preoccupata di mia madre non divenne che un lontano e indistinguibile mormorio di sottofondo.
TheReaper: Ehi, allora? Che dicevamo?
TwoFaced: Dov'eri finito, Mietitore? E chi sarebbe questo Mr.Nobody che hai aggiunto?
TheReaper: Aspetto visite, mi stavo dando una sistemata. Tra poco dovrò lasciarvi, bambini miei. Mr. Nobody va studiato, non credete?
TheWalkinDead: Esci con una ragazza, TheReaper?
TwoFaced: Il nostro Mietitore che miete cuori e non teste! Uhhh!
TheReaper: E che ragazza! E tu, Morto che cammina, hai qualcuno?
- Cosa piace alla tua amica? - lessi il labiale di mia madre, adesso seduta davanti a me. Tolsi le cuffie.
- Sto preparando la torta ai mirtilli, ma poi mi sono chiesta ... forse non le piacciono i mirtilli! Posso fare dei muffin al cioccolato ... - bla, bla bla. Misi di nuovo le cuffie e tornai ai miei ragazzi.
TheWalkinDead: Hai mai visto un condannato a morte con una ragazza, per caso?
Sorrisi e presi a scrivere.
TheReaper: Potresti essere il primo, amico.
TwoFaced: Stai per morire? C'è un nostro compagno di scuola che sta per morire, eh ... chi sei?
TheWalkinDead: Fai troppe domande per i miei gusti, Doppiafaccia.
TheReaper: Concordo! E non ti sbottoni mai quand'è il tuo turno di rivelarti, soprattutto!
TwoFaced: E' una chat che va con i nickname, lo scopo di tutto questo è proprio quello di poter dire qualsiasi cosa pur continuando a mantenere l'anonimato.
TheReaper: Beh, eppure tu mi ricordi qualcuno ...
Scossi la testa piano e guardai fuori dalla finestra, in tralice. C'era un modo per scoprire l'identità dei miei amici di chat prima che loro potessero arrivare a me. Bastava soltanto prestare la massima attenzione a qualsiasi parola scritta. E quel tipo mi ricordava maledettamente il mio vicino.
TwoFaced: Devo andare adesso.
TheReaper: Devi andare a studiare, TwoFaced?
Sghignazzai. Questo non voleva dire nulla, in fin dei conti Ezra non era l'unico ragazzo che trascorreva il sabato pomeriggio sui libri, anche se ...
MrNobody: Ehi! Devo ancora capire come funziona questa chat.
TheWalkinDead: Ecco MrNobody allora! TheReaper ti crede interessante.
MrNobody: Si sbaglia di grosso.
TheReaper: Non sarebbe la prima volta, lo ammetto! :D
TwoFaced: Cosa ci dici di te, MrNobody? Chi sei?
MrNobody: Se lo sapessi non avrei problemi, non ti pare? Sto attraversando un periodo confuso ... tu hai due facce, me ne presteresti una?
TwoFaced: Rimpiangeresti soltanto di avermelo chiesto. ;)
TheWalkinDead: Siamo tutti belli che incasinati qui dentro, amico. Non ti conviene chiedere niente a nessuno.
TheReaper: Te la do io una testa se proprio ti serve. ;)
Poi vidi mia madre piombare in salotto, sembrava su di giri. Mi tolsi le cuffie.
- Hanno suonato!E' la tua amica! Vai subito ad aprire! -
- Perché non la fai salire in camera mia? Io sto arrivando. - biascicai.
- In camera? Bel tentativo, Micah ... peccato che non abbia funzionato. -
Fanculo. Sospirai. - Falla entrare e basta allora, visto che a quanto pare questa famiglia si è appena tramutata in quella di Settimo Cielo. Aspetto con ansia le delucidazioni di Reverendo Jack riguardo il sesso protetto.
- Micah! - mia madre era scandalizzata.
TheReaper: Ragazzi, vi lascio! E' arrivata la dolce pulzella.
TheWalkinDead: Buon divertimento, amico!
TwoFaced: Ci si becca in questi giorni!
MrNobody: Io vado a prepararmi per il lavoro. A presto!
Chiusi la chat e spensi il computer. Continuavo a pensare a quei ragazzi ... li sentivo così simili a me, in qualche modo. Ezra lo era, l'avevo capito quasi subito, sapevo che doveva trattarsi di lui. Quante altre persone esistevano a Woodland così simili al sottoscritto? Sentivo la rabbia nelle sue parole, potevo quasi percepire la sua voglia di ribellione, la violenza che tratteneva a stento ... e soprattutto il suo avatar era un lupo feroce.
"Sono un lupo ... e li azzannerò tutti al collo!"
Le sue parole mi tornarono in mente, facendomi ridere. E lui? Era già arrivato a me? Conoscendolo non ci avrebbe messo troppo. Anzi, fu quello il momento in cui capii che ero stato quasi beccato. Liv entrò in salotto, fece per dirmi qualcosa, ma io la oltrepassai di corsa, diretto alla porta. Mi affacciai e puntai lo sguardo proprio sulla villetta di Ezra. Lui era alla finestra, un sorrisino pieno di segreti sulle labbra e la mano alzata, a mo' di saluto.
Lo guardai e sorrisi di rimando, poi mi chiusi la porta alle spalle. Con più domande di prima. Aveva visto Liv entrare? Che avesse capito tutto? Non lo sapevo.
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THOSE BAD ANGELS
General FictionLontano dalle luci e dal chiasso della città più bella e trasgressiva della California, Los Angeles, sorge Woodland Hills. In questa cittadina, tra la monotonia della routine quotidiana e qualche avvenimento non degno di nota, quattro ragazzi sono i...