"Oh! che rete aggrovigliata tessiamo,Quando iniziamo a praticare l'inganno!" Sir Walter Scott
MICAH
Me ne stavo sdraiato sul davanzale della finestra che dava dritta sulla strada principale del quartiere. Un sole ormai morente lanciava i suoi ultimi raggi sulla piccola folla di gente riunita nella piazzetta di fronte. Era un corteo funebre, uno spettacolo che catturò la mia attenzione e che stavo seguendo ormai da qualche minuto.
- Pensi mai alla morte tu? –
Ezra smise di fare ciò che stava facendo, sentii i suoi passi fermarsi a qualche metro da me, dovevo averlo colto di sorpresa con quella domanda
- Beh, suppongo che dovrei iniziare a farlo, perché comunque? –
- Stavo soltanto accarezzando l'idea di volare giù dal quarto piano. - risi nel notare l'espressione di puro smarrimento sul volto di Ezra, per un attimo mi aveva preso sul serio. Era straordinario constatare quanto lui e gli altri ragazzi mi ritenessero capace praticamente di qualsiasi cosa ormai.
- Beh, un funerale ... credo che non mi farebbe schifo. - ammisi qualche istante dopo.
- Dopo quello che faremo? Dopo aver sterminato i figli prodigio di Woodland? Non ti aspetterai davvero un funerale, Micah ... –
Ezra scosse la testa, poi si adagiò piano accanto a me, lasciando penzolare le gambe oltre la finestra. Era strano, avevamo praticamente organizzato tutto, eccetto qualche piccolo particolare, eppure non avevamo ancora considerato il modo in cui la gente avrebbe deciso di non celebrarci.
- Non ci sarà neppure una fottuta bara per gente del nostro calibro, scommetto che ci getteranno in una fossa comune, ad ogni modo ... che senso avrebbe? Non è una tomba che farà la differenza, rimarremo comunque nella storia. –
Ezra sorrise, poi allungò una mano a coprire il sole rosso, pronto a cedere il suo posto ad una piccola mezzaluna pallida e ancora lontana.
- Beh, ho deciso che la voglio. - dissi serio, incrociando lo sguardo confuso del mio amico. - Fanculo Woodland, fanculo questa gente di merda, non saranno loro a impedirmi di avere una sepoltura come si deve. Non ci serve un cimitero, né una cerimonia pomposa con fiori e classi di studenti riversate sul prato a far finta di compiangerci. –
- Perché quanti studenti pensi che resteranno in vita dopo il nostro blitz a scuola? – mi chiese quello adesso divertito. Mi ritrovai a ridere anch'io.
- Io voglio soltanto lasciare qualcosa di tangibile ...
- Il massacro non ti sembra abbastanza tangibile? –
Ezra scosse la testa, confuso. Lasciai perdere quella domanda e continuai.
- Voglio un funerale prima della fine, voglio una radura soleggiata e nascosta, un luogo pieno di bei ricordi e pace, e lì che erigerò la mia tomba, Ezra, dove nessuno di loro potrà trovarla. - indicai i passanti in strada, ma con quel gesto volevo racchiudere tutta l'umanità.
- Un funerale prima della fine dici ... -
- Tu, Dimitrij ed io. - gli assicurai, sorridendo appena. - è un bel modo per andarsene, no? –
Poi il sole scomparve del tutto, lasciandoci nella più totale ombra, fu un cambiamento repentino, mi ritrovai a fissare il cielo come in attesa di una catastrofe imminente.
- Innumerevoli erano quegli angeli cattivi, che si libravano sulle loro ali, ricoprendo la volta celeste ... - mi ritrovai a citare Milton, ammaliato da quello spettacolo – sono sempre stato un angelo ribelle, adesso me ne rendo conto. Mi è venuto in mente un momento della mia infanzia ... ero ancora in Francia, non potevo avere più di cinque o sei anni, ricordo che c'era questa maestra, la signorina Joline di religione ... sembrava avermi preso in simpatia, ci puoi credere? - Ezra rise appena – un giorno me ne stavo in disparte come al solito, nessuno dei bambini voleva giocare con me dopo quello che era successo a mio padre. Così la donna si avvicinò a me e mi disse di non badare a loro, non ero un mostro, e come prova di ciò che stava dicendo mi spiegò il significato del mio nome. Pare sia di origine ebraica e significherebbe "Dono di Dio". - se allora ne rimasi stupito adesso capivo l'ironia del caso. Mi ritrovai a ridere, portandomi una mano al viso – ti rendi conto? Dono di Dio! -
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THOSE BAD ANGELS
General FictionLontano dalle luci e dal chiasso della città più bella e trasgressiva della California, Los Angeles, sorge Woodland Hills. In questa cittadina, tra la monotonia della routine quotidiana e qualche avvenimento non degno di nota, quattro ragazzi sono i...