Capitolo 81

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"Dies irae, dies illa,                         "Giorno d'ira, quel giorno
Solvet saeclum in favilla              distruggerà il mondo in faville,
Teste David cum Sibylla.             com'è attestato da Davide e dalla Sibilla.
Quantus tremor est futurus,
Quando Judex est venturus,     Quanto grande sarà il terrore
Cuncta stricte discussurus!"     quando verrà il giudice
                                                              a valutare ogni cosa severamente."

MOZART - DIES IRAE

ZIEG

Il cortile si stava ormai svuotando a mano a mano che l'ora tanto attesa e allo stesso tempo temuta si avvicinava. I miei occhi passavano in rassegna i gruppi di ragazzi intenti a parlottare nervosamente in vista degli esami che avrebbero decretato il successo o meno del loro futuro.

Anch'io avrei potuto trovarmi tra quelli ... sarei stato di certo lo studente più ansioso e preoccupato della scuola se la mia esistenza non avesse preso, ad un tratto, una piega del tutto inaspettata.

- Ehi ... Zieg? -

La voce di Micah mi riportò alla realtà che in quel momento consisteva al nostro gruppo, fermo nel parcheggio, come un branco di lupi in attesa di una preda che sarebbe di certo passata lì davanti prima o poi.

- Cosa stavate dicendo? -

- Ti ho chiesto se hai fatto ciò che dovevi ... - lo sguardo di Micah era attento, lui non si sarebbe perso nei suoi pensieri neppure per un attimo. Da troppo tempo attendeva quel momento.

- Sì, Liv è sistemata. - risposi senza un tono preciso. Avevo mandato a puttane la mia intera esistenza, stavo per commettere l'azione più spregevole che un essere umano avesse potuto perpetrare ai danni di un altro, quindi i sensi di colpa erano stati messi a tacere ben benino.

- Perfetto ... non manca poi molto, dovremmo cominciare ad andare alla macchina ... - gli occhi di Ezra zigzagavano da un lato all'altro del parcheggio, la sua voce era carica di eccitazione e, sotto, qualcosa di più celato, simile alla tristezza.

Perché lo stavano facendo? Perché avevano deciso di morire quando entrambi potevano condividere la loro esistenza l'uno accanto all'altro per sempre? Questo era soltanto uno degli innumerevoli misteri che circondavano i miei due amici, nessuno avrebbe davvero potuto concepire ciò che erano e, ancora di più, ciò che pensavano.

- Dovremmo entrare insieme ... prima di dividerci e ... - le parole morirono così, Dimitrij fece un profondo respiro e quella sua espressione mi distrusse ancora una volta.

Sarebbe stato l'addio più duro quello, l'addio di due amici che avevano condiviso gioie e dolori, segreti e progetti ... l'amico di una vita, il bambino che mi aveva aiutato ad uscire dal mio guscio di solitudine. Era arrivato il momento di dirci addio ...

- Il cortile si sta svuotando. Dim, va a prendere i borsoni con gli ordigni, Ezra ed io ci occuperemo delle armi ... ci ritroviamo qui tra cinque minuti. - poi Micah ed Ezra si allontanarono, diretti dall'altra parte del parcheggio.

- E' così è davvero la fine ... - mi ritrovai a seguire Dimitrij, ma la strada fu breve e nessuno di noi due aveva la forza di parlare, ci limitammo a fissarci per un lungo istante. Il borsone con i due ordigni ci divideva, pensare che non avremmo più trascorso un'altra giornata insieme mi fece sussultare, costringendomi ad allontanare lo sguardo da lui.

- Zieg ... - la mia attenzione venne rivolta altrove, mi voltai verso quella voce nota, troppo somigliante a quella di Syd perché non mi facesse male ascoltarla.

Ryan camminava a passo svelto verso di me, aveva le guance arrossate, l'unico colore vivido su quel viso adesso scarno, spigoloso in ogni punto.

- Ryan ... -

THOSE BAD ANGELSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora