Parte 52

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Girando i canali trovai milioni di storie e immagini.

Nessuna attirava la mia attenzione, fino ad un canale che mostrava un documentario.

Narrava la storia del Regno di Apollonia.

Costruito sulle ceneri di una grande guerra batteriologica, trovava nel generale Alexis Massena il suo fondatore e leader carismatico.

Alla sua morte venne designato un re, affiancato dal governo.

Fino ad arrivare alla nomina di un altro generale Cornelio Augusto che, in carica ancora oggi, si trova al terzo mandato.

Detiene il record per il maggior numero di giorni a capo del governo.

Questo è l'ultimo ricordo che ho del documentario perché, dopo mi addormentai.

La mattina successiva venni svegliato da Beatrice che si stava preparando la colazione.

Avevo dormito sulla sedia con la testa appoggiata al tavolo, inutile dire che avevo un forte dolore al collo.

- Non volevo svegliarti. –

- Figurati e poi mi dovevo svegliare altrimenti farò tardi al corso di reinserimento.

Sai, ieri ho visto un documentario sul Regno di Apollonia. – sperando che mi potesse dare ulteriori informazioni.

Non rimasi deluso.

- Scommetto che hanno detto che il generale Massena è un eroe. – con aria sarcastica.

- Perché non è la verità? –

- La verità ha varie facce, dipende quale vuoi mostrare. –

- Tu quale mostreresti? – molto incuriosito.

- Ti avranno detto che il nostro Regno si è formato dopo una grande guerra batteriologica. –

- Sì e allora? –

- Spesso viene tralasciato che fu lui a usare armi di distruzione di massa. Quale eroe sceglie la morte di ogni essere come soluzione finale? –

Non male come storia, ma non avevo tempo. Avevo il corso che mi stava aspettando.

Beatrice mi offrì un passaggio che accettai volentieri.

Cresceva sempre più dentro di me, il pensiero su quale fosse il motivo per cui volesse aiutarmi e perché fosse interessata al Gabbio.

L'indirizzo della scuola mi era stato scritto su un pezzo di carta.

In pochi minuti eravamo arrivati, dopo avermi salutato e augurato buona fortuna, andò al giornale per cui scriveva.

Appena entrato, chiesi informazioni dove si svolgesse il mio corso perché

l'edificio era molto grande.

Mi fu dato il numero dell'aula: la numero 22.

Appena saputo come raggiungerla, mi affrettai perché non volevo fare tardi. Dopo qualche minuto e qualche gradino percorso, eccomi di fronte alla porta dell'aula.

Era chiusa, pensai che fossi arrivato in ritardo e che avessero iniziato senza di me.

Bussai due volte fino a sentire una voce famigliare che mi invitava ad entrare. Aperta la porta, ad accogliermi trovai Albert.

- Ciao, pensavo che non venissi più. – esordì lui.

- Perché non dovevo venire? – risposi con sarcasmo.

Poi guardai il resto della stanza, non c'era niente. Qualcosa non tornava.

- Dove sono tutti? – chiesi, cominciando ad essere spaventato.

- C'è stato un cambio di programma, ci sei solo tu. –

- In che senso? – sempre più spaventato.

- Calmati, visto che siamo solo io e te, ti va se andiamo a parlare in un bar? –

con aria calma e rassicurante.

Accettai e proposi il bar in cui avevo incontrato la guida turistica.

Una volta lì.

- Cosa vuoi da bere? – chiese per aprire il discorso.

- Un caffè va più che bene. –

Fatta l'ordinazione, subito fummo serviti.

Presi il bicchiere e in un solo sorso bevvi il mio caffè.

Aveva un sapore strano, ma non ci feci molto caso.

- Allora perché non c'era nessuno al corso? – tornando al motivo per cui eravamo lì.

- Sono cambiati i programmi. – rispose con superficialità.

- E i nuovi piani quali sono? – ansioso di sapere il mio futuro.

- Aspetta qualche secondo e tutto ti sarà chiaro. – senza incontrare il mio sguardo.

A questa risposta non ero preparato.

Poco dopo, incominciai a sbadigliare.

Facevo anche fatica a tenere gli occhi aperti, resistetti ancora qualche attimo, prima di cadere in un sonno profondo.


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