Parte 89

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Il maestro fece radunare tutti in piazza per comunicare la notizia.

Appena narrò la mia storia e cosa gli stessi chiedendo ci fu un brusio e subito dopo dei forti mugugni.

Questi segnali di lamentela e incredulità non durarono molto. Il merito, ovviamente, fu del maestro.

Il suo popolo credeva talmente tanto in lui che bastarono le sue rassicurazioni a tranquillizzare tutti.

Non gli aveva ancora comunicato, però, l'unico modo di lasciare il mondo digitale: la morte. Qui sì che la fiducia nel loro maestro per accettare un simile salto nel vuoto, avrebbe dovuto essere immensa e senza confine.

Come credere che una volta morti, ci si risveglierebbe in un altro mondo? Per convincere la sua gente, il maestro fece un gran uso della semantica.

É incredibile come una stessa cosa, ma detta con sinonimi e con toni diversi,

sembri tutt'altro.

Certamente per quanto fosse stato bravo, non poteva convincere tutti.

Si crearono due frange. Chi credeva nel maestro e chi era scettico.

Per quanto mi riguarda, non giudico negativamente chi si oppose.

Fra un discorso e l'altro era sopraggiunta la notte.

Dato che non c'era tempo da perdere, ci organizzammo in questo modo: la mattina seguente chi era d'accordo si sarebbe "sacrificato", mentre chi era contrario avrebbe continuato a vivere tranquillamente.

Mancava una notte al momento fatidico, chissà se l'oscurità avrebbe convinto gli scettici. In ogni caso per tutte e due le frange sarebbe stata una lunga notte insonne.

Per dormire trovai ospitalità nella casa di Demo che prima di addormentarsi volle confidarmi le sue preoccupazioni.

- Credi davvero che si suicideranno? -

- Non è un vero suicidio. -

- Non fa differenza, il dolore è reale. Trovare il coraggio per un simile gesto è raro. -

- Comincio a pensare che hai ragione. –

- Ho trovato! - esclamai.

- Cosa ti è venuto in mente? –

- Non importa, quello che conta ho la soluzione. Devi farmi un favore. -

- Certo, dimmi pure. -

- Domani mattina, comunica alla gente del villaggio di non fare niente. -

- Come sarebbe? Dopo la fatica per convincerli! -

- Digli di aspettare il mio ritorno. -

- Quindi sparisci un'altra volta? -

- Sì, ma sarà solo per poco tempo. -

Così dicendo, lasciai sia l'abitazione, sia il villaggio.

Poco lontano, mi procurai volontariamente un taglio, piuttosto profondo. Speravo che sarebbe stato notato nel laboratorio.

Ancora una volta, avevo avuto ragione e, vestito come un guardiano, arrivò Albert.

Quando notò che non ero in pericolo, capii che era solo un messaggio.

- Dobbiamo tornare subito indietro! - ordinai.

- Va bene, prendi questo. Ti farà addormentare così il viaggio sarà meno faticoso. -

Ingoiai quel miscuglio e caddi in un sonno profondo.

Quando rinvenni, trovai gli occhi di Albert e quelli di Beatrice che aspettavano di sapere che cosa avessi in mente.

- Allora, perché sei voluto tornare? -

- Ho trovato la soluzione per convincere tutti gli abitanti del Gabbio, senza farli soffrire per una dolorosa morte. -

- E come? - interrogò Albert.

- Avrò bisogno del tuo aiuto e della tua abilità. -

- D'accordo, ma ancora non ti sei spiegato. -

- Dovrai preparare una boccetta di veleno per ogni abitante. Ma, dovrà uccidere, senza dolore. Sei in grado di farlo? -

- Geniale! Mi metto subito al lavoro. -

Si recò immediatamente in una stanza vicina.

- Ma come pensi di portare il veleno nel mondo digitale? -

- Nello stesso mod, in cui vengono portate le scorte di cibo. Insieme agli alimenti lasceremo anche le boccette. Sicuramente la prima ondata finirà nelle mani della tribù di Hermanos che, ignari di cosa si tratti, lo berranno senza problemi. In un secondo momento sarà la volta del villaggio del maestro. -

- Sembra che tu abbia pensato proprio a tutto. -

- No, a tutto no. -

- Che cosa manca? –

- Come vincere la guerra che ci aspetta. -

- A questo non devi pensare. Alexis e la resistenza ci lavorano da tempo, avranno un piano perfetto. -

- Probabilmente sarà così. -

- Perché sei dubbioso? Non ti fidi più di Alexis? -

- Non è che è stato molto sincero con me. -

- Aveva le sue ragioni e poi ha sempre creduto in te. -

- Questo non mi tranquillizza, vorrei conoscere i dettagli del suo piano. –


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