Fu una lunga notte per tutti.
Beatrice doveva decidere se aiutarci o meno. Mentre noi, riflettevamo sul da farsi in caso di risposta negativa.
La luna, con il suo riflesso, illuminava il cielo. Le stelle facevano da contorno a questo spettacolo della natura.
Si racconta che il nostro satellite abbia influenza sulla nostra benamata Terra. Se è vero, io non lo so.
Ma, oltre al punto di vista prettamente scientifico, esiste anche il punto di vista emozionale.
Quest' ultimo, più volubile e soggettivo, ma altrettanto importante, è stato
raccontato da poeti e cantanti.
Così quella notte a farmi compagnia, ci fu la suggestione che quel corpo celeste provocava i me.
Difficile a descrivere a parole: era una sensazione di calma come se volesse dirmi che tutto andrà bene.
Certo che oggi, a distanza di tempo da quel momento, sembra molto irreale e assurdo. Ma, quando ti trovi in una situazione complicata e pericolosa, ti attacchi a tutto pur di trovar conforto da ciò che ti affligge.
Sarà per questo che le decisioni peggiori vengono prese in momenti di difficoltà.
Sotto quel bellissimo cielo, decisi di fare una passeggiata.
I soldati di Ottaviano erano lontani e la polizia, di notte, non controllava un gran che.
Senza una meta, ma portato per inerzia dai miei piedi, arrivai ad un piccolo parco giochi.
A quel' ora, ovviamente, le grida di gioia dei bambini erano lontane.
In una delle panchine, trovai quello che stavo cercando: un posto, perso nella normalità.
Proprio quello che sentivo mi mancasse: la normalità.
Da che ho memoria, la normalità era qualcosa a me sconosciuta.
Come può mancare un qualcosa che non si conosce?
Arduo trovare una risposta, ma forse, la mia non era una mancanza ma, piuttosto, una sana curiosità per una vita tranquilla.
Lì tranquillo, potevo godere un leggero vento notturno.
La strada deserta, a chi gli sarebbe venuto in mente di passeggiare a quel'
ora?
Soltanto chi ha degli affari illeciti, ma questi trovavano il loro habitat naturale nella zona del porto.
Eppure, qualcuno c'era.
In lontananza, si poteva notare una sagoma umanoide.
Sembrava venire nella mia direzione.
Pian piano si andavano delineando i tratti somatici. Il viso mi sembrava famigliare.
Si trattava, di nuovo, di Beatrice.
Ma cosa ci faceva in questa zona?
- Ciao, cosa ci fai qua? - domandai, una volta, abbastanza vicina.
- Cercavo te. -
- beh, mi hai trovato. Che cosa vuoi da me? Hai, forse, deciso di aiutarci? -
- No, veramente no. Ho deciso di non aiutarvi a commettere un crimine. -
- Un crimine a fin di bene. -
- Se sono in carcere, non sono innocenti. Sono criminali. -
- Pensavo che fossi contro la dittatura. -
- È così, ma non per questo voglio liberare delle persone che hanno commesso dei reati. -
- Quando eravamo nella capitale, ci hai nascosto nel tuo appartamento, sapendo che le nostre intenzioni erano le stesse di adesso, cosa è cambiato? -
- Gli ordini. -
- Cosa? Di cosa stai parlando? -
- Mi dispiace, ma mi hanno promesso che non ti faranno del male. -
- Chi? -
Non riuscì neanche a finire la domanda che subito fui accerchiato da un gruppo di soldati, ben armati.
- Alza le mani e non fare sciocchezze! - intimò uno di loro. Obbedì, non avevo molta scelta.
Ammanettato, non c'era più via di scampo.
- Dove sono gli altri? - chiese il soldato, rivolgendosi verso Beatrice.
- Non lo so, probabilmente avranno già lasciato la colonia. -
- Peccato, ma l'importante era lui. -
Aveva mentito, solo qualche ora prima, ci aveva visto tutti insieme. Questo, un po' mi risollevò il morale, potevo accettare di essere stato catturato. Ma, non avrei mai accettato che, per colpa mia, anche i miei compagni venissero catturati.
Fui buttato dentro un piccolo furgone con i finestrini oscurati.
Un mezzo a motore come quello poteva permetterselo solo l'esercito.
Una volta, dentro le mura carcerarie, fui gettato in una cella.
- Sei fortunato, sia Ottaviano e, sia il generale Cornelio Augusto, ti vogliono vivo. Sinceramente non capisco che cosa vedono in te.
Sei un traditore, dovresti essere giustiziato. -
Così mi ritrovai, di nuovo, in una cella. Questa volta, avevo anche il mio soldato di guardia che mi aveva appena detto tutto il disprezzo che aveva nei miei confronti.
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Il silenzio della libertà
Adventure"Il silenzio della libertà" è un romanzo avvincente che esplora i temi della libertà, del destino e della moralità attraverso la storia di Alexis, un giovane uomo che si trova a sfidare le avversità in un mondo ostile. Ambientato in un villaggio rem...