- Voltiamo pagina, in fondo non sono qui per cambiare il mondo.
I prigionieri del Gabbio, c' è la possibilità che vengano liberati? -
-No, ma capisco che ti preoccupi per loro, ti posso concedere che ognuno avrà un giusto processo e starà rinchiuso il tempo in base al reato commesso. -
- Mi sembra un buon compromesso. -
- Desideravi altro? -
- In realtà sì, volevo comunicarti che accetto il periodo di pausa. -
- Bene, dove andrai? -
- Non penso che ti piacerà la mia risposta. -
- Immagini, nelle colonie lontane. -
- Esatto, voglio vedere la situazione di persona e, se posso, aiutare. É un problema? - domandai, anche se sapevo che la risposta era assolutamente affermativa.
- No, se non fai stupidaggini. -
- Non farò niente che danneggi il governo. -
- Bene, mi voglio fidare. Ma ricorda che già ti ho dato una seconda chance, non ci sarà una terza. -
Mi alzai dalla sedia, ma il generale aveva una cosa ancora per me.
- Prima di partire, prendi questo. -
- Cos' è? -
- È un cellulare di ultima generazione, progettato dal reparto di ricerca e sviluppo dell'esercito. -
- A cosa mi serve? -
- Forse a te niente, ma se ho bisogno di te, ti devo poter raggiungere in qualsiasi posto. -
Questo fu ultima volta che incontrai il generale, prima dalla mia partenza per le colonie.
Mi venne organizzato un volo di Stato con tanto d' itinerario preparato.
Decisi di non tornare a Feltria, volevo dare la precedenza alle colonie lontane. Il mio tragitto prevedeva di partire l'ultima colonia per ordine di distanza: Volubilis. Da lì, tornare verso la capitale, visitando, nel frattempo, le altre colonie.
Qualche minuto prima della mia partenza, mi venne anche assegnata una
piccola scorta. Non si sapeva come avrebbero reagito i coloni al mio arrivo.
Il mio aereo era servito di ogni tipo di comfort immaginabile.
I tre uomini che dovevano proteggermi, rimasero tutto il tempo seduti in fila, pronti per ogni evenienza.
Nonostante la grande velocità del velivolo, il viaggio durò diverse ore.
Questo perché la distanza da percorrere era molta.
Non sapevo che cosa avrei trovato.
Doveva essere la colonia più povera di tutte.
Un misto di povertà e delinquenza, i cui beni servivano per pagare la capitale.
- Arrivo previsto fra due minuti. - sentenziò, una voce torbida.
Non vi era pilota, ma era tutto controllato da un computer situato in un laboratorio della capitale.
In quella stanza, passavano milioni e milioni di informazioni al secondo. Tutto quello che succedeva, era sotto l'occhio del governo.
Non esisteva privacy, tutto era sorvegliato da qualche stringa di codice.
Se fosse successo qualcosa che andava contro il volere dello Stato, sarebbe intervenuto l'esercito. In base a quello che era stato commesso, vi erano le punizioni. Queste potevano variare, da qualche frustata fino alla morte, passando per la prigione.
Difficilmente vi era un processo e, la scelta della punizione, veniva presa dal soldato sul posto. Un brutto sguardo, o semplicemente una giornata storta, era motivo di morte.
- Prepararsi all' atterraggio. - ordinò, la stessa voce torbida di prima. Allacciai le cinture di sicurezza e aspettai che il computer facesse il suo compito.
L' impatto fu talmente dolce che non mi accorsi di niente.
- Siete arrivati a destinazione. - fu così che capii, che aeravamo atterrati. La mia scorta mi precedette.
- Tutto tranquillo, venga pure. -
Scesi dal portellone, e quello, che vidi mi lasciò di stucco.
Ad accogliermi il governatore della colonia, circondato, da un bel gruppo di coloni.
Tutti sorridenti e festosi per la mia visita.
- Benvenuto! - esclamò
- Grazie, mi fa molto piacere essere qui. -
- Venga da questa parte, ho fatto preparare una macchina che la porterà all'
albergo. Più tardi, le farò fare un tour per la nostra colonia, certo non sarà come la capitale, ma vedrà che saprà sorprenderla. -
Mi aveva già sorpreso, non sembrava tanto povera come mi era stata descritta.
La macchina era un modello abbastanza obsoleto, ma tenuta bene e perfettamente funzionante.
Anche l'albergo non era male, anche questo non di recente costruzione, ma
restaurato il meglio possibile.
Se questi erano i presupposti, forse, il governo del generale non era apprezzato abbastanza.
STAI LEGGENDO
Il silenzio della libertà
Aventure"Il silenzio della libertà" è un romanzo avvincente che esplora i temi della libertà, del destino e della moralità attraverso la storia di Alexis, un giovane uomo che si trova a sfidare le avversità in un mondo ostile. Ambientato in un villaggio rem...