Dovevo solo aspettare, se Albert aveva il suo bel da fare nel risvegliare l'intera tribù di Hermanos, io non essendo uno scienziato non potevo aiutarlo.
Gli sarei stato solo d' intralcio, meglio mettersi in disparte e aspettare una
comunicazione di Beatrice.
Seduto ad una scrivania, iniziai a battere le dita. Un modo, come un altro, per stemperare la tensione di quei momenti.
Dalla porta che portava alla stanza dei trasferimenti, entrò Hermanos.
Essendo stato il primo a bere il veleno, era stato il primo a risvegliarsi.
- Mi ricordo di te! Sei il cocco dei guardiani! - in tono molto minaccioso.
- Calmati e ascoltami. Ti spiegherò tutto, appena si saranno svegliati anche gli altri. Per ora, ti basti sapere che sei stato in uno mondo immaginario. Ti hanno fatto vivere in un luogo digitale, ma io ti ho tirato fuori. -
- Perché mi avresti aiutato? -
- Perché, come me, avrai voglia di vendicarti. -
Lentamente, arrivarono tutti i membri della tribù.
Nella stanza, sempre più affollata, raccontai di come erano stati mandati in esilio al Gabbio, di come il governo opprimeva la gente e del nostro piano di libertà.
Man mano che narravo, potevo cogliere nei loro occhi voglia di rivalsa.
Un riscatto per quello subito e per quello che avevamo commesso.
Perché non va dimenticato, tutti avevano commesso reati. Ma dato che una seconda chance va data a chiunque, credevo in loro e in quello che avrebbero potuto offrire alla povera gente delle colonie.
Alla fine delle mie spiegazioni, incrociarono gli occhi uno con l'altro, poi
prese la parola il loro leader Hermanos.
- Se quello che ci hai raccontato è vero, siamo dalla tua parte. -
- Ti assicuro che è la verità. - risposi immediatamente.
- Faremo ciò che ci chiedi. Ma prenderemo ordini solo da te, ci fidiamo solo di te. -
Avevo, dunque, un'altra grande responsabilità sulle mie spalle.
- Ragazzi, sono arrivata. - annunciò Beatrice.
- Bene, fammi parlare con Demo o con il maestro. –
Passarono alcuni secondi di silenzio, la qualità del segnale era molto bassa.
- Prometeo, sono Demo. Mi riesci a sentire? -
- Demo, ascoltami bene. Tu e il maestro dovete far bere il preparato a tutti i membri del villaggio. -
- Non sarà facile. - sentenziò.
- Lo so, per questo dovrete fare del vostro meglio. - risposi, cercando di motivarli il più possibile.
- Ci riusciremo! Ci sentiamo più avanti. -
Nel frattempo, tornò anche Albert. Per lui si prospettava ulteriore lavoro. Infatti, oltre a dover risvegliare il villaggio della fratellanza, ora doveva sistemare la tribù di Hermanos.
Per fortuna aveva già pensato a tutto.
Era un giorno festivo e il palazzo, che ospitava il laboratorio, era chiuso.
Il piano, dove eravamo, era completamente deserto. C'era solo uno scienziato che doveva tener d' occhio i prigionieri digitali e, secondo voi, chi era stato designato?
Probabilmente avrete indovinato era proprio Albert.
Aveva fatto in modo che potevamo operare in totale tranquillità.
Il laboratorio sorgeva all' interno di un grande grattacielo che il governo fece
costruire come fiore all' occhiello di un intero quartiere di ricerca.
Per ospitare tutti gli abitanti del mondo digitale, occupammo l'intero edificio.
L' imponente struttura, non disponeva di serrature o chiavi, ma era tutto gestito digitalmente. Dato che il nostro scienziato aveva collaborato alla creazione del sistema, riuscì a violarlo senza troppi problemi.
Hermanos e i suoi si disposero nei piani alti, in attesa di ulteriori istruzioni.
Nel mentre, mi preparavo a ricevere la tribù della fratellanza.
- Prometeo! Prometeo! - gridarono dal Gabbio.
- Sono qui, allora com' è andata? -
- La maggior parte ha accettato. Preparate a riceverli! -
- Ok, e gli altri? -
- Ci penserò io! - disse convinto Demo.
Come promesso, poco dopo si risvegliarono molti membri della tribù della fratellanza.
Fra i tanti, non vi erano né Demo né il maestro.
Dopo questa, prima ondata, passarono parecchi minuti di attesa.
D' improvviso, tutti, ma proprio tutti i fratelli della tribù, si risvegliarono nel mondo reale.
Come era stato possibile? I dissidenti erano molto numerosi, avevano, forse,
cambiato idea?
Se fosse stato così, quale fu il motivo che gli fece cambiare idea?
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Il silenzio della libertà
Aventure"Il silenzio della libertà" è un romanzo avvincente che esplora i temi della libertà, del destino e della moralità attraverso la storia di Alexis, un giovane uomo che si trova a sfidare le avversità in un mondo ostile. Ambientato in un villaggio rem...