Mi fu assegnata una stanza del palazzo. A dire il vero, sembrava più un appartamento, viste le sue dimensioni.
Molto tecnologico, ma con un occhio al passato. Statue e quadri, ricordavano ciò che era stato.
Lo sfarzo di quel posto non aveva eguale in tutto il mondo conosciuto.
In fondo parlavamo della residenza del generale, era normale che ogni confort fosse presente.
TOC TOC. Bussavano alla porta.
- Allora, come ti sembra? - esordii Cornelio Augusto.
- Bellissima, è molto più di tutto quello che avessi mai avuto. -
- Ora sei un ufficiale, sarai trattato come tale.
C' è un'altra cosa, seguimi! -
Percorremmo un bel pezzo di casa fino ad una balconata molto grossa.
- Aspetta qui. -
Si affacciò e pronunciò il seguente discorso:
- Mio adorato popolo della capitale e di tutte le colonie, oggi è un grande giorno per tutti noi.
Come vi avranno già anticipato i giornali, sono orgoglioso di comunicarvi la cattura di una ventina di estremisti della resistenza.
Non trovo parole che possano esprimere a pieno, quanto conti per le nostre vite.
Senza i propri terroristi, perché questo sono, la resistenza è debole. Da oggi, le nostre vite saranno più sicure.
La resistenza, ci ha messo alla prova. Ha provato a separarci, ma, nei momenti di difficoltà, il nostro popolo ha saputo compattarsi e ottenere la vittoria! - Grida, cori, incitamenti, furono urlati a squarcia gola.
Il generale alzo il braccio verso l'alto e la platea si racchiuse in un religioso
silenzio.
- Mi piacerebbe prendermi completamente il merito di questa impresa, ma non è così.
Il merito va a tutti i nostri valorosi poliziotti e soldati!
In particolare, più di tutti, c' è un uomo che merita riconoscenza. Visto che credo nella meritocrazia, l'ho nominato mio braccio destro. Ma adesso, basta parole. Vi ho portato l'eroe di tutti noi.
Mostrategli la riconoscenza che merita.
Ecco a voi, Prometeo! -
Indietreggiò qualche passò e mi incoraggiò ad avanzare verso la marea di gente, sotto di noi.
Sentii tremare le mie gambe e ognuno di quei pochi passi furono faticosissimi.
Appena affacciato, vidi una sterminata onda di persone. Non riuscivo a vederne la fine.
Gli stessi cori furono riservati anche a me. Anzi, forse perché ero coinvolto, mi parvero addirittura più forti.
Andarono avanti per svariati minuti fino al congedo da parte del generale.
Ripercorrendo la casa al contrario, mi domandò.
- Hai visto, sei un eroe! -
- È stato fantastico! - Lo era stato davvero, non posso negare che mi avesse davvero fatto sentire orgoglioso.
- Adesso che ne sarà di me? Di cosa mi occuperò? -
- La resistenza avrà bisogno di tempo per riorganizzarsi, prenditi del tempo per te.
Sai, nella capitale ci sono delle donne bellissime.... -
- Grazie, ma veramente l'unica donna che mi viene in mente è Beatrice. Dopo tutta questa storia, siamo partiti in fretta e non lo più vista. Collaborava con voi, dov' è si trova adesso? -
- Ti faccio vedere una cosa. Seguimi! - Mi portò in un archivio.
Dagli scaffali, prese un faldone e me lo porse.
- Guarda. -
Aveva una copertina rossa con una piccola scritta nera che recitava:
"riservato".
Sfogliandolo, notai parecchi articoli di giornale che portavano la firma di
Beatrice e che mettevano in cattiva luce il l'operato del governo.
Non dubitai della veridicità di quei documenti perché, quando la incontrai per la prima volta, era una giovane giornalista in cerca della verità.
- Questo cosa vuol dire? -
- Non potevamo permettere che continuasse, così l'abbiamo ricattata. Se non avesse smesso di pubblicare questi articoli, avremmo preso sua nonna, a cui è molto legata. -
- C' è altro? –
- Sì, sapendo che vi conoscevate, le abbiamo offerto un accordo. -
- Che genere di accordo? -
- Se ci avesse aiutato, portandoci da te, le avremmo offerto una nuova identità per una nuova vita. -
- Lei ha rispettato l'accordo, portandoci da te. -
- Anche noi, abbiamo rispettato l'accordo. Come promesso, le abbiamo
consegnato i falsi documenti e dall' ora non abbiamo più sue notizie. -
- Non sapete dove si trova? -
- No, per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere andata oltre le colonie.
-
Mi ritirai nella mia stanza e mi buttai sul letto.
Volevo, quanto prima, finire quella giornata movimentata.
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Il silenzio della libertà
Pertualangan"Il silenzio della libertà" è un romanzo avvincente che esplora i temi della libertà, del destino e della moralità attraverso la storia di Alexis, un giovane uomo che si trova a sfidare le avversità in un mondo ostile. Ambientato in un villaggio rem...