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Dopo aver fatto una lunga doccia, ed aver ritrovato il mio Nirvana personale, vado a letto e senza nemmeno rendermene conto, mi addormento.

Ad un tratto, vengo svegliata da urla e schiamazzi provenienti dalla strada.
Guardo l'orologio sul comodino:  le tre e venti del mattino.
" No ma siamo seri?! Chi sono gli idioti che si mettono a fare le scimmie urlatrici a quest'ora del mattino?!"
Ecco, secondo voi sono infastidita?
No, certo che no...
Sono letteralmente fuori di me, il che è diverso.
Svegliatemi nel bel mezzo di una delle migliori dormite della mia vita, ed io vi polverozzo.
Personalmente, credo che dormire sia una cosa fondamentale per stare davvero bene con se stessi e gli altri.
Ci avete mai pensato?
Chi non riesce a dormire bene, ha molte più probabilità di diventare un serial killer.
Dico davvero!

Lancio in aria le coperte, infilo i miei adorati calzini di spugna e mi precipito alla finestra.
Quello che vedo, per quanto possa essere possibile, mi fa infuriare ancora di più.
Cris Smith, ubriaco, che gira come un idiota su se stesso, in cerca di qualcosa....
Il suo cervello, probabilmente.
Ma io dico...
Cosa cavolo ci fa da solo ed ubriaco sotto casa mia a quest'ora del mattino?!
" Uffa, ma perché capitano tutte a me?"

Con tutta la pazienza che non ho, mi sporgo dalla finestra chiedendogli in modo gentile e amorevole:
-" Cosa diavolo vuoi da qui sotto a quest'ora Smith? "-
Lo guardo, cercando una sua reazione, ma niente.
A quanto pare, non sembra avermi sentito, perché continua a dire cose senza senso e a girare su se stesso come una trottola.
"Ok, adesso basta!"
Mi rendo conto che di questo passo non andremo da nessuna parte, quindi decido di indossare le prime cose che trovo e scendere a dargli due sberle personalmente.
Non lo avevo mai visto ubriaco fino a questo punto, sì è vero spesso beveva quando usciva con i suoi compari, ma restava comunque sobrio, era un idiota ma sapeva controllarsi, solitamente.

Esco in modalità ninja, per non svegliare i miei raggiungendo velocemente il portone che dà sulla strada.
La prima cosa che mi colpisce nel vedere Cris è il suo volto, è praticamente sconvolto.
Mi avvicino, con cautela e piano piano richiamo la sua attenzione. Lui mi guarda con occhi vuoti, ed io devo ammettere che mi sento per un attimo persa, vorrei capire cosa succede ma di certo lui non mi aiuta perché continua a dire cose senza senso.
Faccio un respiro profondo e provo a concentrarmi su ciò che dice:
-" È finita, è finita, perso, non è possibile, dove...,
oh Cristo, come diavolo ho fatto?
Voglio morire...  "-
"Morire?
Ma che cosa sta dicendo?
Ok Grace, è chiaro oramai che il tipo qui, è bello che andato, quindi dovrai essere tu, a prendere in mano la situazione"

Dopo un'auto-seduta di yoga accelerata, mi faccio forza e decido di comportarmi come se davanti a me, avessi un bambino di tre anni fuori controllo.
Gli prendo il viso tra le mani per canalizzare la sua attenzione solo su di me e con tono chiaro e deciso gli chiedo:
-" Cosa c'è che non va Cris?
Cosa hai perso? "- continua a guardarmi e dopo un po di incertezza si decide a rospondermi:
-" Le chiavi di casa mia Grace, me le hanno fottute e adesso mi ammazzo se non le trovo, non posso neanche rientrare a casa, per non parlare della crisi isterica che avrà quella matta della moglie di mio madre!"-
-" La moglie di tuo padre?
Tua madre vorrai dire..."- gli chiedo perplerplessa.
-" Si vabbe è uguale..."-
Noto quasi un velo di tristezza nella sua voce, che quasi si spezza :
-" Come sei arrivato qui?
Dove sono i tuoi amici?"- si guarda intorno spaesato, no decisamente questo non è Cris:
-" Non lo so mi sembra che mi hanno lasciato all'angolo della strada "-
"Ma davvero? Che razza di vermi!"
Mi guardo intorno, ma a parte me e lui non vedo nessuno.
Penso a quello che farebbe mia madre in questa situazione, troverebbe una soluzione pratica andando alla base del problema, semplice.
Ok, ci sono, prima troviamo queste benedette chiavi, prima potrò tornarmene a dormire.
Vedere Cris in questo stato, è davvero strano per me, questo suo lato debole, fragile...
Mi fa sentire irrequieta ecco, ed io odio essere fragile quando si tratta di lui.
Lo odio davvero.

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora