Ho passato tutto il giorno, a pensare a quello che potrebbe dirmi Lucas.
Roxy mi ha giurato che lei è mia madre non c'entrano nulla, quindi suppongo di dovergli credere, ma il punto adesso è...
Se loro non c'entrano nulla con questa storia... qual'è la questione tanto importante, di cui vuole parlarmi Lucas?
Sono nervosa, non avevo un appuntamento con lui da...neanche ricordo quando.-" Grace!"- lo vedo scendere dall'auto per venirmi incontro.
-" Ciao, scusami se ti ho fatto aspettare."- mi dice con uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
-" Ma no tranquillo, anch'io ho appena finito in libreria.."-
-" Fantastico, sei tornata a lavoro!"- lo sguardo gioviale che mi rivolge, mi fa subito sorridere.
" Oh Lucas, come ho fatto per tutto questo tempo, a stare senza di te..."
Vedete, ho sempre pensato che Lucas avesse un dono, un qualcosa di innato che ho visto solo in lui: sa guardarti dentro, senza essere mai invadente.
-" Già, proprio così è pensa, che ho già litigato con un cliente."-
-" Wow davvero?! Allora devi proprio raccontarmelo!"-
-" Non prima di aver messo qualcosa nello stomaco, però...
Sto morendo di fame!"- gli dico, dirigendomi verso la sua auto.
-" Italiano o cinese?"- mi chiede con un velo di preoccupazione sul volto.
Sorrido fra me e me.
Poverino, l'ultima volta che gli ho chiesto di mangiare cinese ha passato i due giorni successivi a vomitare.
-Mmmh vediamo....che ne dici di un bell'italiano per stavolta?!"-
Mi guarda sorridendo, mentre nei suoi occhi, vedo riaccendersi la felicità.
-" Ah questa è musica per le mie orecchie..."-
-" Ma come, vorresti dire che il cinese non sarebbe stato apprezzato quanto l'italiano?"-
Gli chiedo con sorrisetto malizioso.
" Ah, adoro prenderlo in giro."
-" No no, anzi..."-
-" Ok allora ho cambiato idea..."-
-" No!"- si inginocchia davanti a me, implorante.
-" Ti prego Grace, tutto, tranne il sushi!"- sorrido divertita, facendogli cenno di rialzarsi.
-" E sia...ma ti avverto giovanotto, dopo la pizza dovrai comprarmi il gelato più grande della città!"-
-"Due palline?"-
" Che tirchio!"
-" Quattro!"-
-" Ok ok, facciamo una via di mezzo...tre."-
-" Affare fatto!"- sigilliamo il nostro accordo con un'energica stretta di mano, anche se poi, in seguito, l'avrei avuta vinta io.-" Un porta intenso..."-
-" Che c'è, è un regalo!"-
-" Da parte di chi, un prete?
Chi diavolo regala porta incensi al giorno d'oggi, per di più ad un uomo?"-
-"Mia cugina Rikky, era nella sua fase yoga in quel periodo, ricordo che quel natale,ricevettero quasi tutti un porta incenso, tranne mia nonna, lei ricevette un tappetino da ginnastica."-
-" Davvero? E cosa ci fece alla fine?"-
-" Penso che lo abbia messo in garage, dato che non piaceva neanche al gatto."- rido di gusto, mentre ripongo il porta incenso della cugina Rikky, in uno degli scatoloni.
Proprio così, dopo aver passato la serata più divertente della mia vita a mangiare pizza e gelato, non me la sono sentita di dire di no, quando Lucas mi ha chiesto di aiutarlo a sgomberare il suo ufficio, o meglio, ex ufficio.
Mi ha detto che era grande e che non avrebbe fatto in tempo a sgomberare il tutto prima di dopodomani, ma non immaginavo contenesse così tanta roba!
-" Davvero Grace, non finirò mai di ringraziarti, sono imbarazzato per averti chiesto una cosa simile dopo la serata passata insieme ma...non avevo nessun altro a cui chiederlo."-
Lo guardo negli occhi e il ricordo delle rose bianche che puntualmente, porta sulla tomba di sua madre, mi stringe il cuore.
" È vero, Lucas non ha più nessuno qui a Los Angeles, i suoi parenti sono lontani e dopo la morte di sua madre...ha dovuto imparare a fare affidamento solo sulle sue forze."
-" Tranquillo, a me non dispiace.
Mi fa piacere che tu abbia chiesto il mio aiuto, mi fa sentire utile.
E poi...non ero mai stata in un ufficio di notte!"-
Mi guarda con i suoi grandi occhi verdi, abbozzando ad un sorriso:
-"Davvero? Allora è un bene che ci sia io qui con te..."-
-" Perché?"-
-" Perché ultimamente girano voci strane da queste parti..."-
Sento un brivido corrermi lungo la schiena:
-" Che ...che genere di voci?"- gli chiedo con esitazione.
-" Oh Beh... nulla nulla e meglio lasciare stare..."-
-" Ma come, cosa significa "lasciamo stare"?
Tu adesso mi dici tutto!"-
Mi guarda con un'espressione grave, nascosto nella penombra della sera.
-" Se proprio insisti...ma io ti ho avvertita!"-
-" Ti ascolto.."-dico con un filo di voce.
-" Vedi, si dice che la notte qui, succedano avvenimenti strani."-
Ingoio a fatica:
-" Avvenimenti....strani?"-
-"Ma sì, sai tutte quelle cose che hanno a che fare con il paranormale?"-
" Ok, credo di cominciare a stare poco bene..."
-" E tu che ne sai scusa?"-
-" Io ho visto Gracy..."-
-" Visto? Visto cosa?"- sussurro praticamente terrorizzata.
-" Tutto... Hanno dovuto assumere sei nuovi agenti per la vigilanza quest'anno è sai perché?"-
-" No, non lo so se non me lo dici.."-
-" Passavano la notte chiusi qui dentro, ed il giorno dopo, andavano a raccontare in giro di strane presenze.
Dicevano di sentire delle voci, oggetti che si muovevano... Molte volte hanno anche visto delle sagome nere riflesse in alcuni specchi, loro credevano fossero dei ladri, ma ogni volta che si volavano, non vedevano nessuno."-
-" Sei-sei sicuro di quello che dici?"-
"Ok, diciamo pure che me la sto facendo sotto!"-
-" Oh si, dopo i primi avvistamenti, la nostra azienda decise di installare delle telecamere ad infrarossi, ed è lì, che tutto fu chiaro.."-
-" In che senso?"-
-" Ci sono strane presenze qui Grace, spiriti che non hanno mai trovato pace.
Ogni notte, le telecamere registrano tutto ed ogni mattina, i video vengono fatti sparire, per evitare allarmismi.
Ti immagini lo scandalo?"-
Lo guardo con aria terrorizzata, avvicinandomi sempre di più a lui, fino a non essergli attaccata.
-" Io... voglio andare via di qui Lucas, non mi piace questo posto..."-Tutto d'un tratto, sento il suo petto tremare, per poi udire una risata fragorosa.
-" Oddio Grace, certo che tu sei proprio una credulona eh?!
Non c'è nessun fantasma qui, mi sono inventato tutto!"-
Lo guardo a bocca aperta:
-" Brutto bugiardo che non sei altro!"-
Continua a ridere come un pazzo, finendo poi per far sorridere anche me.
-" Questa me la paghi!"- gli dico con tono di rimprovero.
-" Pietà vostro onore, volevo solo distrarre dai suoi problemi, una mia cara amica nei guai."-
-" E ti pare questo il modo di farlo? Non poteva essere una storia sugli unicorni?"-
-" Beh però ha funzionato!"-
Continua a sorridermi, contagiandomi con il suo buonumore.
-" È vero, ha funzionato..."- ammetto ad alta voce.Vedo il suo sguardo farsi improvvisamente serio:
-" Grace, ricordi che nel messaggio di ieri, ti accennai ad una cosa importante che dovevo dirti?"- annuisco con il capo, sedendomi sulla scrivania, accanto a lui.
Ad illuminarci, oltre che la debole luce di una lampada poco lontana, ci sono anche le luci della città e la luna, bella più che mai.
-" Non ci girerò attorno, quindi questo è quanto: voglio che tu venga in Virginia con me e dopo anche a New York, insomma... voglio che tu sia al mio fianco, mente dovrò affrontare le mie nuove responsabilità."-
" È assurdo, non mi bastavano Roxy e mia madre, adesso ci si mette anche lui!"
-" Lucas, io..."-
-" No aspetta, non dirmi subito di no, ascolta prima quello che ho da dire...
Quando mi hanno annunciato la promozione, io ero l'uomo più felice del mondo, ma anche il più spaventato.
Poi ti ho incontrato, ed è successo quello che è successo, così ho cominciato ad odiare ancora di più l'uomo che ti ha portata via da me, perché ti aveva ferita, ti aveva fatto quello che io non ti avrei mai fatto.
Ho pensato e ripensato a tutte le alternative possibili, affinché tu, potessi stare meglio quando poi, ha preso forma l'idea di portarti con me.
Lo so che è assurdo, insomma, io e te insieme, ma...
Grace tu mi renderesti davvero felice, saresti la mia famiglia lì a Richmond, ed io sarei la tua, inoltre quando sarò lì avrò anche bisogno di un assistente e tu saresti perfetta.
Non ti sto chiedendo di rinunciare alla tua vita qui a Los Angeles, ti sto solo offrendo una via di fuga... un'alternativa al dolore che continuerai inevitabilmente a provare, se resti qui, così vicina a lui...
Io parto fra due giorni, se decidi di venire, non dovrai preoccuparti di niente, abbiamo già un appartamento che ci aspetta.
Dimmi di sì Grace e prometto di prendermi cura di te.
Dimmi di sì e prometto di renderti felice."-
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Perché sei tu |#Wattys2016|
Literatura FemininaQuesta è la storia di Grace, una ragazza semplice ed imperfetta, che vive nella caotica città di Los Angeles. Dopo la morte di suo fratello maggiore, comincia a chiudersi in se stessa, sviluppando paure ed insicurezze. Solo un ragazzo, riesce a trov...