Mi guardo nello specchio, niente male!
Per questa sera, ho scelto una camicetta in georgette smanicata, con motivi che ricordano farfalle colorate e una gonna bianca in chiffon a vita alta, lunga fino al ginocchio.
Faccio un giro su me stessa:
" Mi piace! "
Vedo mia madre entrare nella stanza, con espressione soddisfatta:
-" Ti sei fatta bella stasera, per Cris, vedo!"- alzo gli occhi al cielo, perché la butta sempre su questo piano?!
-" Mi piace, il mio outfit, è anche fresco, ma...non ho idea di come acconciare i capelli mamma.
Non voglio portarli sciolti, fa caldissimo ..."-
Mi guarda, riflettendo sulle possibili alternative:
-" Potresti raccoglierli in un morbido chignon..."-
Bella idea!
Corro in bagno, sistemando con cura i miei capelli:
-" Sei bellissima... "- mi sussurra mia madre, sulla soglia della porta, appena ho terminato.
Sorrido, devo essere sincera, io mi sento bella, sì!
Il trucco leggero per cui ho optato, mette in evidenza le lentiggini che ho sul naso e il leggero rossore sulle guance, dovuto al sole preso negli ultimi giorni.Alle sette, sento la voce calda di Cris, chiamarmi alle spalle, appena metto piede, fuori dal portone principale .
-" Ehi Grace, sei stranamente puntua...."- si interrompe di colpo, restando a guardarmi a bocca aperta:
-" Cris, ma che fai?! Il gatto ti ha mangiato la lingua?! "- sorrido, scuotendo la testa .
Resta a fissarmi con gli occhi sgranati :
-" Emh...no...cioè... "-
È adorabile...
Rido di gusto:
-" Cioè?! "- chiedo con voce melliflua, avvicinandomi a lui.
Devo ammettere che è davvero sexy.
Indossa una camicia bianca, infilata in un paio di pantaloni di lino, color sabbia.
Le maniche, mettono in risalto delle possenti braccia, per non parlare della schiena... Questo ragazzo è uno schianto!
Mi scruta attentamente:
-" Sei semplicemente
splendida! "- il mio cuore, manca un battito...
Ora ad essere in difficoltà, sono io.
-" Che dici, andiamo? "- mi chiede, per stemperare la tensione:
-" Sì, certo"-Dopo un viaggio in auto, nell'assoluto, silenzio, arriviamo in un ristorante, che si affaccia sull'Oceano.
-" Wow..."- sussuro, guardandomi intorno:
-" Bello vero?! È uno dei miei ristoranti preferiti.
L'ho scoperto un giorno per puro caso, ad una cena di lavoro, circa un anno fa."-
-" È davvero suggestivo, sembra di essere un tutt'uno con l'Oceano... "-
Mi prende per mano, accompagnandomi ad un tavolo appartato, in una saletta intima e confortevole.
L'intero ambiente, ricorda la Grecia: i colori dominanti, sono il blu è il bianco.
Nel locale, delle suggestive lanterne, illuminano le stanze con la calda luce delle candele.
Sulle pareti e accanto alle piccole lanterne poste su ogni tavolo, piccole stelle marine e conchiglie, ricordano l'estate è le meraviglie del mare.
-" È ufficiale, questo è diventato il mio ristorante preferito "- dico, appena mi accomodo al tavolo riservato per noi.
Vedo Cris sorridere:
-" Sai, ero sicuro che questo posto ti sarebbe piaciuto... "- mi guarda con i suoi intensi occhi grigi, che questa sera non mi hanno lasciata neanche per un secondo.
Caspita è incredibilmente attraente, con i suoi capelli spettinati a regola d'arte e la pelle baciata dal sole.-" Cosa bevi?"- mi chiede tutto d'un tratto.
Emh... E adesso cosa faccio?!
Se gli rispondessi acqua, mi riderebbe in faccia, già lo so...
-" Decidi tu.."- gli dico, con voce morbida.
Ordina un Miraval Provence: un vino rosato, raffinato ed elegante, con sapori puri e concentrati di bacche rosse, mandarino e melone e una nota finale speziata che ricorda una crema, che ti fa girare la testa.
-" È buonissimo! "- esclamo, dopo averne sorseggiato un po.
-"È prodotto nel sud della Francia, il migliore, nella sua categoria, secondo alcuni esperti..."-
Il modo in cui la sua voce, accarezza ogni parola, mi incanta.
Non mi sono mai sentita così in imbarazzo in sua presenza, perché adesso, tutto d'un tratto, sono così agitata?!
Poco dopo, vedo il cameriere arrivare, per prendere le nostre ordinazioni:
-" Cosa preferisci Grace?! "- mi chiede Cris con tono caldo, profondo...
-" Non saprei, scegli tu, per me "-
La mia risposta, lo lascia piacevolmente stupito:
-" Il solito, allora.. "- dice al cameriere, che sparisce dopo pochi secondi.
-" Il solito? "- gli chiedo con voce decisa.
-" Beh, sì lo ammetto, molto spesso, pur di non cenare a casa con la mia matrigna, preferisco venire qui..."-
Attorno a noi, il rumore delle onde, rende l'atmosfera magica ed intima.
Mi guardo attorno, soffermandomi, sulle sue mani, posate attorno al calice, che lentamente, fanno ruotare il contenuto al suo interno, dando vita ad una danza, lenta ed ipnotica.-" Hai preso sole..."- mi dice con voce bassa e melliflua.
Poggia i gomiti sul tavolo, unendo le dita davanti alla bocca.
Nei suoi occhi, vedo un'emozione indecifrabile.
Mi sento a disagio, nervosa, ma cerco di mantenere la calma, facendo respiri profondi.
-" Sei nervosa? "- mi domanda.
-" Sì, un po.."-
-" Anch'io "- mi sussurra con aria complice.
Mi inumidisco le labbra, ingoiando a fatica, cos'è questa sensazione?!
Mi sorride nel suo modo adorabile, ed io, non posso non ripensare alle parole mi mia madre:"Cris è un libro molto complesso Grace...un libro che solo Theo, aveva imparato a leggere e comprendere.
Ora tocca a te, vai oltre le apparenze"" Andare oltre le apparenze.. Forse dovrei chiedergli qualcosa sulla sua vita... Qualcosa che non conosco."
Mi faccio coraggio, sperando di non irritarlo:
-" Allora Cris, so che lavori come interior design, presso l'azienda di tuo padre, ma parlami un po' della fotografia, ti piace molto vero?! "- la mia domanda, sembra sorprenderlo.
Abbassa lo sguardo, per poi incrociare nuovamente i miei occhi.
-" A me non piace la fotografia...io la amo. Non so spiegarti con precisione cosa mi ha attirato in lei, credo che...
Sia nato tutto per caso... "-
Piego la testa di lato, restando ad ascoltarlo estasiata.
-" ...era, un giorno d'estate, io avrò avuto, si è no dodici anni...
Tu e Theo eravate venuti a farmi compagnia nella casa estiva dei miei.
Era un pomeriggio di agosto, l'aria era stranamente fresca e tu ti eri addormentata sull' amaca in giardino.
Avevi portato con te, una macchina fotografica usa e getta, ricordi?! "-
Annuisco, facendogli cenno di continuare.
-" Alla mia matrigna, sono sempre piaciuti i fiori, quindi c'è ne erano a decine nel giardino, quell'estate.
C'era una farfalla quel giorno, che deve averti scambiata per un fiore...
Ti si posò sul naso, ed in quel momento, eri così bella, che decisi di immortalare quell'attimo.
Quando poi, riuscii a sviluppare quel rullino, la tua foto era così stupefacente, che mi resi conto di quanto potente fosse, uno strumento, come la macchina fotografica.
È come fare arte...
È dare vita, a un qualcosa che in un preciso momento, è pura magia...
È istinto, intuito... Ti aiuta a vedere la vita, attraverso occhi diversi."-
Resto a guardarlo, facendomi ammaliare, dalla passione che vedo nei suoi occhi.
-" Wow...è affascinante il modo in cui ne parli "-
Mi sorride, abbassando lo sguardo imbarazzato.
È in quel momento, che ho capito...
È stato allora, che tutto è diventato chiaro...
Per la prima volta, ho visto ciò che mi sono rifiutata di osservare in tutti questi anni...
Per la prima volta, ho visto il vero Cris, quello autentico...
STAI LEGGENDO
Perché sei tu |#Wattys2016|
ChickLitQuesta è la storia di Grace, una ragazza semplice ed imperfetta, che vive nella caotica città di Los Angeles. Dopo la morte di suo fratello maggiore, comincia a chiudersi in se stessa, sviluppando paure ed insicurezze. Solo un ragazzo, riesce a trov...