- 16 -

7.6K 320 6
                                    

Sembra dispiaciuto mentre mi guarda :
-" A cosa devo l'onore Smith? "- gli dico.
Mi avvio su per le scale ma lui, con agilità, si tira su prendendomi per un braccio:
-" Lo sai perché sono qui, ho sbagliato e sono venuto a scusarmi. "-
Lo ammetto, il fatto che si stia scusando mi fa piacere:
-" Credevo non ti importasse nulla di cosa possono provare le persone che ti circondano, queste scuse non me le aspettavo, anche se mi sembra il minimo che tu possa fare.."-
Mi guarda quasi furioso:
-" Ma che fai, io ti vengo a chiedere scusa e tu te la tiri anche?! "-
"Cosa ha detto?
Brutto pallone gonfiato! "
-" Abbassa la cresta Smith, sei stato un'idiota domenica mattina, cosa pretendi?
Che io ti accolga a braccia aperte, solo perché ti sei degnato di venirmi a fare le tue scuse?! Ancora sul piedistallo vedo eh?! Se le tue scuse non sono sincere e davvero sentite, risparmiami la scenetta e tornatene a casa tua, io qui non ti voglio."-
Mi volto e continuo a salire le scale:
-" Tu non ci arrivi proprio eh?!"- mi dice con tono minaccioso.
-" L'unico motivo per il quale ti sopporto, l'unico motivo per il quale accetto il fatto di averti ancora tra i piedi e ti sono venuto a chiedere scusa, è Theo! Glielo devo cazzo!
Lui era il mio migliore amico, ed io devo assicurarmi che tu non ti faccia abbindolare da nessuno, tonta come sei!
Dio mio, ma quando ti deciderai a crescere una buona a volta eh?! Te ne stai lì, a piangerti addosso aspettando che la gente ti tenda la mano, è ridicolo!
Tu sei ridicola!
Cosa credi che solo tu provi dolore?
Lui manca a tutti, solo che noi adulti, ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti. Smettila di fare la mocciosa, fai pena e basta."-

Avete mai sentito un dolore lancinante al petto?!
Un qualcosa che non si riesce a toccare ma c'è e tu lo senti forte e chiaro.
Un misto di dolore e rabbia che parte dal cuore, per poi diffondersi in tutti gli arti, come un maremoto, che quando si abbatte sulla terra ferma, non risparmia niente e nessuno.
Ecco è questo che ho sentito nel preciso momento in cui ho udito le sue parole.
Dopo, quando il mare si ritira avete presente cosa rimane?!... Niente.
Il vuoto totale.
Non è facile quando qualcuno ti apre gli occhi, dopo un infinito tempo passato in apnea.
Le parole di Cris Smith, sono state il mio tsunami personale, quando il mare si è ritirato, mi ha lasciata sola in mezzo alle macerie che cercavo di non vedere e non c'era più nessuno, c'eravamo solo io e il mio dolore.
Volto il viso verso Cris e per la prima volta riesco a vederlo davvero.
Vedo un ragazzo di venticinque anni, bello, ben vestito e con delle belle scarpe italiane ai piedi.
Vedo quello che in quindici anni non sono mai riuscita a vedere, ovvero,un estraneo.
Già perché infondo, lui era il migliore amico di mio fratello, non mio.
Mi rivolgeva la parola perché ero la sorella di Theo, non perché ero Grace.
In questi due anni ha continuato a parlarmi, semplicemente perché si sente in colpa, perché quella sera con mio fratello doveva esserci anche lui, invece no.
Theo è morto e lui è ancora vivo.
-" Scommetto che adesso comincerai a sbattere i piedi e ad urlarmi addosso che sono proprio cattivo e senza cuore giusto?!"-.

Niente, continuo a non sentire niente:

-"Parla, dannazzione di qualcosa, qualunque cosa a questo punto!"-

Niente.

Mi volto, dandogli le spalle.
Apro il portone principale e lo richiudo alle mie spalle. Lasciando fuori Cris Smith, decido di chiudere definitivamente con il passato. Mi fa male, ma infondo, preferisco stare lontana da lui piuttosto che perdere la dignità. Theo me lo ripeteva sempre..
" Mai scendere a compromessi Gracy, la prima persona alla quale devi rimanere fedele in questa vita sei proprio tu".

Salgo le scale fino al mio appartamento ed entrandovi sento nell'aria il dolce profumo di crostata.
Corro in cucina e vedo mia mamma, alle prese con lo zucchero a velo.
Vado verso di lei abbracciandola alle spalle:
-" Mi sei mancata oggi mamma"- inspiro a fondo il suo odore , sa di buono, di bucato pulito e vaniglia, sa di mamma.
Percependo che ce qualcosa che non va, si volta, ricambiando l'abbraccio e dandomi un bacio sulla fronte:
-" Mi sei mancata anche tu bambina mia, su forza, va a cambiarti e vieni a darmi una mano in cucina per la cena."-
Mi avvio verso la porta, ma lei richiama un attimo la mia attenzione:
-" Ah tesoro... Di qualunque cosa si tratti, stringi i denti e non mollare "-
"Ma come fa?!"
Sento un tuffo al cuore, ah le mamme, quando usano i loro super poteri, sono uniche davvero!

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora