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Riordino le idee, devo cercare di calmarlo prima, altrimenti non arriveremo da nessuna parte.
-" Lucas, sono venuta a conoscenza di quell'invito, solo questa mattina.
Te ne avrei parlato, è solo che non ne ho avuta l'occasione."-
Alza gli occhi al cielo, guardandosi intorno:
-" E come avresti potuto...
Ti sei almeno degnata di controllare il tuo cellulare oggi?!"- aggrotto la fronte. Tirandolo fuori dalla borsa e controllando lo schermo, noto che ci sono ben 20 chiamate perse e 10 messaggi di Lucas... Cavolo!
Lo guardo scuotendo la testa:
-" Lucas..io, io non me ne sono resa conto, scusami... Davvero!"-
Fa un sorriso sarcastico:
-" Ma certo... Dovrei passarci sopra così facilmente secondo te?! Hai idea di quanto tu mi abbia fatto preoccupare oggi?!
Sono venuto in libreria all'ora di chiusura, ma tu non c'eri, allora ho deciso di venire qui, è tua madre mi ha detto che dovevi ancora rientrare... Dio solo sa, quanto mi sia preoccupato.
Poi, dopo un'ora di attesa, ti vedo scendere mezza ubriaca da un taxi.
Nessuna spiegazione, nessun
" scusa se sono sparita" , niente!
Adesso poi, per concludere questa giornata, favolosa, soprattutto per me, trovo questo invito, per puro caso, nella tua borsa.
Dio... Scommetto che non me ne Avresti neanche parlato!
Conto così poco nella tua vita Grace?!
Dannazzione sono il tuo ragazzo!
Dovrei essere il primo a sapere le cose, invece sono sempre l'ultimo!
Io non voglio farti pressioni, non sarò mai quel genere di uomo ma, Cristo santo, cosa ti costa coinvolgermi nella tua vita?!
Io non chiedo molto, solo un po di considerazione in più, tutto qui!"- stringe con forza il volante, sospirando pesantemente.

Dopo quello che mi ha detto, continua a tenere lo sguardo verso la sua sinistra, come se il solo guardarmi gli provocasse un dispiacere.
Dio, che idiota che sono stata!
Ha ragione, su tutto!
Non lo tengo in considerazione, non lo coinvolgo....
-" Lucas..."- cerco di richiamare la sua attenzione accarezzandoli il volto, ma lui non mi guarda.
-" Hai idea della giornata infernale che ho passato io oggi?!..."- mi dice dopo poco.
-"...Il mio capo mi fa pressioni, il progetto che ho presentato, a cui ho lavorato per mesi, è stato respinto, ed adesso devo ricominciare da zero, sono stanco, stressato e nervoso e indovina?!
Ciliegina sulla torta, l'unica persona che potrebbe farmi stare meglio, l'unica persona che mi potrebbe tirare fuori da questo inferno, mi esclude dalla sua vita.
Non risponde alle mie telefonate, non risponde ai miei messaggi e quando decido di aspettarla sotto casa sua, lei torna ubriaca con l'amichetta del cuore, facendo finta che non sia successo niente... "-
Abbasso lo sguardo sulle mie mani giunte:
-" Mi, mi dispiace Lucas... Per tutto, per il tuo progetto, per la pressione che devi sopportare al lavoro...
Mi dispiace, se ti è capitata una ragazza che non è neanche capace di farti stare sereno...
Sono un disastro, lo so e tu meriti di meglio..."-
Calde lacrime, cominciano a scendere silenziose sul mio viso, la morsa che stringe il mio cuore in questo momento, mi ricorda quanto la mia leggerezza, è riuscita a rovinare una delle poche cose belle che stavo vivendo in questo periodo della mia vita.
Restiamo così per un po...
Avvolti in un silenzio, carico di tensione, ad interromperlo, solo le mie lacrime, che non hanno smesso di scendere, neanche per un momento.
Guardo il suo profilo, illuminato dalla fredda luce della luna, il suo sguardo, è triste, pensieroso..
-" Chi ti ha dato quell'invito? "- mi domanda ad un tratto, rompendo il silenzio.
-" Un amico d'infanzia di mio fratello, lui ci deve andare in rappresentanza dell'azienda del padre e dato che lo stare in mezzo a "quel" tipo di gente lo spaventa, mi ha chiesto di accompagnarlo per supportarlo e farlo sentire più a suo agio."-
Gli dico la verità, mentirgli, non sarebbe giusto.
A fatica, riesco a riconoscere la mia voce, l'idea che Lucas, voglia troncare con me, mi spaventa a morte.
Non dice nulla, semplicemente, prende dalla sua giacca un fazzoletto di cotone bianco e con delicatezza, mi asciuga le lacrime.
Lo guardo confusa, non riesco a capire, cosa gli passa per la testa in questo momento.
Nei suoi occhi, non c'è più la solita luce, che sembra farli brillare ogni volta che mi sorride.
I suoi lineamenti, solitamente, rilassati e sereni, sono tesi, come se a fatica, stesse trattenendo qualcosa dentro di sé.
-" Lucas, io non voglio perderti."-
Decido di dirgli la verità, quello che in questo momento, mi spaventa di più.
È vero, ho sbagliato, ma non sono ancora pronta a lasciarlo andare, per qualcosa, che sono sicura, possiamo risolvere e superare insieme.
-" Ora dovresti andare a casa Grace...
Riposati e dormici su, ne riparleremo domani, quando entrambi, saremo più lucidi. "-
Lo guardo cercando un indizio di quello che mi aspetterà domani, ma a parte la stanchezza ed il dispiacere, non riesco a scorgere nient'altro sul suo volto.
-" Ti aspetto vicino alla libreria domani sera?! "- gli chiedo esitante.
-" Sì, ci vediamo lì. "- la sua voce e fredda, incolore, mentre mi dice queste parole.
Continua a tenere gli occhi bassi, vederlo così, giuro che mi fa davvero male, se potessi tornare indietro...
Prima di scendere dall'auto, mi sporgo verso di lui, avvicinando con delicatezza il suo viso al mio.
Gli poso un casto bacio, all'angolo della bocca, voglio che lui capisca, quanto è importante per me.
Il mio gesto, lo lascia sorpreso, di sicuro, non si aspettava nulla di tutto ciò.
Mi guarda con un'aria smarrita negli occhi:
-" Buonanotte Lucas... "- gli sorrido dolcemente, trattenendo le lacrime, che minacciano di ricominciare a venire fuori.
No, se questa è l'ultima occasione che ho, per fargli capire quanto mi fa stare bene la sua presenza nella mia vita, non intendo sprecarla con inutili lacrime.
I suoi occhi, prima freddi e distanti, posandosi su di me, si addolciscono:
-" Buonanotte Grace.. "-
Beh, per lo meno, non mi ha mandato al diavolo.

Dopo aver visto la sua auto allontanarsi, salgo nel mio appartamento.
Mi cambio alla svelta, e dopo una doccia veloce, mi lascio cadere sulle fresche lenzuola pulite del mio letto.
Chiudo gli occhi e penso a Lucas, a quello che mi ha detto, alla sua espressione.
Riesco ad addormentarmi, solo alle prime ore del mattino, con la preghiera che questa, per me è Lucas, non sia la fine.

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora