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Chiedo dieci minuti di pausa a Gerry, raggiungendo alla svelta Cris, che mi aspetta ad un tavolo appartato in caffetteria.
Ho bisogno di fare chiarezza, voglio capire da dove viene tutta questa rabbia nei miei confronti, ma soprattutto, voglio chiedergli spiegazioni sull'invito che mi ha fatto recapitare.
Lo trovo seduto in modo composto, davanti ad una tazza di espresso italiano. Ha lo sguardo perso, spento, sicuramente, c'è qualcosa che lo affligge.
Mi siedo davanti a lui, ordinando una fetta di chiscake alla frutta.
Ho un disperato bisogno di zuccheri!
Tutte le donne presenti, non hanno occhi che per lui.
Ovviamente, un bel ragazzo, in un elegante completo Calvin Klein, di certo non passa inosservato.

-" Allora...innanzitutto, come stai? "- decido di partire con domande semplici, giusto per calmarlo un po e rimanere in un campo neutro, l'ultima cosa che voglio, è litigare.
Fa un sorriso sarcastico scuotendo la testa e guardando verso il suo espresso, mi dice:
-" Forse è meglio che tu non sappia come sto... Prossima domanda"-
La sua risposta mi lascia sorpresa, di sicuro non me l'aspettavo.
-" Caspita sei proprio di cattivo umore oggi!"-
-" Abbastanza! "-
-" Ok allora, dimmi almeno come va a lavoro.."-
-" Bene, grazie. "-
Ok... Sto cominciando ad irritarmi, qualunque domanda io gli faccia, continua a volgere lo sguardo altrove!
-" Cris, puoi guardarmi in faccia, quando ti parlo, gentilmente?! "-
-" Grace, per quale motivo mi hai fatto venire qui?! Io ho altri impegni, sai?! "-
Ora basta!

Allungo un braccio verso di lui, voltando il suo viso, verso di me.
Al contatto con la sua pelle, avverto un'incredibile senso di calore che si espande dal punto in cui la mia mano tocca la sua pelle, per poi propagarsi in tutto il mio corpo.
Non saprei come spiegarlo, sembra quasi elettricità, il mio cuore comincia a battere come un tamburo impazzito e ad un tratto la stanza mi sembra terribilmente piccola .
Interrompo immediatamente il contatto fra noi, adesso, quella a distogliere lo sguardo, sono io.
Ho sbagliato, non avrei dovuto fare un gesto così intimo.
Non ci ho pensato, è stato tutto istintivo e adesso vorrei sotterrarmi.
D'altro canto, anche lui sembra abbastanza sorpreso.
Devo immediatamente sottrarmi da questa situazione imbarazzante!
-" Emh, ti- ti ho voluto parlare in privato perché volevo sapere perché mi hai fatto recapitare quell'invito, tutto qui.
Adesso devo andare, magari mi mandi un messaggio in cui mi dai qualche indicazione per il party, ci vediamo, ciao..."-
Mi alzo rapidamente, devo allontanarmi da lui... Subito!
Mi afferra la mano, facendomi risedere.
Dannazzione di nuovo quella sensazione...

-" Mi dici prima che vuoi parlare... E poi scappi via?! "-
C'è qualcosa di strano nella sua voce.
Non sarà che...
Possibile che io non sono stata l'unica a avvertire questa strana sensazione appena ci siamo toccati?!
Distoglie lo sguardo, volgendolo verso il barista, alle prese con la macchina del caffè.
Si schiarisce la voce e dopo un attimo di silenzio fra noi, mi dice:
-" L'azienda di mio padre si è occupata dell'allestimento della nuova sede di Los Angeles della Wild's Company &co.
Questo weekend, c'è l'inaugurazione, ed i miei genitori, sono stati invitati come rappresentanza.
Mio padre però è a Parigi, quindi ha delegato me e dato che non voglio andarci da solo, ho pensato che ci sarei potuto andare con te."-
Io?! E perché mai, fra tutte le donne con cui può andarci, ha scelto proprio me?! Io che centro con tutto questo?!
Scegliere me, per andare ad un party di ricconi e come andare ad una riunione di vegani con un panino alla mortadella fra le mani!
Ovvero, un disastro preannunciato!
-" Puoi andarci con chi vuoi, sono sicura, che le candidate da sfoggiare a quella festa, come accompagnatrici, non ti mancheranno."-
Sembra spazientito, probabilmente sentirsi dare del donnaiolo non gli fa un granché piacere.
-" Grace io non sono mai andato ad un party del genere.
Lo so che ti ho detto che se lo desideravi, potevi non venire, ma...
Io dovrò intrattenere brillanti conversazioni con quasi tutti gli invitati che mi chiederanno dei lavori svolti in questi mesi.
Tu non immagini quanto mi renda nervoso parlare in pubblico, ho bisogno di qualcuno su cui contare, ho bisogno di qualcuno che mi faccia sentire a casa anche in mezzo a quegli squali, ho bisogno di te e del tuo supporto.
Ti prego Grace, io non ho più nessuno ormai, mi sei rimasta solo tu. Non dirmi di no."-
Nei suoi occhi, vedo qualcosa che in passato non avevo mai notato, umanità e umiltà.
Mi ha detto che lo faccio sentire a casa... Non mi aveva mai detto una cosa simile.
Perché mi sento così turbata?! Ma soprattutto, cos'è questa strana sensazione alla bocca dello stomaco?!
Forse, non avrei dovuto mangiare quella chiscake....
Sì, sarà sicuramente stata quella!
-" Cris, io non c'entro nulla con quel mondo, te ne rendi conto vero?!"- gli dico, per chiarire la mia posizione.
-" Neanch'io Grace, ma se siamo insieme, ne usciremo vivi, ne sono sicuro "- le sue parole, mi fanno sorridere.
Mi fanno pensare, a quando io, lui è Theo, giocavano all'isola del tesoro. Theo solitamente faceva il pirata cattivo, mentre Cris era l'eroe buono che salvava la donzella in pericolo, ovvero io.
Già, bei tempi!
-" Sei dannatamente bravo nel persuadere le persone, lo sai?!"-
Mi fa un sorriso enorme :
-" Beh, convincere la gente è un aspetto fondamentale nel mio lavoro Miller,ed io, sono incredibilmente bravo."-
Il solito pallone gonfiato!
Sapevo che il solito Cris, si sarebbe fatto vivo di nuovo!

Dato che ormai, ho deciso di suicidarmi, andando a questo party,cerco di chiarirmi le idee sul dress-code.
-" Cosa dovrò indossare per questo evento? "-gli chiedo, nella disperata ricerca di qualche suggerimento.
-" Al tuo vestito, ci penso io, tranquilla. Tu dovrai solo occuparti di trucco e parrucco.
Mi sembra il minimo che io possa fare, dato che ci stai venendo per fare un favore a me"-
Potrei dirgli che mai, nella vita, metterei qualcosa scelto da lui, ma dato che io per prima, non ho la più pallida idea di dove cercare un abito adatto, decido di fidarmi, solo per questa volta però.
-" Va bene, ok. Sia chiaro però... Niente, rosa!"-
Scoppia in una risata fragorosa, per fortuna, sembra aver accantonato in malumore.
-" Sta tranquilla Grace, vederti in modalità confetto, è l'ultima cosa che voglio, te lo assicuro "-
Per fortuna siamo d'accordo, ALMENO, su questo punto.
Credete che a quella festa, sembrerò una meringa?! Sì, è probabile.
Smith, di conseguenza, perderà tragicamente la vita?! Sì, ovvio!

Guardo l'orologio che ho al polso, cavolo devo tornare a lavoro!
-" Grazie per esserti fermato Cris, io torno a lavoro.
Ah, ovviamente quando hai bisogno di un libro, passa pure di qua, saremo sempre lieti di aiutarti."- mi alzo, avviandomi verso l'uscita.
-" Grace?!.. "- sentendomi chiamare, mi volto.
-" Cosa c'è? "- gli chiedo, in piedi, accanto alla porta che dà sulla libreria.
-" Lascia che ti dica un'ultima cosa..."- devo dire che ha uno sguardo abbastanza compiaciuto.
-" ... Sei incredibilmente brava nel tuo lavoro... "-
Il mio cuore, manca un battito.
Sono basita, mi ha davvero fatto un complimento sincero?! Mi sento così... Strana.
Di sicuro, non ci sono abituata se si parla di Cris.
Non gli dico nulla, anche perché mi ha lasciata senza parole.
Gli sorrido, per poi salutarlo e tornare a lavoro.
Questo lato di Cris,è davvero insolito per me.
Non so se accettare il suo invito, ed affidarmi a lui, per la scelta dell'abito, sia stata la cosa giusta da fare, probabilmente me ne pentirò, ma ormai, indietro non si torna.
Spero solo di uscirne viva.

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora