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Passo l'intera giornata, cercando disperatamente di evitare le domande di Roxy su me è Cris, di conseguenza dopo il lavoro, sono distrutta.
Non so perché, ma oggi non riesco a trovare pace, non riesco ad essere tranquilla, ho come l'impressione che ci sia qualcosa che sta per succedere alle porte, qualcosa che non mi piacerà per niente.

Arrivata a casa, mi chiudo in camera mia, con l'intenzione di chiamare Cris.
È tutta la giornata che non si fa vivo e questo, non ha fatto che aumentare le mie paure,anche perché solitamente, non si comporterebbe mai in questo modo.
Compongo il suo numero sentendo il telefono, suonare a vuoto.
" Sono le otto di sera, cosa mai starà facendo?
Andiamo, è tutta la giornata che non si fa vivo, perché non mi risponde?! "

Ricompongo il suo numero, niente.
" Avanti Cris... "
-" Il numero da lei selezionato, potrebbe essere spento o irraggiungibile la preghiamo di riprovare piu tardi. "-
-" Aaaah"- afferro il cuscino alla mia destra, scaraventandolo sul muro della mi stanza.
Sono così furiosa, ma così furiosa che...
Sento delle calde lacrime, cominciare a scendere sul viso: ecco, ci risiamo, ogni volta che perdo la testa, piango per la rabbia.
" Non è giusto, quell'idiota... Quel maledettissimo idiota!"
Mi lascio cadere fra le lenzuola, nascondendo il volto fra i soffici cuscini.
" Lo odio, come può trattarmi in questo modo, valgo così poco per lui, da non pensare neanche di farsi vivo?! "
Sia chiaro, io capisco perfettamente che è lì per lavoro, capisco perfettamente che sarà impegnatissimo in questi tre giorni, ma cavolo, perché sparire così?!
Non comprende quanto io mi passa preoccupare?!
" Non avresti dovuto innamorarti di lui..." mi suggerisce la ragione.
Già, forse è proprio questa la verità, Cris è una mina vagante.
Fin da quando era bambino, ha fatto sempre quello che voleva, non ha mai avuto regole e riserve per gli altri, è uno spirito libero e selvaggio che non pensa mai alle conseguenze di quello che fa.
Affidare il mio cuore a lui, potrebbe essere stato un errore, ma dannazione non è dipeso da me!
Lui se l'è preso con prepotenza, facendolo suo...ed io, non ho avuto scelta, non l'ho mai avuta.

Alle undici in punto, dopo venticinque chiamate senza risposta, sento il telefono squillare: guardo lo schermo, è lui.
Devo essere sincera, per quanto sono infastidita e arrabbiata, sono tentata dall'idea di non riapondergli, ma dato che sono anche preoccupata....
-" Pronto... "-
-" Ehi piccola, sono stato impegnato tutto il giorno, non ho neanche avuto il tempo di passare dall'albergo, pensa un po' tu!
Cosa mi racconti? "-
" Che se ti avessi qui in questo momento, ti prenderei a calci, ecco cosa ti racconto! "
-"Nulla di speciale, dove sei? "-
La mia voce, è decisa e tagliente, di certo, per chi mi conosce bene, non è difficile intuire che c'è qualcosa che non va...
-" Emh sono...sto lavorando, te l'ho detto no?! "-
Il suo tono incerto, non mi piace per niente.
-" Sì, questo l'avevo capito, la mia domanda era un'altra Cris. "-
-" Ah...sì, beh sono...sono a cena con...della gente ecco!
Ehi che ti succede piccola, come mai, tutte queste domande?! "-
Sì, decisamente c'è qualcosa che non va.
-" Perché scusa, non posso sapere dov'è il mio ragazzo in questo momento?!
Non mi è permesso fare domande?"-
Cerco di tenere a bada i miei nervi, anche se con il passare del tempo, per me, diventa più difficile.
-" Ma no piccola, certo che puoi saperlo...è solo che ti sento molto...come dire, scostante. "-
" No ma scherziamo?! "
-" Cris, tu non ti fai vivo per tutto il giorno e quella scostante sarei io?!
Ti sembra corretto quello che hai fatto? Ti sembra  giusto, comportarti in questo modo?!"-
Lo sento sorridere dall'altro capo del telefono:
-" Eri preoccupata per me?
Cosa vuoi che mi succeda, sono nella grande mela, qui si fa fatica a non essere inghiottiti dai ritmi frenetici della città."-
" No, ma è scemo o cosa?!"
-" Hai bevuto questa sera? "-
-" Giusto qualche bicchiere di vino..."-
-" Io direi molto di più di qualche bicchiere..."-
Sorride:
-" Mi conosci troppo bene tu eh?!"-
" In questo momento, vorrei non conoscerti così bene, in modo tale da non stare così male e credere ciecamente, alle bugie che mi stai dicendo... "
-" Cris...sei strano. "-
-" Strano?! Oddio piccola, ma perché devi pensare sempre al peggio?! Sono un ragazzo di venticinque anni, non posso neanche bere liberamente quanto mi pare e piace?! "-
-" Bere liberamente quanto ti pare e piace?
Non sei più un libertino Cris, dannazione stai con me adesso, devi rispettarmi e farmi partecipe della tua vita, sempre!
Questo sai cosa significa?
Che quando parti, almeno un messaggio, quando hai un momento libero, puoi anche inviarlo! "-
-" Oddio piccola, come sei
paranoica!
Ma che ti prende stasera eh?! "-
Lo sento sbuffare, per poi sospirare pesantemente.
È inutile parlare con lui, ha bevuto, qualsiasi cosa io gli possa dire, a lui non interesserebbe.
-"  E assurdo che tu mi faccia una domanda del genere!
Ah e smettila di chiamarmi piccola, lo detesto e lo sai."-
-" Io ti chiamo come mi pare e piace, è chiaro?! "-
" Che cosa?! "
-" Cris, stai scherzando spero... "-
-" No, non sto scherzando.
È da quando hai risposto al telefono che hai cominciato ad assumere un atteggiamento che non mi piace per niente... "-
-" Atteggiamento?! Vogliamo parlare davvero di questo Cris?!
Dannazione ma tu ti sei visto?! "-
-" Ma cosa pretendi da me eh Grace?!
Vuoi la perfezione?!
Beh, mi dispiace ma io non sono perfetto!
Sono qui, a fare il mio dannato dovere di figlio, mi sto sacrificando per l'azienda di mio  padre e devo anche sentirmi una predica da parte tua?!"-
-" Tu non capisci... "-
-" No, sei tu a non capire un bel niente!
Io qui ho da fare, quindi se non mi metto in contatto con te, significa che sto lavorando chiaro?!
Se ti sta bene ok, altrimenti ti consiglio di farci l'abitudine, io a te ci tengo tantissimo, ma esiste un intero mondo oltre a noi due."-
Non ci posso credere...
Quello che ho appena sentito, è uscito davvero dalle sue labbra?!
-" Bene, buono a sapersi...
Ora devo andare."-
-" Sì, anch'io devo tornare dentro...ci sentiamo nei prossimi giorni, buonanotte. "-
-" Stammi bene Smith, divertiti a New York. "-

Sono così arrabbiata, così triste, che non riesco più a sostenere il peso di questa conversazione.
Riattacco senza neanche ascoltare la sua risposta, non mi interessa... Non voglio ascoltare altro, ho già sentito abbastanza.
Questa sera, a differenza di tutte le altre sere, sento di essere davvero distante da lui, non solo fisicamente...
Mi ha deluso, tanto e non so come affrontare la cosa.
" Sei un idiota Cris Smith...", penso, "sei davvero un idiota! ".

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora