Sono decisamente fuori di me, troppe emozioni tutte insieme, ora esplodo e faccio una carneficina!
-" Ma come si permette?
Ma che ne sa lei della mia famiglia?
Va in giro a fare la signora di classe e poi l'educazione, non sa neanche dov'è di casa?
I miei non sono poveri, non ci hanno mai fatto mancare nulla, mai!
Sono stati dei genitori esemplari!
Cosa crede, che la figlia dei Martin, si sarebbe offerta di darle una mano con la spesa prima?
Non penso proprio!
Tutti i soldi del mondo non valgono niente, se la ricchezza, non ce l'hai prima nel cuore!
Io credo che questo personaggio che si è costruita negli anni, per sentirsi superiore agli altri, metta bene in mostra quello che lei ha dentro di sé... Ovvero niente!
Lei è vuota e questa casa la rappresenta alla perfezione.
Detto questo, non mi pento di averle dato una mano prima, perché è questo che mi è stato insegnato " aiutare gli altri, ci rende persone migliori, più ricche nell'animo, più umane".
Grazie per il tè, le auguro una buona giornata signora Smith "-
Resta impietrita sulla poltrona, nessuna parola, capisco che è ancora viva solo dal respiro, menomale, fare secca la signora Smith non rientrava nella lista delle cose da fare oggi.
Mi rendo conto che ormai sto tremando, devo uscire da qui.
Prendo alla svelta la mia borsa e mi precipito verso la porta, troppe cose tutte assieme...Appena raggiungo il pianerottolo, poggio la schiena contro io il muro accanto alla porta degli Smith e lentamente mi lascio scivolare verso il pavimento.
Me ne sto lì seduta, con la testa tra le mani e il cuore che batte all'impazzata.
Dio mia madre non sarebbe contenta, nel sapere che ho risposto a tono ad una donna decisamente più grande di me, però, se l'è cercata!
Prima il disprezzo verso Cris e poi verso i miei, non potevo rimanere zitta.
L'ho sempre vista da lontano, o di sfuggita in tutti questi anni, mai mi è capitato di avvicinarmi a lei o a suo marito, ora capisco perché Cris stava sempre da noi... Non si sentiva amato in casa sua, si sentiva di troppo, un impiasto...uno sbaglio.
Come potrebbe mai crescere sereno, un bambino, che sa che la sua mamma lo ha abbandonato volutamente?
Per me, mia madre è tutto, è la mia colonna portante, se non ci fosse stata...
Cris è cresciuto senza la sua colonna portante, in mezzo ad una famiglia che ha sempre preferito l'apparire all'essere....
Dio, se penso che per anni, ho pensato fosse un idiota viziato, quando in realtà la superficiale sono stata io...
All'improvviso, sento qualcuno salire .
Mi tiro subito su, cominciando a scendere a mia volta le scale, non mi va di essere guardata con disprezzo da qualcun'altro oggi, solo perché me ne sto seduta per terra da sola.
Mentre mi affretto a finire la prima rampa di scale, incrocio un paio di occhi grigi, cavolo Cris!
Mi guarda con aria confusa, decisamente non si aspettava di vedermi qui.
Cavolo come sta bene in questo completo blu notte...è elegante e raffinato, sembra quasi irraggiungibile.
Lo fisso con aria smarrita :
-" Ciao..."- dico con un filo di voce.
È così difficile, fare finta di niente adesso che so la verità... Vorrei dirgli che mi dispiace per tutto quello che ha dovuto affrontare in questi anni, ma non sarebbe giusto, lui non me ne ha mai parlato, quindi non voleva che io sapessi nulla. Se un giorno, affronteremo questo discorso, sarà solo lui a deciderlo, devo rispettare i suoi tempi.
Mi sembra stupito, probabilmente, non si aspettava che io gli rivolgessi la parola:
-" Emh ciao, che...che ci fai qui? "-
-" Ho aiutato la signora Smith con le buste della spesa "-
-" Ah... Stano, di solito non cucina mai, avrà invitato qualcuno a cena.."-
è così difficile guardarlo negli occhi... Mi sento una traditrice, perché ora so cose personali che lo riguardano, cose che solo lui avrebbe dovuto raccontarmi, se mai avesse voluto.
-" Comunque ti ringrazio per averle dato una mano, non è pratica di quelle cose, se solo gli si fosse spezzata un'unghia dio solo sa, la tragedia che avrebbe tirato su "- mi sorride con gentilezza, ma io non riesco a ricambiarlo...
-"Immagino, comunque, non ho fatto nulla di speciale.. "-
Faccio fatica ad udire io stessa la mia voce, talmente è flebile :
-" Senti Grace... "-
Le parole dette da quella donna, mi hanno sconvolto, non c'è dubbio... Ma starmene qui, davanti a Cris a far finta di niente, mi rendo conto, che sta diventando sempre più difficile.
Lui mi conosce, ha capito che c'è qualcosa che non va, se sapesse la verità, non credo la prenderebbe bene:
-" Scusami ma ora devo proprio andare "- prima mi allontano da qui, prima starò meglio.
-" No, aspetta non puoi scappare via un'altra volta io devo..."-
Non fa in tempo a finire la frase, che io sono già corsa via.
Per ora, questa distanza, è la cosa migliore, devo metabolizzare le cose, per poter elaborare una buona strategia che mi aiuterà a non far trasparire nulla.È sera ormai, ed io me ne stò accovacciata nel mio letto, a riflettere sulle scoperte fatte oggi.
Cavolo un interior design, ecco perché è sempre elegante. Beh, d'altronde sa disegnare così bene, ed ha un occhio così attento ai dettagli, che avrei dovuto intuirlo da sola il lavoro che faceva.
Mh, quella donna ha detto che inizialmente Cris non voleva lavorare nell'azienda di famiglia, forse perché voleva intraprendere una strada tutta sua. A lui piace tanto la fotografia, forse era quella la sua vera ispirazione, ma se è così, perché ha accettato?!
Il Cris che conosco avrebbe inseguito il suo sogno e basta, non sarebbe sceso a compromessi per accontentare il padre... Qui c'è qualcosa che non va...Il mattino seguente, mi preparo per andare a lavoro, mentre faccio colazione, sento il mio cellulare vibrare e mi precipito a vedere di cosa si tratta. Fa che sia Lucas, fa che sia Lucas!
Buongiorno piccola Grace.
Dato che non mi permetti di scusarmi per le cose che ti ho detto, lascia che a farlo sia lui...
Di fronte alla tua auto, c'è qualcosa per te.Cris.
Mi precipito alla porta, per poi scendere in strada fino alla mia auto, quello che vedo, mi fa spuntare il sorriso...
Un palloncino di scuse...
" Scusa, se sono così idiota ",
direi che è perspicace...
Mi volto, trovandolo ad osservarmi, elegante come sempre :
-" Che scemo che sei Smith, scuse accettate, ma solo perché ti sei dato dell'idiota da solo.."- ridiamo di pancia entrambi, non so perché, ma mi sento meglio adesso.
Suppongo che sia perché, per il momento, direi che abbiamo bisogno di una tregua... entrambi.
STAI LEGGENDO
Perché sei tu |#Wattys2016|
ChickLitQuesta è la storia di Grace, una ragazza semplice ed imperfetta, che vive nella caotica città di Los Angeles. Dopo la morte di suo fratello maggiore, comincia a chiudersi in se stessa, sviluppando paure ed insicurezze. Solo un ragazzo, riesce a trov...