- 37 -

6.4K 227 3
                                    

Scegliamo di andare in un bar, a pochi isolati dalla libreria.
Appena entrata, la prima cosa che noto, è il caldo, ragazzi qui centro si soffoca.
Per essere in settimana, devo dire che la gente non manca di certo.
Guardandomi  attorno, noto che l'illuminazione, lascia parecchio a desiderare.
A dominare l'intero ambiente è un'enorme bancone in legno scuro.
Sulla sinistra, in una piccola saletta, ci sono slot machine e un enorme tavolo da biliardo.
Ovviamente i giocatori non mancano, infondo siamo a Los Angeles.
Io e Roxy, ci dirigiamo  verso un tavolo, miracolosamente libero, sulla destra.
-" Wow, c'è parecchia gente eh?!"- mi dice Roxy, facendosi aria con le mani.
-" Già, prima c'è ne andremo di qui, prima te ne sarò grata!"- mi lancia un'occhiataccia.
-" Oh andiamo Grace, non fare la guasta feste, hai visto quanti bei ragazzi ci sono?!
È tempo di rimorchiare !"- alzo gli occhi al cielo.
-" Parla per te Roxy, io mi tiro fuori. "-
Mi fa una linguaccia, richiamando l'attenzione di un cameriere:
-" Due Cosmopolitan e qualche patatina, giusto per stuzzicare qualcosa, grazie."- dice al ragazzo, che si avvicina per prendere le nostre ordinazioni.
Appena si allontana, Roxy mi prende un braccio, richiamando la mia attenzione:
-" Hai visto quanto è carino?!
Abbiamo fatto proprio bene a scegliere questo bar, dovremmo venirci un po più spesso...
Credi che sia impegnato?!"-
Mi dice, cominciando a fissarlo spudoratamente.
-" Non ne ho la più pallida idea."-
-" Magari neanche gli piaccio.. "-
-"Impossibile Roxy!
Che tu abbia un successo esagerato con gli uomini ormai lo abbiamo appurato entrambe, anni fa.
Non notarti sarebbe praticamente impossibile...
Certo, hai standard particolari...
Ma magari, lui è quello giusto. "-
-" Sarebbe un miracolo... "- mi dice, mettendo su il broncio.
Da quando la conosco, ho perso il conto di quanti uomini l'hanno corteggiata, a volte anche spudoratamente.
Il problema di Roxy però, sono i suoi standard, sono sempre troppo alti e fino ad ora, non c'è né stato uno, che abbia passato il test.
Solo un uomo, riuscì a stregarla con il suo fascino, ma ahimè, la loro storia durò davvero poco.
Roxy, scoprì che lui era sposato e da quel giorno, anche se non vuole ammetterlo, io credo che abbia smesso di credere nell'amore.
-" Roxy, perché non lasci stare i tuoi standard e provi semplicemente a conoscerlo?!
È da quel famoso giorno di ottobre, che non esci con un uomo, sono passati anni, se non interrompi questo ciclo, le cose non cambieranno mai."-
Mi guarda con un'espressione triste negli occhi, le mie parole, devono aver risvegliato in lei, cattivi ricordi:
-" Sto bene così Grace, davvero...
E poi ho te no?!
Con un'amica così incredibilmente incasinata ... E chi si annoia."-
Mi mette un braccio intorno al collo tirandomi a se.
Nonostante, faccia finta di nulla, so, quanto ha sofferto e quanto ne soffre tutt'ora.

Al secondo giro di Cosmopolitan, io decido di dare forfè, di certo, non sono portata per le bevute.
Con la coda dell'occhio, vedo il cameriere di prima, palpare il sedere ad un tizio, che sembra proprio il proprietario del locale.
A vedere la scena, purtroppo, non sono l'unica.
Roxy, comincia a ridere di pancia, contagiando poi, inevitabilmente, anche me.
-" È gay... Doveva per forza esserlo..."- mi dice, ordinando un ultimo giro di Cosmopolitan.
Facciamo un brindisi:
-" Agli uomini, che o sono dei cani..."- dice Roxy.
-" ...o sono gay!"- concludo.
Inutile dirvi poi, il modo sfacciato in cui Roxy, flirtò con quello stesso cameriere.
-" È solo per tenermi in allenamento.. "- mi disse, quando gli feci notare che nonostante l'alcol, il cameriere restava comunque gay.
Giuro, di non aver mai riso così tanto.

Arrivata nella via principale, di casa mia, scendo dal taxi, saluto Roxy, che nel frattempo mi fa ciao ciao con la manina dal finestrino e mi avvio verso il civico del mio appartamento.
Ad aspettarmi, trovo sulle scale, un bel giovanotto dalle fossette seducenti.
Appena mi vede, si alza in piedi:
-" Lucas! "- gli urlo, correndogli incontro.
Lo abbraccio, con tutta la forza che mi resta dopo, quattro giri di Cosmopolitan e uno di tequila.
Sì, se ve lo state chiedendo, sono un po brilla, ecco perché sono dovuta ricorrere al taxi per tornare sana e salva, a casa mia.
Ispiro il suo intenso profumo, lo so che è passato solo un giorno ma... Quanto mi è mancato!
Comincio a seminare teneri baci, lungo tutto il suo collo, partendo dalla base, per poi finire appena sotto il suo orecchio.
Lo sento sospirare, so che quando faccio così, impazzisce.
Sarà l'alcool, ma stasera, non mi importa un fico secco di quello che può pensare la gente, io ho bisogno di questo.
Ho bisogno di sentirlo vicino, ho bisogno di sentirmi amata e perché no, anche desiderata.
Continuo a stuzzicarlo, baciandolo con estrema delicatezza.
-" Mmh Grace....Così mi uccidi..."-
la sua voce e bassa, sensuale.
-" Mi sei mancato... "- gli sussurro all'orecchio, mordicchiandolo e stuzzicandolo.
Decisamente, se il mio intento era quello di eccitarlo, diciamo pure che ci sono riuscita... Abbondantemente.
Lui mi prende per i fianchi, trascinandomi fino alla sua auto, parcheggiata poco distante.
Mi fa salire e dopo essersi rischiuso la porta alle spalle, comincia a baciarmi, come se non ci fosse un domani.
Sì, mi sa proprio che gli sono mancata anch'io!
Le sue mani mi stringono i fianchi, per poi risalire lentamente fino al mio viso, che attira con decisione a sé, trascinandomi in un intenso, lascivo, bacio da urlo.
Sento la sua pelle, il suo odore il suo...
Il contenuto della mia borsa, posata momentaneamente sul cruscotto dell'auto di Lucas, ci viene praticamente tutto addosso.
-" Dannazzione, l'ho urtata con il braccio. Scusa Grace, metto subito tutto apposto  poi sono di nuovo tutto tuo ok?!"- la voce di Lucas è incrinata, bassa, vedere l'effetto che gli provocano i miei baci, mi fa sentire soddisfatta.
Gli sorrido come una stupida, crogiolandomi nel ripensare alle sue parole, dette un attimo fa.
" Sono tutto tuo..." Mmh, che delizia...
-" Grace?!..."- la voce di Lucas, mi riporta sulla terra ferma.
-" Sì?! "-
-" Cos'è questo?! "- fra le sue mani, c'è l'invito che mi ha dato Cris, cavolo!
Questo, non doveva succedere..
"E Adesso cosa gli dico?!
Non posso raccontargli la verità...
Non posso dirgli che a quel party ci andrò con Cris, lui... Lui traviserebbe sicuramente le cose, saltando a conclusioni sbagliate..
Allo stesso tempo, però, non voglio mentirgli...
Nella mia testa, si accumulano infinite domande ed ipotesi, che non fanno altro che alimentare la mia paura di ferirlo.
No, questa, è l'ultima cosa che voglio!
Aah che cosa faccio adesso?!"

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora