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È passata una settimana , dall'ultima volta che ho visto Lucas e dire che ormai è sempre nei miei pensieri, sarebbe l'eufemismo dell'anno.
Ho vegliato sul mio cellulare giorno e notte, in attesa di un suo messaggio, ma niente.
Voi mi direte, " perché diavolo non gli mandi tu un messaggio!?" Beh ecco... Io lo farei anche, il problema è che tonta come sono, quando mi chiese il numero in libreria, io non mi sono fatta avere il suo...
Quindi o mi contatta lui, o niente!
Guardo dal finestrino della mia auto l'appartamento di Cris, è un po' che non lo vedo, dal cazzotto, più precisamente.
Ora che ci penso, in quindici anni, non mi ha mai parlato dei suoi interessi, di cosa fa nella vita, quale musica ascolta, niente.
Tutto quello che so , l'ho scoperto quella sera, nella sua stanza.
Mi chiedo perché di recente l'ho visto in giacca e cravatta, lavora? Cosa fa per vivere?
Io non so neanche che macchina ha, quella sera ero talmente brilla...
Di lui so solo quello che mi permette di conoscere, di vedere. È terribilmente frustrante .
Mi sono chiesta infinite volte, cosa ci trovasse mio fratello in lui, cosa avessero in comune, cosa li ha tenuti legati per tredici anni.
È come se lo circondasse un alone di mistero, io non mi sono mai preoccupata di indagare sulla cosa, ma le sue parole quella volta..

"L'unico motivo per il quale ti sopporto, l'unico motivo per il quale accetto il fatto di averti ancora tra i piedi e ti sono venuto a chiedere scusa, è Theo! Glielo devo cazzo! Lui era il mio migliore amico, ed io devo assicurarmi che tu non ti faccia abbindolare da nessuno, tonta come sei! Dio mio, te ne stai lì, a piangerti addosso aspettando che la gente ti tenda la mano, è ridicolo! Cosa credi che solo tu provi dolore? Lui manca a tutti, solo che noi adulti, ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti."

A mente lucida ho potuto analizzare a fondo ogni cosa.
Dietro le sue parole si nascondeva tanta rabbia, ma soprattutto tanto dolore.
Si sente colpevole, perché?!
Lui non avrebbe potuto cambiare il corso del destino, sarebbe semplicemente morto con Theo.

Parcheggio l'auto, oggi sono tornata a casa in anticipo, Gerry doveva allestire la libreria con palloncini e petali di rosa per la cena a lume di candela che preparerà a sua moglie stasera, per il loro anniversario.
Incontro Caren Smith, la mamma di Cris, una quarantenne un po snob dai profondi occhi marroni, che a fatica porta le buste della spesa.
-" Desidera che le dia una mano signora Smith? "-
-" Oh te ne sarei molto grata cara"- mi porge il sacchetto più pesante, andando dritta spedita verso il portone che conduce al suo appartamento, con in mano una busta, con appena quattro baguette... grazie eh, simpatica come il figlio vedo!
Raggiungo faticosamente il terzo piano, dopo aver fatto quattro dannatissime rampe si scale a piedi!
L'ascensore era guasto, proprio oggi!
Caren, mi invita ad entrare nell'appartamento ultra moderno, ristrutturato appena tre anni fa, ed io, mi rendo conto che quella, è la prima volta che entro in quella casa alla luce del sole.
-" Prego accomodati, una tazza di tè? "-
-" Mh sì certo, volentieri "-
Mi guardo intorno, sembra tutto così freddo e incolore, solitamente, quando si entra in una casa vissuta, se ne avverte subito il calore , qui, mi sento davvero a disagio.
Niente foto, nessun oggetto fuori posto, se ci si guarda in giro apparte il colore grigio, che regna sovrano un po dappertutto, si notano solo oggetti e sculture di arte moderna che, francamente, faccio fatica a capire cosa rappresentino.
La stanza di Cris, a differenza del resto della casa invece, è così in contrasto con tutto questo, è colorata, vissuta, allegra e calorosa... rappresenta a pieno quello che lo appassiona, ci si sente a proprio agio, o almeno, io mi sentivo al sicuro.
Dopo pochi minuti, la signora Smith, mi raggiunge con un vassoio d'argento, inutile raccontarvi del servizio da te che ha tirato fuori per l'occasione, neanche fossi la regina in persona.
-" Allora, Sharon...giusto?"-
-" No, Grace, mi chiamo così "-
-" Mh, fa lo stesso, cosa fai nella vita? "-
-" Mi occupo di una libreria.. "-
-" Oh ne possiedi una tutta tua? "-
-" No, no, ci lavoro, sono un'impiegata "- la faccia di puro disgusto con la quale mi guarda, rende ben chiaro il suo pensiero a riguardo. Decido allora, di sorvolare sulla cosa, ed approfittare della situazione, per sapere qualcosa di più su Cris:
-" Anche Cris lavora no?!"-
-" Certo! All'inizio ha fatto un po di storie, ma poi si è deciso ad affiancare il padre nella ditta di famiglia."- ditta di famiglia? Hanno una DITTA DI FAMIGLIA?
-"Mi scusi, ma di cosa si occupa,esattamente? "-
-" È un interior design "-
CHE COSAAA? Quell'idiota???
Ma come è possibile?
-" Tutto bene cara? "-
-" Emh, sì certo, come madre deve esserne molto orgogliosa.."-
Frase di circostanza, lo so, ma mettetevi nei miei panni, è come se mi fosse crollata la terra da sotto i piedi, e chi se lo aspettava!
-" Fa semplicemente il suo dovere di figlio, deve parecchio a suo padre, è il minimo.
Per quanto mi riguarda, la cosa mi lascia indifferente, se fosse stato mio figlio, a quest'ora si troverebbe a New York, a dirigere un'azienda tutta sua, ma dato che non ho voce in capitolo, lascio le decisioni a suo padre. "-
"Aspettate un momento... Cosa significa " se fosse stato mio figlio? "
-" Lei non è la madre biologica di Cris? "- ho paura della sua risposta...
-" Assolutamente no, che idiozia! Quella succhia sangue lo ha messo al mondo solo per poter ricevere poi, dal mio caro marito, del denaro.
Quello era il suo unico scopo, non l'ha visto neanche una volta suo figlio, a quest'ora dio solo sa, che fine abbia fatto.
Lei si è presa i soldi ed io ho dovuto assumere una tata che si occupasse di quel moccioso, dio era un'impiastro fin da
bambino. "-
Non riesco a trovare le parole giuste per esprimere quello che provo in questo momento... Senza una madre, Cris è cresciuto, senza l'affetto di una madre, con una donna che lo vedeva solo come impiastro e un padre assente, questo è...davvero triste.
-" Mi perdoni, io...non sapevo.. Non immaginavo tutto questo "-
-" Sono cose che capitano, suvvia, parliamo d'altro piuttosto, ti ricordavo più bella cara, da quando sei ingrassata così tanto? Eppure i tuoi praticano tennis tutti i weekend.. "-
"Ma che... Di che cavolo sta parlando questa tipa?"
-" Tennis? I miei non praticano tennis signora Smith, ed io sono sempre stata così come mi vede..."-
-" Ma come? I Martin giocano con noi tutti i sabati, come fai a non conoscere gli hobby dei tuoi genitori? "-
genitori?
"Ma è seria o gli manca solo qualche rotella?!"
-" Io non sono la figlia dei Martin signora Smith. Io sono la figlia dei Miller, mio fratello era il migliore amico di Cris, ecco il perché lo conosco, credevo mi avesse riconosciuta"-
questa è fuori come un balcone!
-" i Miller?... "- di nuovo quella faccia schifata... Ora la prendo a sberle! :
-" Quei sempliciotti senza un soldo bucato?! "- ora basta! Può offendere me... Ma la mia famiglia....

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