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Il mattino seguente, come avevo previsto, mi sveglio con lo stesso malumore, della sera precedente.
Ho la voglia di comunicare con il resto del mondo, sotto i piedi, per non parlare del mio aspetto: sono pallida, ho gli occhi gonfi e due borse sotto gli occhi spaventose.
-" Grande, complimenti Grace, bella cera!"-
" Come mi sono ridotta... " penso fra me e me, " È da idioti ridursi in questo stato, per un uomo che se la sta spassando nella grande mela, ignorandomi completamente!"

Guardo l'orologio: le sette in punto.
" Per fortuna sono in perfetto orario. "
Parcheggio l'auto a qualche isolato dalla libreria: ho voglia di camminare un po', ho bisogno di schiarirmi le idee.
Arrivata all'ingresso, trovo Roxy, fasciata in un paio di aderenti jeans a vita bassa che gli stanno da dio.
-" Ehi Grace, buongiorno! "-
Mi viene incontro, per abbracciarmi ma appena mi dà un'occhiata, si ferma di colpo.
-" Oh mio dio, ma come ti sei vestita?! "-
Abbasso lo sguardo sul mio outfit: convers, t-shirt bianca e salopette.
-" Perché cosa c'è che non va? "-
-" Stai scherzando spero! "-
Alzo gli occhi al cielo, sospirando pesantemente.
-" Roxy davvero, non sono dell'umore oggi... "-
-" Perché? C'è qualcosa che non va?"-
Vorrei parlargli, ma non servirebbe a nulla, la questione è tra me e Cris, solo io posso capire cosa gli sta passando per la testa nell'ultimo periodo, solo io posso venire a capo di questa situazione.
-" Nulla di importante, è solo che oggi sono di cattivo umore, tutto qui. "-
-" ...E quindi devo starmene zitta in un angolo, ricevuto! "- mi dice con voce divertita, per fortuna una delle due, questa mattina, si è svegliata di buonumore.

Alle otto e trenta passate, vediamo venirci incontro, una sagoma accaldata e affaticata che si fa aria con un fazzoletto bianco.
-" Ragazze...per fortuna vi ho trovate! "- la sua voce è affannosa mentre cerca si riprendere fiato.
-" Gerry, tutto bene?"-
-" Sì, cioè no, ho provato a contattarvi ma nessuna delle due mi ha risposto al telefono. "-
-" Strano, io no ho ricevuto nessuna... Oh sì, è vero.
Scusa Gerry, non l'ho sentito squillare. "- dice Roxy, controllando il suo registro delle chiamate perse .
-" Io l'ho lasciato a casa oggi... Cioè, l'ho dimenticato "- mi affretto a correggermi.
-" Capisco... Comunque volevo avvertitvi, che oggi e domani, la libreria resterà chiusa "-
-" Cosa?"- esclamiamo io e Roxy, in coro.
-" Beh, vedete...mia moglie si è messa in testa di fare una sorpresa a mio figlio, quindi, oggi partiremo per il Canada."-
Lo sguardo di pura gioia, che vedo negli occhi del signor Gerry, appena nomina suo figlio, mi fa spuntare un sorriso.
È molto legato a lui e da quando si è trasferito in Canada, anche se non lo vuole ammettere, in lui si è creata una mancanza che riesce a colmare solo quando lo rivede, qualche volta all'anno.
-" Sono felice di sapere che potrai rivedere tuo figlio così presto Gerry, davvero.
Tua moglie ha fatto bene a prendere questa decisione, ogni tanto, ci vuole! "-
Cerco di sorridere, ignorando la fitta al cuore che provo, nel ripensare con nostalgia a mio fratello.
Come vorrei, che bastasse prendere solo un aereo, per poterlo rincontrare.
-" Beh sì, devo ammettere che ne sono molto felice. Mi dispiace solo per voi ragazze, siete venute apposta fin qui..."-
Povero Gerry, lo vedo tutto imbarazzato, cercare le parole giuste per rimediare.
-" Dai tranquillo Gerry, è tutto ok.
Vorrà dire che io e Grace, ne approfitteremo per andare a fare un po di shopping fra ragazze.. "-
dice Roxy, con nonchalance.
-" Io e te, cosa?"-la guardo a bocca aperta, completamente incredula.
" Sbaglio, o gli ho appena detto che sono di malumore?!"
-" Beh in questo caso allora...ci vediamo fra un paio di giorni ragazze, divertitevi! "-

Vedo Gerry, andare via tutto contento, mentre io e Roxy, restiamo immobili ad osservarlo.
-" Allora, dove ti va di andare? "- la voce di Roxy, interrompe il silenzio che ci avvolgeva.
-" A casa mia...ti chiamo dopo Roxy. "- abbasso lo sguardo, apprestandomi ad attraversare la strada.

-" Attenta Grace! "-
Vengo afferrata all'improvviso da Roxy, che mi tira verso di sé, salvandomi da una macchina in corsa, sbucata dal nulla.
-" Oh mio dio..."- guardo l'auto, sfrecciare via a tutta velocità, cercando di calmare il mio cuore, che dopo l'incidente appena evitato, continua a tremare dalla paura.
-" Non ci posso credere, ma da dove è sbucata quell'auto?!
Non aveva neanche una targa attraverso la quale avremmo potuto risalire al conducente."- mi tiene stretta fra le braccia, parlandomi con voce tremante.
Di sicuro, anche se cerca di non darlo a vedere, deve essersi spaventata parecchio anche lei, come me.
-" È davvero assurdo, un momento fa quel fuoristrada non c'era..."- escalmo, arrancando con il respiro.
-" Lo so, è proprio questo infatti che non capisco...
Ad ogni modo, tu come ti senti, stai bene?"-
Mi guarda preoccupata, mentre a me, scappa una lacrima.
-" Posso essere sincera con te Roxy?! "-
-" Ma sì certo Grace... "-
-" Ho avuto paura..."- mentre pronuncio queste parole, sento la mia voce, incrinarsi leggermente.
-" Paura che ti investisse? "-
-" Paura di morire Roxy....
Ecco che cosa ho pensato in quel momento, ho pensato che sarei morta, come mio fratello...ed io non voglio morire Roxy, non voglio..."- vengo percossa dai singhiozzi che stavo cercando di tenere a bada fino a questo momento.
" Se penso a quello che sarebbe potuto succedere, se penso a quello a cui avrei rinunciato...
Non avrei potuto più rivedere le persone che amo, non avrei più potuto vedere Cris...
Per non parlare dei miei genitori, non oso immaginare il dolore che gli avrei procurato."

Dopo l'enorme spavento di poco fa, io e Roxy decidiamo di andare in una gelateria poco lontana, giusto per festeggiare il fatto che sono ancora viva, ecco.
-" Mmh questo è il gelato più buono della città, non credi?! "-
Sorrido annuendo con il capo, davanti all'enorme cono, che Roxy ha deciso di comprarmi per tirarmi su.
" La adoro, quando le cose si fanno difficili, lei in qualche modo, riesce sempre a farmi stare meglio, con il suo modo speciale di affrontare la vita.
" Quando le cose vanno male, non c'è nulla che può risolvere i tuoi problemi, più del gelato, lui ti capisce, lui ti comprende, lui non giudica " è questo quello che mi dice, ogni volta che dopo una delusione d'amore, o nel mio caso, un grosso spavento, ci ritroviamo sedute, davanti ad una porzione extra, a mangiarlo insieme. "

-" È davvero la fine del mondo, Roxy! In poche parole, sublime. "-
ammetto, assaggiandone un po.
-" Sublime.... Mi piace! "- esclama tutta contenta.
Sorridiamo entrambe, come due bambine, in qualche modo, è riuscita a farmi dimenticare lo spavento di poco fa.
-" Allora...prima di quell'idiota su quel fuoristrada, mi stavi raccontando della fattoria nella quale stai lavorando part-time..."- escalma tutto d'un tratto.
-" Fattoria?! Ma quale fattoria?"-
-" Oh andiamo Grace, deve esserci per forza una fattoria, altrimenti, perché ti saresti vestita da campagnola a questo punto... "- dice con aria divertita.
La guardo a bocca aperta, cercando di restare seria il più possibile.
-" Ehi, io non sono vestita come una campagnola! "-
-" Sì che lo sei! "-
Gli do un buffetto sul braccio, facendogli una linguaccia.
Ridiamo di pancia, ed io sinceramente, sono davvero felice di potermi lasciare alle spalle, anche se solo per un attimo, i problemi con Cris.

-" Credi che un giorno, potremo essere felici, senza riserve
Roxy?! "-
Mi guarda sorpresa dalla mia domanda improvvisa.
-" Non ne ho la più pallida idea Grace... Ma spero proprio di sì, c'è lo meritiamo infondo!"-


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