Capitolo 5

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Capitolo 5:

Mi sorride leggermente e mi fa cenno di andare da lui.

"Credevo non venissi a scuola tu" gli dico quando siamo faccia a faccia.

Sta benissimo con il cappello.

"Infatti è così, sono venuto per accompagnarti a casa" dice tranquillamente.

"Ti piace fare da taxista, per caso?" Ridacchia e sale in macchina, faccio lo stesso.

"Vuoi andare a casa?" Mi chiede quando salgo.

Alzo le spalle come per dire che per me è uguale.

Devo cercare di essere meno fredda.

Perché è venuto qua?

In macchina c'è davvero troppo silenzio e io vorrei chiedergli parecchie cose.

"Perché sei venuto a prendermi?" Gli chiedo finalmente. Mi guarda per un secondo per poi posare i suoi occhi sulla strada.

"Io non lo so, sinceramente"

Ridacchio, mi fa piacere che sia venuto.

Ci fermiamo in un posto che è tutto men che casa mia. Siamo in mezzo a tanti palazzi, negozi e ristoranti.

Scende dalla macchina e io faccio lo stesso.

"Andiamo?" Annuisco e cammino a fianco a lui mentre studio il suo profilo. È bellissimo.

"Che c'è?" Chiede un po' irritato.

"Niente, mi piace come ti sta il cappello" penso di essere completamente rossa ed è strano, io non arrossisco quasi mai.

Sorride.

--

Mi sento in imbarazzo a mangiare in pubblico ma questo pranzo è stato piacevole. Siamo di nuovo in machina per andare al mio appartamento, credo.

Vorrei davvero sapere qualcosa in più su Harry ma non parla quasi mai e io nemmeno. È davvero strano tutto ciò.

"Ti volevo ringraziare per oggi, e per sabato e per venerdì" dico piano.

"Sei stato come un babysitter o qualcosa del genere" ridacchio e lui fa lo stesso.

"No, è stato divertente. E per me è okay" mi sorride fermando la macchina davanti al mio palazzo.

Non so se chiedergli se entrare o no.

Si sporge verso di me e prende la borsa che tenevo sulle gambe frugandoci dentro. Lo guardo in modo interrogativo, non so perché ma non gliela tolgo dalle mani.

Prende il mio telefono e a quel punto non capisco. Mi segna il suo numero e lui prende il mio.

"Va bene?" Mi chiede.

"Si" sorrido per poi riprendermi borsa e telefono.

Mi giro quando arrivo al portone ma lui non c'è già più.

--

Sono due giorni che non faccio altro che pensare ad Harry, ma non come un'innamorata, come una ragazza curiosa.

Vorrei davvero conoscerlo bene, è un ragazzo interessante e mi trovo bene con lui. Anche se non parliamo molto, è questo che non capisco.

Con gli altri non parlo e non voglio parlare ma con lui vorrei farlo. Vorrei parlargli ma non esce mai niente dalle nostre bocche.

Questi due giorni sono stati lunghi e schifosi, come tutti gli altri. Niente di nuovo e io non ho voglia di uscire.

Sono fredda come il ghiaccio come sempre e se sto con i miei amici rischio solo di offenderli o di trattarli male, per questo non ci sto.

Alice la sento solo per messaggio ogni tanto.

Tutto ciò fa schifo.

HARRY'S POV:

Tutto ciò non ha senso.

Penso a Heisel costantemente in questi giorni, penso a come potermi riavvicinare a lei. Non so se è quello che voglio.

È interessante e mi trovo bene insieme a lei.

Ma è terribilmente fredda e io in queste cose non sono capace.

Io di solito con le ragazze ci passo una notte e finisce li, con lei ci ho passato due notti e un intero pomeriggio, e anche se l'idea di scoparci era allettante, non volevo. E lei non si è comportata con me come fanno le altre.

Lei è incasinata e anche io lo sono.

Questo potrebbe essere un grande problema. Grandissimo problema.

Ma non importa, voglio rivederla.

"Domani ti passo a prendere a scuola, va bene?" Mando questo messaggio ad Heisel.

Bruttissimo messaggio ma non sapevo come esprimermi.

Che coglione che sono.

"Si,va bene" mi risponde.

Si intravede il gelo anche tramite un cazzo di messaggio.

Tutta questa situazione mi sta stressando fin troppo.

Prendo il giubbotto e esco di casa è sera e inizia a fare buio.

Al bar c'è la solita gente, prendo un bicchiere di birra e vedo Ester che balla per qualche ragazzo. Passo di li la prendo e la porto via.

Nessuno prova a dire qualcosa, anzi, salutano e non mi guardano nemmeno.

Hanno imparato.

Ester muore per me, l'ha sempre fatto e a letto è abbastanza brava, io mi devo distrarre in qualche modo e lei sembra la soluzione migliore.

Vado in giro per qualche bar quasi tutta la notte a far le solite cose, qualche finto amico, qualche puttana. Ester. E quelle robe lì.

Domani però devo andare a prendere Heisel quindi almeno un po' devo dormire.

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