Capitolo 71
Alzo in aria le braccia esultando mentre gli altri ragazzi mi maledicono mentalmente.
"Volete rigiocare?" Li prendo in giro rinfacciandoli le quattro partite consecutive vinte da me. Certe abitudini ed attitudini non cambiano mai.
"Sempre la solita bastarda" mi dice mio fratello mentre si porta alle labbra un calice di birra insieme a Niall. Sono completamente andati.
"Vieni?" Sussurra Harry al mio orecchio mentre mi prende il braccio facendomi alzare.
"Si" sussurro lasciando i miei amici a divertirsi al tavolo del poker.
Sto vivendo a pieno ogni secondo di questa notte praticamente perfetta. Amo come ci stiamo divertendo e amo il fatto che Harry e i ragazzi non si siano ubriacati fino al vomito così da poterci godere veramente la serata. Beh, ammetto che siamo tutti un po' brilli ma niente di che, è piacevole, tutta questa festa è piacevole.
Sono anche finita in piscina e ora indosso una grande maglia di Louis infilata dentro la gonna di Hellen che si è tolta per fare una specie di spogliarello sul balcone della cucina. Ho tappato gli occhi ad Harry mentre si 'esibiva' e lui intanto rideva così forte da farmi stare bene.
La sua mano è ben avvolta intorno al mio polso mentre mi trascina per le stanze della casa allontanandoci sempre di più da tutti gli altri. I suoi passi sono grandi e veloci e fatico a stargli dietro anche perché indosso i miei tacchi alti su cui Harry ha già fatto diversi apprezzamenti. Amo il modo in cui abbia prestato attenzione al mio abbigliamento e al modo in cui mi stava il vestito, mi ha detto più volte quanto avrebbe voluto togliermelo. Amo come la sua voce roca sussurri le cose più intime così piano che solo io possa sentirle.
"Dove mi porti?"
"Non lo so sto cercando di allontanarmi il più possibile" non ha bevuto molto ma in compenso ha fumato davvero tanto ed è ricoperto dall'odore di tabacco, la cosa non mi dispiace.
"Non fare l'asociale" lo prendo in giro mentre lui si blocca davanti ad una porta in legno chiaro, sarà una delle stanze da letto di questa grandissima casa.
"È tutta la sera che mi insulti" si finge offeso mentre mi trascina dentro la stanza insieme a lui. Bingo: stanza da letto con tanto di terrazzino e letto matrimoniale. La porta-finestra è leggermente aperta ed entra un'aria gelida dentro la camera, beh, forse è normale dato che siamo al 31 Gennaio. Cavolo, come passa il tempo.
"A cosa pensi?" Mi chiede poggiando un braccio sulle mia schiena e stringendomi a lui. Mentre pensavo a tutto il tempo passato, senza nemmeno accorgermene, ho camminato fino alla finestra restando ad assaporare la sensazione pizzicante del vento sulla mia pelle coperta da brividi.
Questa serata è la reincarnazione della perfezione, un po' come Harry.
"Uhm, niente..insomma, siamo già al 31 Gennaio ed io ho già 19 anni.." Mormoro vagando in mezzo a tutti i miei pensieri.
"Amo quando pensi così anche alle più piccole cose" sussurra mentre sistema una ciocca di capelli che il vento mi ha scompigliato e aggrovigliato. Gli sorrido mentre lo stringo a me. Il suo sguardo è fisso fuori dalla finestra così come il mio. Ciò che ho sempre amato di Harry è il suo sguardo perso, impegnato, concentrato. La sua intelligenza, il suo modo di pensare e di ragionare.
Amo quando, dopo avermi ascoltato parlare, si ferma a pensare per minuti e minuti, magari nel silenzio più totale o magari ascoltando qualche CD dei Coldplay.
"Comunque sia, hai ragione, è già passato molto tempo" dice una volta dopo essersi ripreso dal suo stato di "trance".
"Già" sospiro mente porto le braccia intorno al suo collo e cerco di riportarlo completamente alla realtà. So bene che quando di perde a pensare poi ci mette un po' per tornare "lucido".
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"