Capitolo 24

142K 4.4K 929
                                    

Capitolo 24:

HARRY'S POV:

Probabilmente oggi se non ci fosse stata lei avrei ucciso Tom, o comunque lo avrei picchiato fino a fargli uscire tutto il sangue che ha in corpo. Odio il fatto che tutti la guardino e che tutti la vorrebbero. Sono già in paranoia per questa sera alla festa, la terrò con me tutto il tempo, per forza.

Quando eravamo soli nello spogliatoio Dio solo sa cosa avrei voluto farle e quanto l'avrei voluta vicino a me. Era così bella che mi venivano i brividi anche solo a guardarla, aveva i calzoncini blu che le segnavano perfettamente il suo sedere. Merda.

Mi fa impazzire il fatto che sia stata così timida con me, che alcune volte ancora si imbarazza e nasconde il suo viso anche se odio quando lo fa. Voglio che mi guardi,amo che mi guardi. E amo il fatto che passi da essere imbarazzata ad essere a suo agio vicino a me.

Lo ripeterò all'infinito che è illegale. Non so come gestire il fatto che lei sia così tanto per me, non mi è mai successo. E non voglio nemmeno ammetterlo, non saprei come fare. Non so nemmeno cosa sia tutto ciò. Insomma, stiamo insieme? Penso di si ma non ce lo siamo mai nemmeno detto.

La vedo scendere dal suo appartamento e venire verso la mia macchina. È terribilmente bellissima e poco coperta. Dovrò essere io a decidere cosa deve mettere alle feste.

"Harry" dice salendo in macchina mentre si sporge verso di me per lasciarmi un bacio sulla guancia.

"Ciao, piccola" la vedo arrossire e inciampo nel mio stesso sguardo. Non so perché l'ho chiamata così, penso che mi sia sfuggito.

Ridacchia e mi sorride mentre io metto in moto la macchina.

"Stai bene" le dico e non mi fa nemmeno finire la frase che inizia a parlare.

"Sul serio? Intendo, non sapevo cosa mettermi e quindi ho deciso per questo ma mi sento un po' nuda e troppo esposta e poi non saprei, insomma" sospira mentre continua a parlare e a divagare. Rido mentre la vedo così insicura.

"Stai bene ma dalla prossima volta penso che deciderò io il limite di cortezza delle gonne o calzoncini" le dico e lei si acciglia prima di tornare ad essere più tranquilla.

"Può darsi" dice mentre ridacchia.

Arriviamo alla festa e prima di entrare si accende una sigaretta e si siede sul muretto, non ho intenzione di lasciarla qua da sola.

Sospiro quando lei inizia a fumare e la voglia di buttarle a terra la sigaretta mi attraversa mente e corpo più volte ma mi controllo. Penso che ci sia qualcosa che la renda nervosa.

Mi siedo accanto a lei e porto il mio braccio dietro alla sua spalla.

"Cosa succede?" Le chiedo piano mentre facendo finta di niente le prendo la sigaretta dalle labbra e la porto alla mia bocca almeno adesso non si torturerà davanti a me.

"Non ci sono altre Ester o qualcosa del genere lì dentro vero?" Chiede incerta mentre mi guarda.

In un primo momento mi arrabbio per quella sua domanda e mi verrebbe voglia di urlarle contro ma poi mi ricordo che ha tutto il diritto di chiedermelo dopo quello che è successo. Sembra ferita.

Ovvio che lo è.

"No" dico piano cercando di restare calmo "e anche se ci fossero, non mi importa. Ci sei te con me" le dico e lei si rilassa prima di appoggiare la testa sulla mia spalla e lasciarmi baci umidi sul collo, nel mio punto debole. Se continua così potrei indurirmi anche solo per questo.

"Heisel" la supplico mentre mi alzo e la porto dentro. Lei ridacchia.

Quando siamo dentro però c'è più casino delle altre volte. Lei prende subito un drink sotto il mio sguardo severo.

GrayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora