Capitolo 64
Rimango pietrificata e il cuore sembra volermi uscir fuori dal petto mentre sento quella voce continuare a chiamare il mio nome. Mi prendo del tempo per osservarlo, mi perdo a guardare quanto sia cresciuto ma in realtà, rimasto sempre uguale. Non è cambiato più di tanto.
"Cosa succede?" Mi chiede Harry tirando leggermente il mio braccio.
"Heisel" esclama di nuovo quella voce mentre si piega e prende fra le braccia la bambina. Strizzo gli occhi e affogo nel mio respiro, non sapevo che tornare a Manchester qualche giorno avrebbe riportato a galla tutto quanto.
Istintivamente, quasi senza accorgermene, faccio un passo verso di lui.
Si gira di scatto facendo,finalmente, incontrare i nostri sguardi. I suoi occhi sono sempre gli stessi, sono i miei, credo, ad essere cambiati. Non sono più gli occhi che avevo un tempo e forse è meglio così.
"Mattew"
Si ricompone e mi sorride leggermente mentre tiene stretta a lui la bambina. Deglutisco rumorosamente mandando giù l'abile che mi si è formato in gola, non avrei mai pensato che rivederlo mi avrebbe causato tutto ciò.
"Heisel" dice. La sua voce quasi inudibile, una specie di sussurro.
Faccio un'altro passo verso di lui e ormai siamo uno di fronte all'altro. La piccola si gira e mi sorride, ha gli occhi di Mattew e anche la bocca. È sua figlia?
Sento i passi silenziosi di Harry seguirmi. Mette un braccio intorno al mio fianco e mi stringe leggermente a lui. Posso sentire i suoi occhi bruciare su di me, la sua mascella è tesa e guarda Mattew come non ha mai guardato nessuno. Non posso andarmene via, non lo vedo da tantissimo tempo..voglio solo parlare con lui. Togliermi lo sfizio di sapere se lui adesso è felice.
"Come stai?" Mi chiede. Guarda Harry per qualche secondo ma sembra non importargli del fatto che lui sia accanto a me. La sua attenzione è su di me, sul mio corpo. Sembra quasi che stia cercando di vedere quanto sono cambiata in tutto questo tempo.
"Sto bene" sorrido "tu?"
"Bene"
"È passato tantissimo tempo"
"Già"
"Lei è Heisel?" Chiedo indicando la bambina. Continua a sorridere e si muove fra le braccia di Matt.
Merda, l'ho davvero chiamato Matt?
"Si" deglutisce "è mia figlia"
Il mio cuore sobbalza e mi ci vorrebbe un aiuto per alzare la mia mascella dal pavimento.
"Penso che dovremmo andare" mi dice Harry.
"No" protesto "non ancora"
Allungo un braccio verso Heisel e le accarezzo la guancia. È una bambina bellissima, ma mi aspettavo tutto tranne questo.
Ha dato il mio nome ha sua figlia.
"È davvero bella" dico. Lui mi sorride e Harry stringe ancora una volta la mano sul mio fianco. Non posso credere a tutta questa situazione.
"Grazie" guarda sua figlia e la mia mano poggiata sulla sua guancia. I suoi occhi credo brillino e quando si gira di nuovo su di noi mi sorride leggermente.
"Sono entrato nell'azienda di mio padre" mi racconta
Era il suo sogno, entrare nell'azienda del padre. L'ha sempre voluto fare.
"Davvero? Wow, sono felicissima per te" mi complimento e un sorriso cresce spontaneo sul mio viso ricordando tutte le volte in cui abbiamo parlato di quello che avremmo fatto nella nostra vita.
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"