Capitolo 14:
Apro e mi ritrovo davanti un ragazzo dai capelli riccioli e gli occhi iniettati di sangue. È ubriaco, posso dirlo dall'odore di alcol che emana. E se non è ubriaco,ha bevuto molto.
In più ha il labbro che sanguina. Fantastico.
"Heisel" piagnucola e io mi sposto per farlo entrare.
"Harry, che è successo?" Gli chiedo ma lui non risponde.
Lo prendo per mano e lo accompagno in bagno mentre prendo l'asciugamano, lo bagno e glielo passo sul labbro.
"Sei così bella Heisel" sussurra.
"Cosa è successo, Harry?" Dico duramente.
Sospira prima di schiudere la bocca e iniziare a parlare.
"Presente quando tu mi hai detto che non sai amare o qualche merdata del genere? Nemmeno io sono capace. Non che io ti ami, però sei così diversa Heisel. Cazzo. L'altra sera non mi hai baciato tu, ti ho baciato io e mi sono spaventato perché quel bacio è stato così tanto, è stato troppo. Insomma sarei andato avanti. Io ho un autocontrollo davvero scarso, e faccio male alle persone. Non solo psicologicamente intendo. Non volevo farti male ai polsi. Io non lo so. Non so niente. Ma sono di nuovo in questo fottutissimo appartamento e sto facendo un'eccezione a un'altra delle mie regole "non andare a casa delle ragazze". È vero Heisel, ero con quelle ragazze e se vuoi saperla tutta in questa settimana che tu non ceri ero con una ragazza diversa ogni sera ma questo non importa perché non penso a loro, non penso a loro nemmeno mentre me le sto scopando. E adesso siamo punto a capo, tu sei di nuovo così fredda da far congelare tutto. Scusa davvero per tutta questa merda, ma non voglio che bevi. Diventi più vulnerabile. Poi i ragazzi ti baciano ti toccano, e non voglio. Solo se magari ci provassimo?" Finisce di parlare con il respiro affannato e farfugliando, mi sono dovuta davvero sforzare per cercare di capire bene.
Sono belle le cose che ha detto, a parte la parte delle ragazze con cui stava. Quella non mi è piaciuta.
E non mi piace nemmeno il fatto che lui può e io no.
"A me non importa di baciare un ragazzo in discoteca, Harry. Ma come non posso io, non puoi tu" gli dico calma mentre passo un indice sul suo labbro ferito.
"Lo so, lo so e hai ragione" sospira "non farò più queste merdate però ti prego, proviamoci perché ho davvero bisogno di sapere come possono andare le cose fra noi due" conclude.
Sospiro mentre lui prende il mio viso fra le mani e inchioda i nostri sguardi.
"Heisel" quasi mi supplica.
"Domani mattina magari non vorrai più, ci ripenserai e io resterò li, sola" gli dico calma. Se mi agito si agiterà anche lui.
"No no e no. Non dire stronzate, sai che non lo farò" si agita togliendo le sue mani del mio viso e passandosele fra i capelli.
Appoggio le mie mani sulle sue e gliele abbasso sulle gambe. Si tranquillizza a quel contatto.
"Non posso saperlo Harry. Ci conosciamo così poco"
"Ci vorrà del tempo, ci conosceremo con calma, col tempo. Però voglio conoscerti mentre ti sto accanto, non mentre continuo a scopare con altre mentre ho te in testa"
Sobbalzo a quelle parole e lui ridacchia.
"Ma io sono davvero un casino, lo sai questo?" Lo avverto e lui ride leggermente.
"Lo sono anche io, ma non importa. Vuol dire che ci lavoreremo" sorride.
Riporto l'indice sul suo labbro ferito senza dire niente mentre lui mette le sue mani sui miei fianchi stringendo leggermente, è un contatto piacevole. Con lui il contatto non mi da fastidio. Anzi.
"Okay" sussurro contro la sua bocca "però,niente più ragazze, davvero" concludo.
Annuisce e sembra contento.
Anche io lo sono ma ho anche paura, non so a cosa sto andando incontro.
Mi avvicino piano a lui e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Non premo per paura di fargli male dato il taglio, ma lui mi stringe più vicino a lui e amplifica il bacio.
Sorrido sulle sue labbra.
È così bello.
HARRY'S POV:
Mi ha dato un'occasione e io ne ho davvero bisogno. Sono contento di tutto ciò.
Non mi importa andare a letto con altre ragazze adesso.
Se andasse bene?
Sarebbe stupendo.
Lei è così diversa.
Ed è uguale se è incasinata, lo sono anche io.
Mi alzo dalla tazza del bagno e la porto fino alla sua camera.
Non ho intenzione di fare niente, anche se vorrei davvero. Non posso.
Solo adesso mentre siamo faccia a faccia noto che ha indosso la mia felpa. Le sta davvero bene, il verde le fa risaltare gli occhi.
Ha un'altro paio di quei leggins che le stanno terribilmente bene e per il mio autocontrollo tutto ciò è davvero troppo.
"Vuoi provare a dormire qua?" Le chiedo sapendo che non le piace il suo letto.
Ci pensa un po' per poi annuire.
Si gira e apre l'armadio, prende alcuni vestiti maschili e me li porge.
Aggrotto la fronte e sono sicuro che la mia faccia al momento non sia delle migliori.
Perché ha vestiti da ragazzo nell'armadio?
"Son di mio fratello" mi dice come se mi leggesse nella mente.
"Oh" sospiro e prendo i vestiti.
"Vai pure in bagno" mi dice.
Sono dei pantaloni della tutta e una maglia, suo fratello deve essere più o meno come me fisicamente dato che i vestiti mi vanno perfettamente.
Torno da lei ed è stesa sotto le coperte mentre scrive al telefono.
Mi metto nel letto con lei.
Sembriamo più due migliori amici o qualcosa del genere. Non importa.
Appoggia il telefono al comodino dove metto anche il mio e mi sporgo verso di lei abbracciandola.
È così piccola fra le mie braccia.
Le lascio un bacio sulla fronte e piano piano si addormenta fra le mie braccia.
È fottutamente bellissima.
Angolo autrice:
Ciao a tutte ragazze, grazie mille a quelle che seguono la storia e scusate se lo scorso capitolo non era molto bello, questo penso sia migliore e anche gli altri che verranno hanno una migliore qualità! Un bacio grande e forse questa sera metto il 15!
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Gray
Fiksi Penggemar"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"