Capitolo 53

124K 3.2K 309
                                    

Capitolo 53

Sento la testa pesante mentre stacco il busto dal materasso. Sono nel letto di Harry con addosso la sua maglia e ho solo ricordi sfuocati di ieri sera. Il suo braccio è sul mio stomaco e il viso contro il cuscino mentre continua a dormire, sono rassicurata dall'averlo accanto a me.

Appoggio la schiena contro lo schienale del letto e impongo a me stessa di ricordare qualcosa in più su ieri sera. Inizio a mettere in ordine lentamente i pezzi confusi che ho nel cervello.

Harry che arriva alla festa e mi vede ma io non sono arrabbiata con lui, ecco quello che ricordo. Lui mi accarezza o qualche cosa del genere e poi mi porta fuori, ma non mi costringe a fare niente, mi gestisce nel modo giusto. Il prato o qualche cosa di simile, si, siamo in un prato e parliamo ma non mi ricordo di cosa. Ho solo la sensazione dell'erba fredda contro il mio corpo. Poi io che corro e saltello ma non riesco a capire verso dove. Il ricordo successivo sono io in una macchina adesso meno allegra, sono sicura che a guidare ci fosse Harry. Abbiamo parlato credo, ma non abbiamo discusso. Mi ricordo il bacio che c'è stato una volta che eravamo in questa camera ma niente di più. Non ricordo le sue mani sul mio corpo o niente di simile, quindi, non abbiamo fatto sesso.

"Farò del mio meglio" queste parole dette da Harry rimbombano nella mia mente fra i ricordi offuscati ma non riesco a collegarle a niente. Vuoto assoluto. Anche tutti gli altri ricordi sono abbastanza confusi ma almeno sono riuscita a ricostruire i pezzi della serata.

Sorrido pensando al fatto che lui non abbia fatto una scenata senza pensare a come stessi io, che non mi abbia trascinata fuori con la forza o facendomi male al polso. Che non abbia picchiato nessuno o meglio, che abbia sopportato il mio stato di ubriachezza e che abbia preferito rimandare qualsiasi discussione a data da destinarsi. È un passo avanti.

"Heisel" la sua voce roca interrompe il silenzio e una scarica elettrica invade il mio corpo.

"Uhm..Harry" mormoro

Leva il braccio dal mio corpo e mi alzo cercando di recuperare la mia roba anche se in effetti, sono più vestita adesso rispetto a ieri sera. Harry si alza dal letto e solo ora posso vedere il suo pigiama bianco e blu, è bellissimo. Prende un paio di pantaloni della tuta e me li lancia.

"Non ti metterai più quel coso, indossa quelli" mi dice. Il tono severo e gli occhi che bruciano sul mio corpo mentre mi cambio e resto in silenzio.

Con Harry alcune battaglie sono perse in partenza, ma questa volta, ha ragione lui.

"Non ribatti?" Mi chiede una volta che ho finito ti prepararmi. Infilo le converse e metto in un sacchetto che c'è sulla scrivania di Harry il completo che ho indossato ieri sera.

"No" mi limito a dire mentre lego i capelli in una coda alta.

Sospira rumorosamente prima di avvicinarsi a me. Si appoggia alla scrivania e incrocia le braccia al petto. Ha un'aria più sveglia del solito, solitamente alla mattina rimane mezzo addormentato anche per ore.

"Okay, allora, ieri sera mi hai chiesto di fare del mio meglio oggi, ed è quello che sto per fare, però tu devi ascoltarmi. Capito? Per una dannatissima volta, stai zitta e ascolta me" dice. Mi limito ad annuire e mi giro verso di lui cercando un contatto visivo. Si passa una mano fra i capelli e poi stringe i pugni lungo le cosce.

"Tu mi stai facendo diventare matto, ecco la prima cosa. E no, non è una cosa cattiva, dicendoti questo non voglio ferirti, sai perché? Perché è la cosa migliore che mi possa succedere. Diventare matto per te, Heisel. Sei una continua sfida, ogni cazzo di cosa con te è più grande, la vivo amplificatamente, è migliore. Ma devi capire, lo devi fare seriamente perché sennò io sarei spacciato, che io non so come muovermi in mezzo a tutta questa merda.." Non lo lascio finire, è più forte di me.

GrayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora