Capitolo 48:
È incredibile come possa diventare appiccicoso un corpo dopo una notte intera passata a contatto con un altro. Mi sposto delicatamente dal torso nudo di Harry rendendomi conto di aver passato tutta la notte su quel piccolo divano, sopra di lui, mezza nuda. Ma all'idea non riesco a far altro se non sorridere ed essere felice. È bello sentirsi la testa leggera. Per un secondo, per qualche istante, riesco a non pensare a nulla.
Harry dorme ancora profondamente, probabilmente non ha dormito molto data la posizione in cui eravamo, oppure si.
Ho bisogno di una doccia.
Quando esco dal bagno mi vesto velocemente infilando la felpa rossa di Harry che mi piace tanto, l'avevo avvisato che prima o poi l'avrei presa io. È davvero enorme. Mi infilo i jeans e vado in cucina: preparerò la colazione.
Nella casa regna il silenzio e Harry ancora dorme.
Quando io decido di preparare la colazione alla mattina vuol dire proprio che sono felice, che sono contenta e serena, ed è così. Preparo qualsiasi cosa mi venga in mente, un classico brunch all'inglese, più per Harry che per me. Io non riesco a mangiare così tanto alla mattina anche se oggi sono particolarmente affamata, ieri sera abbiamo digiunato.
Wow, ieri sera. La mia mente vaga fra i ricordi mentre mi dirigo verso la camera che io e il ragazzo irritante abbiamo condiviso in questi giorni.
Com'è che gli ho detto?
"..Non importa se lasci i vestiti ovunque.." Certo!
La stanza è un disastro e i suoi vestiti sono davvero da ogni parte ma l'unica cosa che mi viene da fare di fronte a questa situazione è ridere. Rido perché adoro anche questo suo lato: la sua confusione. Insomma, se lui dovesse elencare tutti i miei difetti sarei spacciata. La mia scrivania è sempre un casino, per esempio.
E poi non dimentichiamoci che siamo qua perché io sono mezza matta.
Okay, è tutto abbastanza in ordine e le nostre cose sono sistemate in valigia pronte per andare via. Non sono troppo entusiasta dall'idea di tornare a Londra, ma da un lato sono contenta. Anche se vorrei, non posso nascondermi qua per sempre.
Sveglio Harry dato che la colazione sennò diventerà di ghiaccio. Gli passo una mano fra i riccioli e appoggio sul divano accanto a lui i vestiti puliti. Apre prima un occhi e poi l'altro e subito mi sorride. Un sorrido assonnato.
"Ehy, Heis" mi saluta mentre mi bacia sulle labbra.
"Vestiti e vieni a fare colazione, su" gli dico velocemente mentre lui alza gli occhi al cielo.
"Sono io quello irritante, eh?" Mi urla scherzosamente quando io ormai sono in cucina.
Appena mi raggiunge bello pronto e vestito un altro sorriso si impossessa del suo volto.
"Irritante ma perfetta come cucinatrice di colazioni" scherza mentre morde il bacon nel suo piatto. Se prova a dirmi un'altra volta che sono irritante gli taglio tutti i capelli che ha in testa.
"Presente quando ho detto a Conor che gli avrei spento una sigaretta nell'occhio? Potrei sempre farlo anche con te" scherzo mentre mangio qualche cosa anche io. La sua espressione è divertita mentre trattiene a stento una risata.
"Ohw si, eri davvero arrabbiata" dice portando le mani in aria. È incredibile come quante cose siano cambiate da quella sera, come siamo cambiato io e lui, quello che c'era fra di noi.
"Comunque, approposito di sigarette" dice. È strano come Harry mangi in fretta. Io sono sempre stata lentissima, lui ha già finito tutto quanto e si sta sporgendo per prendere altra roba che c'è sul tavolo, incredibile.
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"