Capitolo 33

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Capitolo 33:

Io ed Harry la guardiamo attentamente non sapendo bene che cosa fare. Mi avvicino lentamente facendo solo qualche passo verso di lei, insomma, non so come comportarmi in queste situazioni. Per un momento mi viene in mente Maya, come se quella bambina fosse lei. Avranno più o meno la stessa età. È terribile questa sensazione.

Cerco di scacciare via i pensieri negativi e volto lo sguardo verso Harry che mormora qualcosa di incomprensibile mentre i suoi occhi sono saldi sulla bambina e la sua bocca leggermente spalancata. Sembra quasi che abbia visto un fantasma. È bloccato. Non si muove nè niente, guarda la bambina che piange e i suoi occhi si incupiscono terribilmente.

"Rose" ripete Harry questa volta a voce più alta.

Non capisco. Rose non dovrebbe essere sua sorella? Mi giro per guardare meglio la bambina: è magra con capelli mori, gli occhi non riesco a vederli. Continua a piangere seduta sulla panchina mentre tira su con il naso e prova a scacciare via le lacrime. Si stringe nel suo piccolo giacchetto, avrà freddo. Come biasimarla, si congela.

Vorrei davvero abbracciarla ma sembrerei matta. Se fosse Maya adesso la starei abbracciando e tranquillizzando, ma Maya non è qui.

Porto i miei occhi sul ragazzo dai capelli ricci che è rimasto qualche passo dietro al mio corpo. Mi guarda spaventato mente i suoi occhi fanno un salto nel vuoto e diventano quasi neri. La sua pupilla ha preso lo spazio del color verde.

"Harry" appoggio la mia mano sul suo braccio cercando di tranquillizzarlo. Rimane immobile, come se fosse congelato.

Mi avvicino alla bambina, lasciando Harry lì, a fissare la scena in silenzio. Mi guarda attentamente.

Mi piego sulle mie ginocchia davanti alla bambina. Magari Harry si è sbagliato e non è lei.

"Ehi" dico piano mente porto una mano sulla sua piccola gambina. Alza il volto spaventata, ha un labbro rotto e un occhi nero, ma si vedono chiaramente gli occhi verdi, esattamente come quelli di Harry, sono meravigliosi, ha dei lineamenti bellissimi. È bellissima.

Porta un livido anche sul collo. Oh mio Dio.

Si rilassa quando si rende conto che sono solo una ragazza e in più innocua.

"Cosa è successo?" Le chiedo piano. Non voglio spaventarla. Continua a piangere mentre non sa cosa fare.

Si getta con le braccia al mio collo stringendomi forte a lei. Le sue braccia sono piccole e deboli. Mi lascia spiazzata quella sua reazione, pensavo che mi avrebbe mandato via oppure che sarebbe scappata. Evidentemente si sente così sola che anche un'estranea le sembra meglio di niente. Povera piccola, chi può averla ridotta così?

Le prendo il volto nelle mani mentre asciugo le sue lacrime e i suoi singhiozzi si calmano. Si sta tranquillizzando piano piano.

Harry continua a guardarmi, attento ad ogni mia mossa. Non penso che la bambina si sia accorta di lui, anzi, ne sono sicura.

Mi alzo da quella posizione sedendomi sulla panchina con la bambina ancora in braccio.

Le accarezzo i capelli mentre lei riprende ad avere un respiro regolare. Fa davvero tenerezza.

I passi di Harry sono silenziosi e lenti mentre si avvicina a noi, come se avesse paura che lei lo riconoscesse. Probabilmente ha davvero paura. Mi da così fastidio vederlo così. Lo sapevo che tornare qua per lui non sarebbe stato bello, apprezzo che l'abbia fatto solo per avere il posto perfetto in cui chiedermi se volevo essere la sua ragazza. Sorrido mentalmente per ciò che ha detto, per ciò che è per me.

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