Capitolo 19:
HARRY'S POV:
"Harry?" Mi chiede sussurrando ma io non le rispondo e porto le mani sull'orlo del suo maglione alzandolo leggermente. Non guardo la sua pelle scoperta, ho paura di vedere cosa le ho fatto quindi continuo a guardare il suo viso sperando che dica qualcosa. Sposta le mani dal suo maglione e lo riabbassa.
"No" dico duramente mentre rialzo il maglione questa volta guardando la sua pancia scoperta. Ai lati dove i fianchi si notano due grandi arrossamenti che presto diventeranno lividi, ne sono sicuro. Deglutisco rumorosamente mentre passo la mano delicatamente sul suo punto. Continua a guardarmi ma non voglio incontrare il suo viso innocente in questo momento.
"Harry" mi richiama ma io continuo a non guardarla.
Prende il mio viso fra le sue mani e mi costringe a guardarla, ha degli occhi terribilmente belli.
"Perché non mi hai detto che ti stavo facendo male?" Le chiedo alzandole ancora di più il maglione, alza le braccia sopra la testa e io glielo levo. Sembra a disagio e cerca in qualche strano modo di coprirsi, ma è bellissima. Porta un reggiseno di pizzo bianco che è al confine fra l'illegalità e l'innocenza. È troppo tutto questo per me ma devo controllarmi.
Vado in bagno e prendo un asciugamano bagnandolo leggermente con acqua calda e quando torno in camera Heisel è girata di schiena a fissare alcuni CD su una mensola.
"Sdraiati"le dico e lei sobbalza dato che non si era accorta che ero tornato. Si acciglia a quella mia affermazione.
"No" fanculo, seriamente.
Respiro profondamente per non esplodere inutilmente
""Heisel, per favore, sdraiati" non si deve sentire a disagio con me e se io le dico di sdraiarsi, lei deve sdraiarsi. Okay, questo discorso sarà da rivedere ma almeno per il momento può limitarsi a fare quello che le dico.
"Okay" sospira mentre si stende sul letto. È davvero scopabile.
Mi giro per non guardarla troppo e prendo una mia maglia dall'armadio, torno sulla sua figura per poi sedermi nello spazio sul letto accanto a lei. Non so quanto possa servire passarle un asciugamano bagnato sul punto del dolore ma non saprei che altro fare. Il suo corpo piano piano si rilassa sotto il mio tocco e la sua pelle rabbrividisce. Lascio l'asciugamano in un angolo della stanza e lo sostituisco con le mie mani. Inizio a disegnare dei cerchi sulla sua pancia mentre lei mi accarezza i capelli. È una sensazione davvero bella.
Appoggio il mento più o meno dove il suo ombelico e guardo in alto per trovare il suo sguardo.
"Avevi paura di me?" Le chiedo mentre sono continuamente distratto dal fatto che la pelle della sua pancia nuda è così stimolante.
"No" non penso che stia mentendo, me ne accorgo quando lo fa.
"Non devi avere paura di me" la rassicuro mentre mi sdraio accanto a lei. Annuisce.
"Lo so, solo, dovresti imparare a gestire di più la tua forza" mi dice calma mentre mi mette una mano sul petto.
Chiudo gli occhi e respiro profondamente, ha completamente ragione.
Annuisco semplicemente dato che non saprei cosa dirle.
Mi alzo e le porgo la mia maglia, non so per quale motivo ma vorrei che la indossasse. Anche se dobbiamo uscire.
"Mettiti il giubbotto che usciamo" le spiego, non fa domande e fa come le ho detto. Perfetto.
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HEISEL'S POV:
Oggi è stata una giornata fin troppo piena. Harry ferma la macchina davanti a una specie di palestra e mi fa scendere dall'auto. Mi conduce fino all'entrata, prende le chiavi dalla sua tasca e apre la porta.
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"