Capitolo 54

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Capitolo 54

Mi metto velocemente un paio di jeans stretti neri a vita alta con un maglioncino bianco che metto dentro ai jeans. Indosso i miei stivaletti bassi neri con delle specie di "pietre"? ai lati. Mi piace come sono vestita e ci tengo ad essere almeno presentabile visto che starò fuori per la maggior parte del giorno. Finisco di sistemarmi i capelli che lascio cadere lunghi sulle mie spalle. Mi trucco leggermente come faccio sempre per poi prendere la borsa e metterci dentro tutto ciò di cui potrei avere bisogno. Controllo il telefono per la millesima volta: forse ho sbagliato a non rispondere ad Harry ieri sera, non mi ha più chiamato. Ticchetto nervosamente le unghie sullo schermo del mio iPhone mentre medito sul da farsi, dovrei chiamarlo? Si, dovrei.. ma sono troppo cocciuta e non lo farò. Oggi mi sento un po' meglio, la testa non mi fa male e credo di aver ripreso un po' di forze anche se il divano è diventato scomodo ad un certo punto della notte.

Sono le due del pomeriggio quando Alice suona alla mia porta. La apro velocemente uscendo subito dopo, se la faccio entrare perderemo almeno mezz'ora e non voglio che accada.

"Sei bellissima" esulta appena mi vede. Ci abbracciamo e mi lascia un bacio sulla guancia prendendomi a braccetto. Le sorrido teneramente.

"Anche tu" dico. Si, è davvero bella. Porta un paio di jeans chiari con un maglioncino rosso, il giacchetto è nero così come le scarpe col tacco che indossa.

Scendiamo le scale in una corsetta come quando eravamo bambine e rido quando lei per poco non si rompe un piede. Mi fulmina con lo sguardo e inizia a ridere pure lei. Sono queste le cose che mi mancavano, stare con Alice è sempre bello. Provo a non pensare a nulla e faccio davvero finta che sia tutto perfetto, perché in questo momento, è così.

Saliamo in macchina e Alice inserisce un vecchio disco che ascoltavamo sempre insieme, è un mix di diverse canzoni tra cui le nostre preferite. Erano secoli che non lo ascotavamo.

Alza la musica e iniziamo a ridere a cantare come tanto tempo fa, siamo solo più grandi. In questo momento sento la malinconia di Manchester, la le cose erano più così. Insomma, più normali, ma non credo che mai tornerei a vivere la. Non potrei. Mi sentirei chiusa in una botola e immersa nei più bui ricordi, nelle cose più cattive e sbagliate. Mi sentirei in colpa per tutti i miei errori.

Arriviamo al centro commerciale dopo circa venti minuti e domani non avrò voce dato quanto abbiamo cantato. Alice sembra elettrizzata all'idea di passare un pomeriggio così con me.

"Che la spesa per i regali di Natale abbia inizio" urla mentre entriamo nell'enorme struttura piena di negozi di qualsiasi tipo. Okay, ci sarà da divertirsi.

"Non ho idea di cosa regalare quest'anno" ammetto mentre ci fermiamo davanti ad una vetrina. Il negozio sembra carino: bigiotteria e cose per la casa, credo. Magari potrei prendere qualcosa a mia mamma qui. Non lo so, non ho idea.

"Non preoccuparti, troveremo qualcosa. Entriamo qua, potrebbe esserci qualcosa di interessante" dice trascinandomi dentro. Il negozio in effetti è davvero carino. Mi soffermo prima sulla parte della casa, Alice fa lo stesso e guarda dei vasi, credo per sua madre, ha sempre amato quelle cose li.

Guardo attentamente le cornici davanti a me, sono davvero belle. Mi piacerebbero per la mia camera, per le mie foto. Ne prendo alcune anche di diverso tipo e le metto nella shop-bag. Però non sono arrivata alla conclusione di niente.

Mi avvicino ad Alice e vedo che ha fra le mani uno specchio. È davvero bello e di quelli leggermente antichi. Si addice perfettamente con lo stile della camera dei miei genitori,senza dubbio. Poi non penso che mi importerebbe più di tanto se non li piacesse, brutto a dirsi ma è così. Ne prendo uno anche io e lo metto insieme alle cornici facendo attenzione a non farlo rompere. Passiamo alla parte di bigiotteria, qua le cose sono molto meglio. Noto un bracciale fra le cose da maschio. È bellissimo. La catenella è in oro ed è spessa, un'ancora fa da allacciamento fra le due estremità del bracciale. Un campanello nella mia mente mi urla "Louis" più vuolte e dopo aver guardato attentamente il bracciale, mi decido a prenderlo. Vedo Alice intenta a prendere dei braccialettini di colori diversi tutti con un cuoricino al centro.

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