Capitolo 59

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Capitolo 59:

Ad aprirci la porta è Leon, indossa una tuta e un paio di converse. Ci sorride e inizia a vantarsi dello splendido pranzo che ha preparato mentre ci avviamo verso il tavolo. Dopo devo dargli il suo regalo,devo aprire quelli che mi hanno fatto i ragazzi e cosa più importante, devo far vedere ad Harry ciò che ho preso per lui, però vorrei farlo in un momento solo nostro.

Il pranzo in effetti è davvero ottimo e mio fratello e Harry sono una bomba esplosiva insieme, davvero simpatici. Continuano a fare stupide battutine e a ridere come se avessero sedici anni, ma penso sia la cosa più bella che io abbia mai visto. Vederli ridere insieme.

"Uuuuh sorellina dovresti essere più partecipe" mi prende in giro mio fratello mentre io alzo gli occhi al cielo.

"Passami il dolce e non rompere" lo ammonisco. Ridacchiano entrambi mentre Harry mi guarda e mi sistema i capelli dietro l'orecchio.

"Vostra mamma è bella come lei?" Chiede a Leon. Mi sento andare a fuoco ogni centimetro di pelle e mi mordo il labbro inferiore per evitare di sorridere troppo. Leon sorride e mi guarda per qualche secondo prima di riportare la sua attenzione sul ragazzo dai capelli ricci.

"Si assomigliano molto" dice mentre annuisce. "Però Heisel ha un carattere più forte, diverso da quello di mamma" spiega "direi più uguale a nostro padre" conclude.

Mi strozzo con l'acqua alle sue parole perché vengo investita da miliardi di ricordi. Me l'hanno detto sempre tutti, che ho il carattere di mio padre e per me è sempre stato un grande complimento. Ma il freddo mi colpisce dentro quando realizzo che quasi non conosco più mio padre, che non abbiamo una normale conversazione da fin troppo tempo e che lui non mi ha più fotografato. Che non siamo più andati in montagna insieme e nemmeno al mare. L'uomo che porto dentro di me adesso non so più nemmeno se esiste.

"Deve essere un uomo difficile, allora" dice Harry ignorando la mia tosse.

"Oh credimi, lo è" ridacchia Leon e mi unisco anche io sforzandomi leggermente di ridere.

Harry accarezza la mia guancia mentre io mi sposto e avvicino la mia sedia alla sua. Mette un braccio intorno alle mie spalle e accarezza il mio braccio mentre riprende a parlare con mio fratello. Sul tavolo ci sono due birre, una completamente finita mentre nell'altra ce ne è ancora un po'. Mi sta chiamando implorandomi di berla e io sono persa nel fissare il vetro verde di cui è fatta la bottiglia pensando più volte se dovrei allungare il braccio e prenderla o restare ferma a guardarla. Continuo a scrutare attentamente la bottiglia e sento gli occhi bruciare da tanto che la sto guardando e sono così concentrata sui miei pensieri che le voci di Harry e Leon sembrano lontane km e km da me, quando invece, sono solo a pochi centimetri.

"Heisel" mi richiama Harry. Giro la testa di scatto verso di lui che mi fulmina quando capisce ciò che stavo guardando. In questo momento, berrei anche tutta la bottiglia giusto per fargli un dispetto.

"Harry" dico facendo finta di niente

Alza gli occhi al cielo e prende la bottiglia, versa il liquido che ci era rimasto dentro nel suo bicchiere e lo beve velocemente. Distolgo l'attenzione da lui perché non mi piace vederlo mentre beve, forse adesso posso capire perché non voglia. Beh, comunque sia, non ho mica intenzione di ubriacarmi, mi sarebbe bastato solo un goccio.

Solo adesso mi accorgo che Leon non c'è.

"Lo faccio per te" mi dice Harry avvicinandosi al mio viso e lasciandomi in un bacio sulle mie labbra. Mi limito ad annuire sapendo che non avrebbe senso iniziare questa battaglia con lui, specialmente non adesso.

"Dov'è mio fratello?"

"In bagno" risponde.

Annuisco e mi alzo andando a prendere il regalo di Leon che incontro nel corridoio quando torno dalla mia camera con in mano un pacchetto.

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