Capitolo 76

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Capitolo 76

"Non guardarti dietro, ci sono io con te" mi dice Harry quando scendiamo dalla sua auto. Mi ha convinto ad uscire un po' ma non riesco a stare tranquilla. Il cuore mi martella in petto ed è come se le ginocchia volessero toccare terra.

Mi sento male.

"Non...non credo di poter stare fuori tutta la giornata"

"Heisel" mi richiama "Siamo a quattro passi dalla casa di mia madre, passeremo una giornata normale con lei e mia sorella, okay?"

Respiro profondamente mentre per la strada soffia un vento gelido, mi porto istintivamente le braccia al petto, come per coprirmi, ma non so da cosa. Mi copro dalla paura o per il freddo?

Non lo so.

Guardo Harry per cercare quella sicurezza, quello sguardo, quegli occhi, che solo Harry ha, che solo Harry sa darmi.

Apre le braccia e muove la testa come per incoraggiarmi ad andare da lui.

"Non devi avere paura" sussurra mentre mi stringe fortissimo. Una sensazione di calore mi avvolge e nascondo la testa nell'incavo del suo collo, gli lascio qualche bacio sulla sua pelle fredda.

"Andiamo?" Mi chiede mentre appoggia le sue mani sui miei fianchi e mi guarda attentamente.

"Okay"

Fa intrecciare le nostre mani e posso sentire il suo sguardo su di me per tutto il tempo mentre camminiamo verso casa di sua madre. Il viaggio in macchina è stato tranquillo ma diverso dagli altri, era come se Harry avesse paura di dire qualsiasi cosa, come se per lui, sarei potuta scoppiare da un momento all'altro, e forse ha ragione.

È tanto che non mi filma e la cosa mi manca terribilmente, così come le nostre foto..voglio solo che tutto questo passi e che le cose tornino ad essere il più normale possibile.

Anne apre la porta sorridendo ampiamente ad entrambi. Sembra così felice e spensierata, mi chiedo come faccia ad essere così forte nonostante tutto quanto. È una domanda che mi porgo ogni volta che la vedo, sempre sorridente e impeccabile. Sembra una roccia. Vorrei essere come lei, così forte da riuscire a sorridere, ad uscire, fare la spesa, prendere Rose a scuola, lavorare...come cazzo fa?

Ha passato quello che, ai miei occhi, appare come un incubo, un mostruoso incubo.

Harry se ne è andato di casa a sedici anni, dopo aver passato il tempo a ubriacarsi e a trattare male sia sua madre che sua sorella. Anne è rimasta a casa con una bambina che cercava il fratello, una bambina da crescere e da educare nel migliore dei modi. Il Padre, uomo che odio con ogni singola parte di me, è stato per quegli anni, la loro rovina.

E poi che ha fatto?

Ha chiuso in bellezza.

Ed Anne è stata forte, ancora una volta, a mandarlo via, a lasciarlo andare, per il bene suo e di sua figlia. Ha preferito lei stessa alla persona che ama anche se questa le faceva del male.

Io mi chiedo se ne sarei capace, e la risposta ovviamente, è no.

Io non mi basto, io non mi metto mai prima agli altri. Io vengo sempre dopo qualcun'altro.

"Heisel!" Mi sorride ed abbraccia.

Rose corre verso la porta e si getta fra le braccia di Harry. Lui è venuto spesso a trovarle, soprattutto nell'ultimo periodo e credo sia una cosa meravigliosa.

Quando ci siamo conosciuti, lui non aveva la minima intenzione di rivedere la sua famiglia, ed adesso eccoci qua.

Mi perdo nel guardare Rose mentre Anne ci guida verso casa. È una bambina bellissima e più la guardo, più assomiglia ad Harry.

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