Capitolo 12:
HEISEL'S POV:
Mi sveglio ed Harry non è accanto a me ma sono comunque nella sua stanza.
Che cosa folle passare la notte con lui e ancora di più averlo baciato.
Ma è stato bellissimo, era davvero quello che volevo.
Questa notte ho dormito quasi del tutto. Mi sono svegliata solo due volte abbastanza agitata ma poi sono riuscita a calmarmi. Forse questa notte dovrei provare a dormire nel mio letto,magari è passata la paura di dormire da sola.
Scendo lentamente dal letto e non so come comportarmi con Harry. Sento dei rumori dalla cucina, probabilmente è lì.
""Buongiorno" dico piano mentre entro in cucina.
È seduto sulla sedia mentre tiene fra la mani una tazza fumante e dei biscotti. Ha gli occhi assonnati e i capelli più in disordine del solito, sembra quasi adorabile.
"Heisel" mi sorride e mi indica l'altra tazza sul tavolo.
Mi siedo nel posto davanti a lui e lui non sembra a disagio come me.
"Hai dormito bene?" Mi chiede mentre prende le tazze e le mette nel lavandino.
"Si" la mia voce è ancora assonnata e mi strofino gli occhi prima di continuare "grazie per avermi fatto restare e tutto il resto" concludo.
Si gira verso di me e mi sorride.
"Non è niente, tranquilla"
Siamo di nuovo in macchina, penso sia il luogo in cui passo più tempo negli ultimi tempi.
Non vedo l'ora di andare a casa e di togliermi questa gonna.
Io ed Harry non ci siamo detti nulla e ho paura che il bacio di ieri sera abbia rovinato quel poco che si era creato fra noi.
Tiene lo sguardo fisso sulla strada e non mi guarda nemmeno per un secondo durante tutto il tragitto.
È una sensazione terribile.
Lo sto uccidendo mentalmente per tutti questi sbalzi d'umore, cambiamenti di idea, che ha nel giro di minuti, ore e secondi.
Ferma la macchina davanti a casa mia e non si slaccia la cintura, non vuole scendere, non vuole parlare, non vuole salire.
Apro la porta e vado via senza dire nulla, gli faccio solo un cenno con la mano.
Magari è così che fa, usa le ragazze per una notte. Qualche giochetto, qualche parola, qualche bacio e poi basta.
Anzi, sicuramente fa così, come i suoi amici.
Cosa mi aspettavo? E poi a me non importa di Harry. È un bel ragazzo ma niente di più, giusto? Si, deve essere così.
Dov'è finita la mia corazza di marmo? Non è possibile che Harry arrivi e nel giro di una settimana e poco più inizi a buttare giù quello che ho costruito in anni.
Fanculo a tutta questa merda.
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È già martedì e io sono a studiare da almeno due ore. Questi giorni sono esattamente come tanti altri.
Alice esce sempre più spesso con Liam e non mi cerca quasi mai, ogni tanto le mando qualche messaggio e lei risponde. Oggi a scuola non è venuta perché andava a fare un giro in centro con lui o qualcosa del genere.
Sono stata con Louis ma la mia testa era altrove.
Moltissime cose mi riportano ad Harry.
Bastardo.
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È giovedì e sto facendo la borsa per andare dai miei. Mi fermo fino a sabato mattina, mi hanno praticamente costretto ad andare li ma sono contenta, ci sarà anche mio fratello.
Però non mi piace tornare li, mi ricorda troppo mia sorella, ogni cosa.
Non l'ho detto ad Alice, tanto non serve dirglielo. Ci vedremo quando tornerò.
Arrivo ed è sera, quasi notte.
Le cose sono come sempre, casa enorme con le macchine parcheggiate fuori in un quartiere fin troppo per bene.
"Heisel" urla mio fratello prendendomi in braccio appena mi vede. È così bello.
Gli bacio ogni centimetro di guancia mentre lo stringo a me, mi è mancato così tanto.
"Mi sei mancato" gli dico fra i capelli.
"Anche te" piagnucola.
"Come sei dimagrita! Mangi? Stai bene? A scuola? Bei voti? Devi avere bei voti a scuola, lo sai! E non combinare casini! Spero che adesso tu stia lontano dalle brutte cose che facevi!" Le solite domande o affermazioni dei miei genitori.
Bello essere a casa, si, bellissima merda.
"Si" rispondo semplicemente e in modo freddo. Ecco che il muro di ghiaccio è tornato ad essere come sempre. Non importa più.
Mi sento più sicura e protetta con il mio muro addosso. Sto davvero meglio, sono disposta ad abbassarlo solo per mio fratello.
"Lasciali perdere" dice mio fratello mentre entra in camera mia con in mano due coppette piene di gelato.
"Già" sorrido e ci sediamo sul letto mentre iniziamo a mangiare.
"Come vanno davvero le cose?" Mi chiede.
"Londra è bella, anche la scuola lo è. E le cose vanno come sempre" sospiro.
"Alice, Louis e tutti loro, li vedi ancora?" Ridacchio quando mi chiede di Alice visto che fu il suo primo bacio. Bei tempi.
"Si, certo. Ho conosciuto un nuovo ragazzo, ma non so davvero cosa pensare di lui" gli spiego. Alza un sopracciglio, è sempre stato geloso dei ragazzi che frequentavo.
"Come è?"
"Davvero bello e incasinato quasi quanto me" ridacchio e lui anche.
"Ma lo conosco da poco tempo, circa due settimane credo, e non so cosa pensare di lui" confesso.
Si avvicina a me lasciando la coppetta sul comodino e mi abbraccia tenendomi stretta a lui.
In quel momento mi sento bene, le sue braccia sono perfette per stringermi e lui è la persona migliore che ci sia nella mia vita.
"Ti manca?" Mi chiede.
"Ogni secondo" sospiro.
Lui c'era davvero legato. Era davvero legato alla nostra sorellina. C'è stato male quanto me se non di più.
Prende il portafoglio dalla tasca dei suoi calzoni e lo apre tirando fuori una foto. Siamo noi tre, io lui e Maya. Penso sia una delle ultime foto che abbiamo insieme.
È davvero bella.
Ce l'ha fatta papà, ho preso da lui la passione della fotografia. Era un uomo più sereno prima della morte di mia sorella.
Ci faceva moltissime foto e lo ringrazierò sempre per questo.
Nella foto che tiene in mano Lèon siamo in giardino, io sulla sinistra, Maya al centro e Lèon sulla destra. Ci stiamo abbracciando e ridiamo.
È meravigliosa.
"Tienila tu"
"Grazie, per tutto" lo abbraccio e prendo la foto.
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"