Capitolo 20:
Harry alle 3 di notte fuori dal mio appartamento. Seriamente? È fortunato che non sono il tipo di ragazza che alle 3 del mattino dorme. Come se ci fosse un tipo per questa cosa, vabbeh.
Entra in casa e si toglie il giubbotto per poi guadrarmi. Indossa i pantaloni della tuta e una felpa enorme rossa, sta davvero bene. E in testa porta uno di quei cappelli che mi piacciono tantissimo. Se lo leva dopo poco e lo lascia sul mobile all'ingresso mentre si sfila le scarpe.
"Scusa" si affretta a dire.
Lo guardo confusa mentre lui mi prende per le mani e mi attira verso di lui. Controllo velocemente che non sia ubriaco e che non abbia labbra spaccate o nocche tagliate. Niente di tutto questo, sta bene.
"Ti volevo scrivere o chiamare o cose del genere ma tu non l'hai fatto e non so perché, non l'ho fatto neppure io" mi spiega.
È venuto fino a qua alle 3.00 di notte per questo? È matto. Si,è matto ma lo apprezzo.
"Non riuscivo a dormire quindi sono venuto qua, tanto ero sicuro che anche tu non dormissi" mi dice calmo mentre le sue mani accarezzano i miei fianchi come per assicurarsi che anche io sia calma, e lo sono. Non sono arrabbiata con lui perché non mi ha cercato.
"Tranquillo Harry, puoi venire quando vuoi, credo"
"Non dire "credo", lo dici quando non sei sicura delle cose o quando sei acida" mi riprende e io ridacchio.
"Puoi dormire qua quando vuoi"
"Dormire?" Domanda mentre sposta una mano dai miei fianchi per disegnarmi cerchi immaginari sulla pancia. È incredibile come le sue dita si muovano esperte e come provochino così tanto benessere in un semplice gesto, ma non posso farmi mettere sotto da questo nostro semplice contatto. Quindi, cerco di restare più o meno impassibile.
"O mangiare, o quello che vuoi" affermo e lui sorride per poi posare le sue labbra sulle mie in un bacio veloce e scappa in camera.
"Scrivevi?" Mi chiede mentre nota la scrivania sotto sopra e il letto intatto.
Annuisco mentre lui si siede alla sedia della scrivania, non legge i fogli, è come se stesse aspettando il mio permesso e io non so se voglio darglielo. Quello che scrivo sono cose terribilmente mie, personali, se le leggesse è come se io restassi nuda davanti a lui. Non sono ancora pronta a questo.
Lo prendo per la mano e lo faccio alzare dalla sedia per farlo sedere sul letto.
"Quando vorrai, gli leggeró" mi dice e sorrido per poi sedermi accanto a lui.
Non so perché ma gli passo istintivamente una mano nei riccioli per sistemarglieli un po' e lui sembra apprezzare. Non l'avevo mai fatto prima.
"Mi piacciono i tuoi capelli" confesso nel momento in cui smetto di toccarli e vado sotto le coperte.
Harry mi guarda attentamente ogni singolo movimento che compio, ma non entra nel letto con me. Si alza e va verso la mensola, prende la telecamera che ormai ama più lui di me e l'accende, non so come stia venendo il video dato che la luce nella stanza è bassa ma non m'importa. Infondo mi piace il fatto che voglia riprendermi.
"Posso?" Mi chiede quando il video è ormai iniziato, ridacchio e annuisco mentre batto la mano sul letto accanto a me per farlo venire da me.
Si stende accanto a me con in mano ancora la telecamera mi continua a filmare, la cosa è divertente perché siamo entrambi in silenzio.
"Di qualcosa" mi dice sottovoce ma non abbastanza e io rido,lui dopo poco mi segue. Penso sia un bel suono quello della sua risata.
"Penso che tu sia matto perché sono le 3 passate e sei venuto a casa mia" gli dico.
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"